Capitolo 3: HERMIONE

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Dopo un attimo di silenzio, ci guarda negli occhi uno a uno. Sono sconvolta. Non avrei mai e poi mai creduto che Malfoy, la serpe dal cuore di ghiaccio, avesse dei sentimenti. 

Lui prosegue: "quando siete stati portati a casa mia mi hanno chiesto di indentificarti Potter, ricordi? (Harry annuisce) e anche a te Grenger... sono stato un codardo, Potter volevo proteggerti, ma come sai non è possibile con mio padre intorno, non potevo mostrare segni di cedimento, non avete idea di ciò che vi avrebbero fatto e cosa avrebbero fatto anche a me se vi avessi aiutato esplicitamente. (Poi gira la testa e si rivolge direttamente a me) poi mia zia Bellatrix ha iniziato a torturarti sotto i miei occhi... (ricordo fin troppo nitidamente quella scena) in quel momento avrei voluto prenderti per mano, correre a liberare Potter e Weasley e gli altri prigionieri per fuggire tutti insieme. Mia mamma ha notato la tristezza nel mio sguardo e ha chiesto a Bellatrix di fermarsi, ma lei è perfida, lo era forse tanto quanto Voldemort stesso. Tutto quello che sono riuscito a fare prima di vedervi fuggire con Dobby è stato fare finta di non darti le bacchette Potter, ma te le ho cedute, in quel momento servivano più a te che a me..." .

Le nostre facce sono perplesse, lui lo capisce così arriva al dunque: "vi chiedo scusa, sono stato un codardo e ora farò di tutto per rimediare ai miei errori, non vi sto chiedendo di fidarvi cecamente di me, sarebbe da ipocriti, vi chiedo una sola occasione per dimostrarvi che sono cambiato. Grenger per me non sei una Sanguemarcio. Non lo sei più da parecchio tempo. Ti chiedo scusa per tutte le volte che ti ho attribuito questo stupido insulto. Non ha alcuna importanza, tutti abbiamo lo stesso sangue che ci scorre nelle vene."

A queste parole mi commuovo e inizio a piangere, non riesco a crederci, non sembra per niente il Malfoy che avevamo conosciuto. So che probabilmente me ne sarei pentita, perché insomma è Malfoy, ma lo guardo e dico: "io ti perdono".

Lui mi guarda, il viso rigato di lacrime, mi sorride e mi chiede: "davvero? Mi perdoni per tutto quello che ti ho detto e per come ti ho trattata?"

Io annuisco e rispondo: "si, Draco, io ti perdono".

Il suono del suo nome mi fa sussultare, è strano chiamarlo Draco, noto che anche lui sussulta al suono del suo nome pronunciato da me, gli sorrido. 

Harry: "Malfoy, ti darò questa occasione, non buttarla al vento, tua madre mi ha coperto durante la battaglia, mentendo a Voldemort, e chiedendo a Bellatrix di smettere di torturare Hermione è stata molto carina, perciò spero che da qualche parte dentro di te ci sia qualcosa di tua madre e non solo il carattere di tuo padre, quello che ci hai mostrato fino a qualche tempo fa..."

Draco: "Io non sono come lui. Non sarò mai come lui."

Harry: "d'accordo allora... (gli allunga una mano verso di lui per sigillare la pace, Draco gli stringe la mano) solo un'ultima cosa non mi è chiara: se volevi che Voldemort morisse perché nella stanza delle necessità hai provato a ucciderci e portarmi da lui?"

Draco: "già dimenticavo... è stato l'ultimo ordine che mi diede, poco prima di lanciarsi in battaglia ovviamente, credeva che tu alla fine non ti saresti presentato per affrontarlo perciò, dato che a lui piacevano le cose facili e far svolgere i suoi compiti dai suoi amati Mangiamorte, mi ordinò di venire a cercarti, che ti avrei trovato nella stanza delle necessità, mi affiancò Crabbe e Goyle, se mi fossi rifiutato o se mi fossi unito a voi per sconfiggerlo avrebbe torturato e ucciso mia madre, l'unica persona che mi abbia mai protetto e assecondato, è stata lei ad aiutarmi per raggiungervi oggi, lei sa tutto, poi ha detto che avrebbe ucciso mio padre e infine me. Dovevo proteggere mia madre, così ho assecondato quell'ordine solo per lei e come ben sapete non sono stato in grado di prendervi e consegnarvi a lui. I miei sentimenti mi ordinavano di reagire in qualche modo ad aiutarvi. Poi quell'imbecille di Goyle ha scagliato il fuoco incendiario e Potter mi ha salvato la vita. In quell'istante, quando mi hai aiutato a salire sulla scopa, ho capito che avrei fatto qualunque cosa per guadagnarmi la vostra amicizia e la vostra fiducia, sapevo che c'era una piccola speranza che voi mi accettaste perché altrimenti Potter mi avrebbe lasciato li a morire. Quando siamo usciti dalla stanza sono corso via, ho schiantato Crabbe e sono corso ad aiutare, come vi chiamavate voi? Esercito di Dumbledore? Si sono corso ad aiutare i buoni. Sapevo che se fossi stato con voi, sarei stato in pericolo e lo sareste stati anche voi, sapevo che mio padre controllava i miei pensieri per vedere se stavo svolgendo il mio compito, e sapevo anche che voi avevate una missione da compiere così ho cercato di darvi un po' di tempo, sono corso a combattere i Mangiamorte che si fidavano di me e li ho sconfitti. Poco prima che Potter uccidesse Voldemort i miei genitori mi hanno portato via. Sono potuto tornare solo oggi."

Il nostro futuro ~ DRAMIONEWhere stories live. Discover now