Shadìm

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In una terra deserta, arida e priva di ogni genere di comodità, viveva una tribù: gli Straducrt (gli Alfa). 

Le loro caratteristiche erano delle più svariate possibili: chi aveva la coda, chi i baffi da felino, chi artigli da leone, chi le ali, chi un collo lungo, chi possedeva un pelo da orso, chi aveva il volto da lupo e il corpo da umano, e chi più ne immagina più ne metta. Non erano umani, erano forme di Vita diverse. La loro era tribù guerriera di difesa, amante e garante della natura. Si cibavano dei frutti donati dai Sommi Alberi i cui semi crescevano grazie a delle erbe speciali: le tanto venerate "Kiashàmun". Gli Alberi erano possenti,  alti, dotati di una memoria inestimabile e di foglie lucenti i cuoi colori verdi, gialli, rossi, multicolori rendevano le foreste arcobaleni in mezzo a un deserto vasto. Questo piccolo luogo idilliaco durò fino al loro arrivo...gli Umani. Un popolo barbaro, con strane cose dotate di ruote e di una lunga fionda divoratrice di pietre assassine che scagliava contro qualunque cosa gli capitasse a tiro. Questo popolo assassino teneva delle strane cose in testa che chiamava "elmi". Gli Straducrt non sapevano chi fossero, ma avevano ben chiara l'idea che fossero ostili. Così presero le armi e scacciarono gli Umani. Ci fu una grande festa per la loro prima vittoria, ma non durò a lungo. Gli Umani sono un popolo vendicativo e durante la bella stagione, nel loro mondo, tornavano con sempre più sete di vendetta. Più il tempo passava e più tornavano con armi sempre più strane e terribili. Guerra dopo guerra gli Straducrt morirono uno dopo l'altro, tutti tranne una. L'ultima. Gli alberi furono distrutti dal primo all'ultimo non per costruire case, bensì per far andare avanti o le loro macchine da guerra o per bruciare i poveri corpi vivi degli sconfitti. I frutti venduti chissà dove e degli Straducrt non rimase più nemmeno il nome.

L'ultima donna possedeva l'ultimo seme che aveva trovato. 

Decise di volerlo sotterrare e coltivare. 

"ASMAI AL KUNG DA BATH

"Cresci figlio mio" 

"SMAL GUHAN KABATH

"germoglia figlio della terra" 

"ASHIM TUN STA BUTH

"Ama chi ti odia" 

"ALAM MELLON AR

"Fatti amico il nemico" 

"ASMAI AL KUNG DA BATH

"Cresci figlio mio" 

e mentre recitava tali formule due Umani, che passavano da quelle parti, come la videro la colpirono al ventre. Con tutto l'odio che solo l'essere Umano può provare, le sputarono:

"Così impari a invocare figli che mai potrai avere, sporco animale"

L'ultima fortunatamente non fece caso all'odio altrui e con l'ultimo respiro, incanalò su di sé tutta la sua energia e pronunciò per l'ultima volta: "ASMAI AL KUNG DA BATH",ma l'albero non crebbe e lei morì sorridendo.

Tre secoli dopo passò di lì una ragazza che stava annaffiando il suo giardino. Il deserto era diventato terra degli Umani che con le loro costruzioni avevano reso, grazie alla loro intelligenza, l'invivibile, vivibile. Questa ragazza aveva una vitalità immensa, amava tutti e tutto anche se non aveva particolari simpatie per la violenza l'ingiustizia. Quello che più amava erano le storie sugli Straducrt chiamati dagli Umani:"Desertiani".

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⏰ Last updated: Jul 04, 2022 ⏰

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