28. Jack

2.5K 135 9
                                    

In passato non ero uno che agiva, ci andavo coi piedi di piombo con le ragazze. Aspettavo e aspettavo, finché qualcosa accadeva o meno. È il motivo per cui con Anna non ci avevo mai provato ai tempi della scuola: avevo paura di ricevere un due di picche, soprattutto quando vedevo quale tipo di ragazzo le piaceva. Andrea era uno che ci teneva a mettersi in mostra davanti a tutti, mentre io mi accontentavo di stare in disparte, in un angolino a osservare.
Dopo che sono diventato famoso e ho cominciato a maturare, ho cercato la persona che volesse impegnarsi sul serio con me, senza successo. Mi sono sentito dire decine di volte "ti amo", "ti voglio bene", "non posso stare senza di te", ma in quelle stesse occasioni ho avvertito la falsità in quelle parole, che volevano essere più che altro un'ostentazione, quasi un inganno per convincermi a restare con una persona che non amavo, ma che tenevo al mio fianco solo per illudermi di aver trovato finalmente la mia anima gemella. Quando hai uno stuolo di ragazze pronte a cadere ai tuoi piedi, ma nessuna di loro sembra tenere realmente a quello che sei fuori dalla luce dei riflettori, tanto vale rimanere da solo.
Ora che ho trovato Anna, penso che lei potrebbe essere quella giusta e non voglio lasciarmela scappare, quindi ho deciso di agire, di giocare tutte le mie carte. Fin da subito le ho mostrato il mio vero me stesso e in realtà credo che il mio essere famoso ci abbia provocato più fastidi che il resto. Eppure non mi sono dato per vinto e sono riuscito a convincerla a darmi un'altra possibilità.
Per questo ci troviamo, in una notte di novembre piuttosto fredda, sul pianale della Dodge, avvolti in un'enorme e calda coperta, a guardare le stelle, con in mano due tazze di tè bollente.
«Sono davvero spettacolari, non credevo che si potessero vedere così bene dalle nostre parti» mormora Anna, prima di sorseggiare un po' della bevanda calda. La imito, poi le rispondo:«Basta sapere dove andare. Come vedi qui intorno non ci sono luci artificiali, il che rende più facile la vista del cielo stellato.»
«E anche l'attacco da parte di qualche killer spietato!» esclama lei, ma sta ridendo. Studio il suo profilo e il suo naso dalla forma tutt'altro che perfetta e mi sento quasi sopraffare.
Finiamo di bere il nostro tè senza parlare, concentrati sulle stelle e sui nostri pensieri, poi ci guardiamo negli occhi.
«Jack, io e te... insomma, le tue intenzioni sono serie?» mi domanda Anna, arrossendo.
Non so cosa le sia successo in passato per avere così tanti dubbi, ma voglio che con me si senta al sicuro, non intendo di ingannarla o fare dei giochetti, non sono proprio il tipo.
«Le più serie» le rispondo e la bacio.
Le prendo la tazza vuota dalle mani e la metto via, dopodiché la faccio stendere accanto a me e sistemo la coperta in modo che non prenda freddo.
Ci abbracciamo stretti e i baci diventano sempre più profondi, poi le sue mani scivolano sotto il mio maglione.
Le accarezzo i capelli e le sfioro il collo con le labbra, lei mugola in maniera adorabile.
So che potrebbe succedere ora e lo vorrei tantissimo, ma non ero preparato per un'evenienza del genere.
Giocherello con la lampo dei suoi jeans e lei si ritrae. «Jack, c'è una cosa che devo dirti.»
Tolgo la mano da lì e gliela poso su una guancia.
«Dimmi, tesoro.» Mi rivolgo a lei con quel nomignolo per la prima volta.
«Preferirei aspettare, sempre che anche a te la cosa vada bene.»
«Non devi dirlo nemmeno per scherzo. Comunque stasera, anche volendo, non avremmo potuto, non ho portato niente con me.»
Lei avvampa alla mia allusione, tutto questo imbarazzo riguardo al sesso mi fa venire il sospetto che sia ancora vergine, anche se la cosa mi sembra improbabile. Però non me la sento di chiederglielo, non voglio metterla ancora di più a disagio.
«Godiamoci questa meravigliosa stellata, va bene?» propongo.
La stringo forte a me e le do un bacio sui capelli. Ho l'impressione che non dimenticherò mai questo momento, noi due, stretti sotto una coperta, con gli sguardi rivolti al cielo.
Mezzora dopo sento che il respiro di Anna è diventato regolare, perché si è addormentata. È ora di tornare a casa. La prendo in braccio senza fatica e la sistemo con molta premura sul sedile posteriore della Dodge, lei continua a ronfare.
Mentre guido mi sento sereno e soddisfatto di questa serata trascorsa con la ragazza che ho sempre sognato. Ripenso ai malintesi iniziali, ai media che ficcano il naso nella mia vita, ma niente riesce a cancellare la sensazione di felicità che mi pervade. Ogni tanto un mugolio da parte di Anna che dorme mi strappa un sorriso e vorrei tanto poterle accarezzarle i capelli per tranquillizzarla.
Arrivati davanti a casa sua mi tocca svegliarla. Le picchietto dolcemente su una spalla.
«Devo già andare al lavoro?» biascica con un tono da scolara che non vuole svegliarsi per andare a scuola.
«No, manca ancora qualche ora al mattino.»
Anna apre gli occhi, intontita.
«Mi sono addormentata mentre guardavamo le stelle.» Sospira frustrata, quando realizza quello che è successo.
«Già, non ho voluto svegliarti, eri adorabile» sussurro, chino su di lei, che si tira su a sedere.
«Che vergogna. Sono proprio una frana. Spero di non aver sbavato mentre dormivo.» Si copre il viso con le mani e io gliele scosto, poi le stampo un bacio sul naso. «Eri bellissima.»
«Bugiardo!» esclama, spingendomi via e scendendo dall'auto.
Dopo che siamo entrati in casa di Anna, lei guarda l'orologio e afferma: «Ti restano solo tre ore per dormire, tutto per colpa mia.»
«Non importa, sono stato benissimo in tua compagnia. Buonanotte.»
La abbraccio e poi ci scambiamo un ultimo bacio, prima che io vada via.
«Buon viaggio, amore» mormora lei, con un filo di voce, guardandomi dritto negli occhi, mentre mi sfiora una guancia con la mano. Quella parola mi spiazza completamente e mi sconvolge. Nessuna mi aveva mai chiamato così usando un tono tanto spontaneo e sincero. Non ribatto e risalgo sulla mia auto.
Arrivato a casa, ho l'impressione di avere fatto qualcosa di sbagliato. Se Anna dovesse fraintendere il mio silenzio? Prendo il cellulare e compongo il suo numero.
«Pronto? È successo qualcosa?» risponde, allarmata.
«Niente. Volevo solo dirti buonanotte, amore.»
Scoppia a ridere. «Buonanotte anche a te.»
Sono uno che dà molta importanza alle parole, per quello tendo a usarle solo quando sono veramente sentite. In questo caso, non mi pento di quello che ho detto. Ciò che sta nascendo tra me e Anna è qualcosa di sincero e reale.

La parte finale del tour promozionale va alla grande. La biografia dei Crunchy Melodies è un vero successo: si trova primi posti delle classifiche online e in libreria.
«Ragazzi, non avrei mai pensato che ai nostri fan piacesse così tanto leggere!» esclama Tom un giorno, mentre osserviamo la folla che aspetta la nostra entrata in scena.
«Credi che lo leggano tutti?» interviene Alex.
«In realtà lo comprano per soffiarsi il naso con le pagine dove ci sono le tue foto!» lo prendo in giro.
«Io avrei detto che ci si pulivano qualcos'altro» continua Tom e Alex ci lancia un'occhiataccia.
«Che amici fantastici che siete!» sbotta, però poi scoppia a ridere.
Ultimamente è sempre più serio e mogio. Comincio a credere che Claire ci avesse visto giusto e che Valentina abbia davvero un altro. Però non sono affari che ci riguardano, devono risolvere la cosa tra loro due.
Personalmente, credo che non ci sia niente di più imperdonabile dell'infedeltà. Infatti non vedo di buon occhio il fatto che Anna aiuti la sua amica a vedersi con il loro ex compagno di classe che è già fidanzato. Se lui ci tenesse davvero a Giulia, lascerebbe quella che diventerà a breve la sua futura moglie. Credo che al tipo piaccia tenere il piede in due scarpe, ecco come stanno le cose.
Durante la presentazione sento alcune battutine indirizzate al sottoscritto. «La tua nuova fidanzata è proprio una tipa incontentabile, eh?» E altre frasi del genere.
Non rispondo, perché non raccolgo mai le provocazioni, ma mi chiedo cosa possa essere successo per far parlare la gente in quel modo. Spero non siano state rese pubbliche altre foto private o false insinuazioni contro di noi.
Purtroppo mi sbaglio, una nuova puntata della telenovela riservata alla mia relazione con Anna occupa varie pagine internet e non solo.

***

Quando le cose sembravano andare per il meglio, ecco che si complicano di nuovo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Alla prossima,

Maria C Scribacchina

Foto, bugie e melodieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora