incubo

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Dennis aveva studiato a fondo le sue prede, per accertarsi che fossero quelle giuste.

Due studentesse avvenenti e senza alcun tipo di trauma o esperienze dolorose nelle loro vite.

Perfettamente inconsapevoli del dolore umano.

Il tipo perfetto, e Claire e Marcia non erano da meno.

Le aveva adocchiate durante una visita scolastica al museo di scienze naturali, e da allora, non aveva smesso un secondo di osservarle in segreto.

Erano passati cinque giorni, e Dennis decise che era il momento di passare all'azione.

Quel pomeriggio faceva nuvolo, e notò subito che c'era una festa di compleanno nel bar che aveva addocchiato, probabilmente di una delle due.

Aspettò paziente nascosto nel parcheggio del locale, fintanto che tutti gli invitati erano presenti.

Passarono due orette, prima che vedesse il locale svuotarsi: era ora.

Seguì le due ragazze fino alla macchina, attese che salissero senza farsi notare dal padre di una di loro che le stava accompagnando.

L'uomo si accorse della sua curiosa presenza quasi subito, ma stenderlo fu un gioco da ragazzi; fatto questo, salì finalmente nel veicolo.

Marcia e Claire sedevano nei sedili posteriori intente a chiacchierare amabilmente, il che permise a Dennis di intrufolarsi senza intoppi.

Chiuse la portiera, accese la radio e tirò un sospiro di sollievo.

Finalmente era dentro.

-Mi scusi, è salito sulla macchina sbagliata- la voce di Claire lo riportò alla realtà.

Ora le ragazze lo fissavano confuse, esattamente come si guarda un qualsiasi sconosciuto.

Rapido, Dennis le addormentò con del gas soporifero, coprendosi con una mascherina.

Trovò l'auto veramente sporca di cartacce, il che non gli impedì una smorfia di disapprovazione.

Mise in moto e si diresse fuori città.

Il viaggio non sarebbe stato molto lungo, ma li avrebbe tenuti impegnati almeno una mezz'oretta.

Alla radio riecheggiava una musica sommessa, dovuta al volume pressoché basso.

Dennis si voltò a controllare le due ragazze e si compiacque nel vederle più che appisolate, sorrise fra sé e sé sereno e profondamente soddisfatto.

-Mhhh....- un rantolo ad indicare che una delle due era sveglia.

Evidentemente aveva finto di cadere svenuta, oppure per la fretta, non era riuscito a spruzzarle abbastanza gas.

In ogni caso non andava bene.

Marcia aprì gli occhi, trovandoli estremamente pesanti, così come tutto il suo corpo.

Con sguardo appannato, notò che la macchina era in movimento, ma non riuscì a decifrare chi fosse il guidatore.

Decise di starsene buona sul suo sedile a sonnecchiare, priva di ogni forza e voglia di fare il minimo spostamento.

"Brava ragazza" pensò Dennis

Una volta arrivati, la ragazza si era ormai addormentata già da un pezzo, dunque fu abbastanza facile trasportare entrambe nello scantinato dell'edificio dove aveva parcheggiato.

Attraverso' un lungo corridoio con molte tubature, prima di incontrare una stanza un poco arredata, e con due letti.

Le adagiò sui materassi, tentando di non svegliarle, poi le lasciò in quella stanza per un' ora, consapevole che si sarebbero riprese da lì a poco.

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