∞ Io e te ∞

Capitolo 11

Fede's pov
È passata ormai una settima da quella serata in cui Riccardo se ne era andato via dalla stanza diretto verso casa di Giulia.
Non sta più con noi, non mangia nemmeno in mensa insieme agli altri. Io lo vedo solo nelle lezioni che abbiamo insieme, a volte lo becco guardarmi ma poi riabbassa immediatamente lo sguardo.
Non so esattamente cosa sia successo con Giulia quella sera, e non so nemmeno cosa centriamo io Vittoria Andreas e Cosimo con tutto ciò, ma so che Giulia non ha ancora parlato e ciò mi fa ben sperare , ma fino a un certo punto.
Adesso sono a vedere le prove di ballo di Andreas, si sta esercitando per una rassegna di domani.
«Quella gamba dovrebbe stare più tesa secondo me.» lo correggo entrando nei panni della sua professoressa di danza.
Lo vedo ridere e rilassare i muscoli stendendosi sul pavimento.
«Fede non far finta di capirci qualcosa di danza, non ti si addice proprio.» dice continuando a ridere.
In questi giorni ho instaurato un bel rapporto con tutti e tre , ho imparato a conoscerli meglio , sono persone splendide.
Andreas lo vedo un po' come un fratello maggiore che non ho mai avuto mi diverto molto con lui.
«E quindi questo cosa sarebbe?» faccio una giravolta ed un saltello in alto. «Un rinoceronte in procinto di partorire?» chiede.
Mi metto a ridere e lui con me. «Oh vedrai caro Andreas , entrerò nella categoria ballo e ti ruberò il posto.» affermo convinta.
Lui ribatte dicendo con con la delicatezza da elefante che ho non farei molta strada.
Qualche battuta e minuto dopo lo informo che devo andare a lezione e dopo aver preso il borsone mi dileguo diretta verso la mia meta.
Una volta arrivata, il professore mi fa esercitare sulla respirazione del diaframma e infine mi fa cantare una mia canzone a scelta al piano, per constatare se ho appreso ciò che ha detto.
La lezione si conclude e dopo aver salutato il professore ,mi dirigo verso quel che è diventato il punto di ritrovo del nostro gruppo. La sala Relax.
Entro ma non c'è nessuno , a parte Riccardo e un'altra ragazza che non conosco.
Quest'ultima sta distesa su un divanetto a smanettare qualcosa sul telefono mentre il ragazzo dagli occhi cerulei è steso su un puff verde ad ascoltare la musica.
Ha lo sguardo un po' assorto. Chissà a cosa pensa.
Mi dispiace che si sia allontanato dai suoi amici, prima che accadesse tutto questo pensavo che saremmo stati un bel gruppo anche con lui.
E infondo mi dispiace anche vederlo così, sempre distratto e assente. Quasi apatico.
Decido di avvicinare un altro puff e di sedermi accanto a lui.
Ma ancora sembra non essersi accorto di nulla.
Così inizio a fissarlo intensamente , non c'è altro modo. «La smetti? Ho capito che sono affascinante ma così mi consumi.» dice girandosi verso di me.
Sorrido , vedendo che la modestia non lo ha ancora abbandonato.
«Sei depresso?» chiedo avvicinandomi ancora di più.
Lo vedo sbuffare e scompigliarsi i capelli.
«No Federica , non sono depresso.» minimizza scocciato.
«Oh, allora non hai fatto colazione.» «Mi sono mangiato due cornetti.» dice smontando la mia ipotesi.
«Vittoria non ti ha lavato le mutande.» provo ancora.
«No ,non-aspetta cosa?» Mi metto a ridere e dopo qualche secondo un sorriso si fa spazio tra le sue labbra.
«Sei impossibile.» dice dandomi una lieve spinta che però mi fa cadere ugualmente dal puff.
Lo sento iniziare a ridere come non mai, e se non fosse che adesso ho il sedere indolenzito avrei iniziato anche io. «Dai ti aiuto ,scusa non volevo.» dice calmandosi ma ancora divertito dalla scena.
Gli tiro un cuscino in testa e mi alzo da sola.
Appena sono di nuovo in piedi i nostri corpi sono vicini, forse troppo.
E non riesco a staccare lo sguardo dai suoi occhi così immensi.
Inizia a fissarmi le labbra e faccio lo stesso con lui. Quando mi rendo conto della situazione faccio un passo indietro allontanandomi dal ragazzo davanti a me e dalla situazione che si stava creando.
Rimaniamo a fissarci come se fossimo due complici , appena usciti alla scoperto.
Ma complici in che cosa?