5. 'Happy' Party

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Le ragazze arrivarono davanti a casa di Rich sulle 8:30 p.m. Si sentiva la musica già da fuori.

Menomale che casa sua è un po' staccata dalle altre case del quartiere, se no chissà quanto sarebbe durata la festa con quel volume pensò Camila osservando con stupore la grande villa.

«Forza entriamo» urlò Normani prendendo Camila per il braccio e trascinandola verso la porta d'ingresso leggermente accostata. Spinsero la porta ed entrando videro un sacco di gente con un bicchiere in mano ballando a tempo di musica.
Era stato tutto allestito molto bene; era stato montato un bancone dove servivano gli alcolici e le ragazze rimasero a bocca aperta vedendo tutte quelle bottiglie.
Tra rum, vodka e birre, c'era una vastissima scelta. Dinah, Normani ed Ally, che quella sera non lavorava, si diressero verso il bancone e presero subito i loro drink.

Camila e Reagan si guardarono e risero vedendo le ragazze correre come papere verso gli alcolici.

«Ehi Camila» disse Reagan «Devo dirti una cosa»

«Dimmi» rispose la piccola quasi urlando per il trambusto

«Ho dato io il tuo numero a Lauren» urlò

«Che cosa? Non ho sentito»

«Ho dato io...» non fece in tempo a finire la frase che venne tirata da dietro da Caleb e si trovò subito attaccata a lui.
Nello stesso momento Camila fu tirata da Rich, i loro corpi si sfiorarono.

«Ehi» sorrise Rich maliziosamente mettendo una mano sulla vita della piccola «Sei arrivata».
Camila diventò rossa «Ehm.. Sì» stette a fissarlo un po' per poi spingerlo leggermente via.

«Dai, vieni a farti un sorso» Rich la prese per mano tirandola verso il bancone «Due coca e rum e due cicchetti di tequila» ordinò alla barista facendole l'occhiolino.

«Con chi sei venuta?» chiese rivolta a Camila «Con le mie compagne di classe» rispose guardando Rich che in quel momento stava prendendo del sale e del limone.

Lui si guardò attorno «Oh, Dinah Hansen a quanto vedo» sorrise «Beh, ottima compagnia» guardò maliziosamente Camila. Intanto da dietro le spalle di Rich, Camila riuscì a riconoscere Lauren. Aveva un top nero come i pantaloni e le scarpe ed camicia a quadri rossi e neri slacciata.
Appena arrivò mise un braccio sopra la spalla di Rich, in mano aveva una canna
«Ehilà» face al ragazzo «Oh, sei arrivata finalmente Lau» l'abbracciò.

«Ti presento Camila Cabello» aggiunse «Non ce ne è bisogno» disse Lauren salutando con un cenno la piccola «E' in classe con me»

«E non mi vieni a dire queste cose?» disse sorpreso «Volevi tenertela per te dimmi la verità» rise il biondo dandole una piccola pacca sulla spalla.
Lauren non rispose, si limitò a prendere l'accendino ed accendersi la canna. Aspirò e dopo aver trattenuto il fumo per un po', lo buttò fuori.

Camila si soffermò a pensare sulla frase che aveva appena detto Rich, ma fu interrotta dai suoi pensieri quando sentì sbattere sul bancone il cicchetto pronto.

«Sai come si fa?» chiese il biondo rivolto a Camila. Lauren si sedette sul bancone per osservare meglio la scena.

«Ehm..» fu l'unica cosa che riuscì a dire la piccola «Guarda bene» disse lui fiero.
Si mise il sale sul palmo della mano e se la portò alla bocca, mandò giù il cicchetto e mangiò la fatta di limone.
Camila aveva visto appena con la coda dell'occhio ciò che aveva fatto Rich. Si fissò a guardare Lauren, che aveva preso la barista per il mento, tirandola verso di lei e sussurrandole qualcosa nell'orecchio. Intravide il sorriso della barista che si mise a preparare un altro drink ed un altro cicchetto.

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