Capitolo 2

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Appena riapro gli occhi , noto un ragazzo fissarmi curioso.
Sorrido imbarazzata.
«Scusa..io..stavo solo... pensando.» Cerco di riprendere al meglio la pessima figura che ho appena fatto.
Ma al ragazzo sembra non importare, mi rivolge un sorriso dolce e avvicinandosi mi sussurra all'orecchio.
«È solo agitazione , passerà , è capitato a tutti. Anzi io la ho anche adesso.» Un brivido freddo mi percorre la schiena.
Come aveva fatto a capire che ero agitata?
Ma appena pronuncio la prima parola si distacca leggermente per dire : «Ci hanno avvisati che sarebbe arrivata una ragazza di Roma, io sono un alunno della Scuola nella quale entrerai a far parte. Molti di noi erano curiosi di sapere come fosse 'la nuova ragazza'.» conclude mantenendo lo stesso sorriso che aveva dal mio incontro.
Molti di noi ? Quanti erano ? Lui faceva parte della scuola ? E perché mi sto facendo così tante domande invece di rispondergli ?
Mi decido ad uscire dall'ascensore e trascino le valige con me tenendo ben strette le chiavi della mia stanza.
«Beh, io sono Federica.» gli porgo la mano.
«Cosimo.» me la stringe sorridente.
Mi chiede se ho bisogno di aiuto a trovare la stanza e gli rispondono affermativamente visto che ancora non conosco bene questo posto.
Finalmente arriviamo davanti alla mia porta e lo ringrazio per il caloroso benvenuto e per l'aiuto.
«Figurati, avverto gli altri che sei arrivata, se non ti dispiace. Questa sera , come quasi tutte le sere, ci ritroviamo nella camera 97 per stare un po' tutti insieme , e visto che ora sei un po' parte di noi..ti aspetto.» E dopo avermi congedato con l'ennesimo sorriso si dilegua nei corridoi.
Sono appena arrivata e mi hanno già invitato ad andare con loro?
Beh forse ho fatto male a pensare che sarebbe stata una esperienza solo lavorativa. Magari farò nuove amicizie e mi divertirò anche.
Dopo aver accumulato un po' di pensieri positivi ed essermi rilassata decisamente di più, entro nella mia stanza.
Me rimango molto affascinata. Pur essendo piccola è molto confortevole. Un letto ad una piazza e mezza , coperto da un piumone bianco e molti cuscini , che solo a vederli mi fa venire voglia di buttarmici sopra e non alzarmi mai più. Di fronte al letto c'è un tappeto beige ed attaccata alla parete una TV al plasma. Affianco al letto c'è invece una porta laccata in bianco dove c'è il bagno, non molto spazioso ma comunque confortevole. Dall'altra parte della stanza c'è un piccolo tavolino con dei depliant riguardanti l'albergo, un accappatoio e degli asciugamani bianchi . Chiudo la porta della mia nuova stanza. Inizio a disfare le mie valige e a posizionare vestiti e cose varie in armadi , armadietti, scaffali... dopo una ventina di minuti ho finalmente finito e mi lascio cadere sul letto esausta.
Dal viaggio e da tutto. A risvegliarmi ci pensa lo squillo del mio telefono. Lo prendo staccandolo del carica batterie e clicco il pulsante "rispondi" sul display. «Tesoro» sento dire dall'altra parte della linea . okay è mia mamma.
«Mamma, ehi, come state ?» domando .Mi risponde che a casa stanno tutti bene e che manco già a tutti, pur essendo passate solo 10 ore dalla mia partenza.
Le racconto del viaggio , del mio incontro con il primo ragazzo della accademia e dell'invito che mi ha fatto.
Chiudo la chiamata dopo circa 5 minuti.
Guardo l'ora e noto che sono già le 19:35.
Chissà a che ora si riuniscono i ragazzi della scuola.. . Mi faccio una doccia veloce e mi preparo per uscire dalla stanza.
Non mi sono vestita in modo particolare, dei semplici jeans neri un maglioncino color crema e degli stivaletti del medesimo colore dei pantaloni. Porto con me le chiavi ed esco dalla stanza. Dopo svariati minuti , trovo finalmente la stanza esatta.
Busso nervosamente. E se poi non mi volessero?
Una ragazza dai capelli rossi con un sorriso smagliante mi apre la porta.
«Ciao, benvenuta . Tu devi essere Federica.»

∞ Io e te ∞Where stories live. Discover now