Capitolo 3: HERMIONE

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HERMIONE:

Oggi ci siamo alzati tutti di buon mattino, abbiamo fatto colazione e ci siamo messi subito al lavoro. E' il turno dei vari dormitori. Verso l'ora di pranzo i dormitori sono per la maggior parte come prima, così andiamo in Sala Grande per pranzare. Gli elfi domestici delle cucine sono fantastici come sempre, nonostante anche loro avessero subito notevoli perdite per averci aiutato durante lo scontro. Kreacher, l'elfo domestico di Harry era ora a capo degli elfi ed era rimasto anche lui ad Hogwarts per aiutare, fino a che non fosse stata ora di tornare a Grimmauld Place, la casa del suo padrino, Sirius Black. Harry e Kreacher dovranno tornare prima a poi a vedere in che condizioni fosse stata la casa e ad aggiustarla. In fondo era casa di Harry ora e ci aveva già proposto di andare a passare insieme a lui le vacanze dopo la ricostruzione della scuola se non fosse per il fatto che io devo andare a trovare i miei genitori in Australia e ridare loro tutti i ricordi di cui li avevo privati prima della partenza per la ricerca degli Horcrux. Ron, Ginny e i gemelli invece devono tornare alla Tana, perciò Harry e Kreacher saranno soli a Grimmauld Place. Stiamo pranzando quando la porta della Sala Grande si spalanca di colpo. Rimaniamo tutti di stucco in un primo momento, poi vedo alcuni puntare le bacchette contro il ragazzo appena entrato. 

Non posso crederci. 

Draco Malfoy è appena tornato ad Hogwarts dopo tutto quello che è successo. Lui vede le bacchette puntate e alzando le mani in segno di resa dice: "non sono qui per combattere, non sono qui per uccidere qualcuno, sono qui per aiutare a ricostruire la scuola e sono qui per chiedere scusa ad alcune persone a cui devo la vita". 

A quelle parole le bacchette si abbassano. 

La preside: "bene Malfoy, siamo tutti contenti di averti qui insieme a noi, ci sarà molto utile una bacchetta in più... perché non ti unisci insieme a noi e mangi qualcosa?"

Malfoy: "la ringrazio molto Preside, per avermi riaccettato ma come ho già detto sono qui per chiedere scusa e non me ne andrò e non farò altro prima di averlo fatto. Potter, Grenger, Weasley possiamo parlare? In privato".

Cosa?? Malfoy parlare con noi? Chiedere scusa? Sarà sotto Maledizione Imperius, magari è solo una trappola. Nonostante lo stupore accettiamo tutti e tre. 

Preside: "ragazzi andate pure nel mio ufficio, li non sarete in alcun modo disturbati. Harry voi sapete dov'è."

"Grazie professoressa" dicono Harry e Malfoy contemporaneamente. 

Così ci dirigiamo tutti e quattro verso l'ufficio, Harry e Malfoy davanti seguiti da me e Ron, con le bacchette a portata di mano nel caso fosse necessario. Appena dentro ci guardiamo tutti negli occhi. 

Malfoy inizia a parlare: "prima che qualcuno di voi m'interrompa, devo chiedervi di starmi a sentire fino alla fine, senza fare versi o commenti, so che non sono nelle condizioni di chiedere favori o dare ordini, ma posso chiedervi di farlo?"

Tutti e tre annuiamo. 

Malfoy continua: "grazie. Come avete sentito poco fa sono qui per chiedere scusa. E per ringraziare te Potter, per aver sconfitto Voldemort. In tutti questi anni non ho fatto altro che insultarvi, soprattutto te Grenger..." 

Grenger? Non ero la Sanguemarcio io? Ok è impazzito... 

"come forse avete capito già da qualche tempo, io non sono più lo stesso bullo figlio di papà che avete conosciuto negli scorsi anni. Sono cambiato. Mio padre in tutti questi anni non ha fatto altro che indottrinarmi delle idee sbagliate e credo di averlo capito solo quando era oramai troppo tardi per potermi guadagnare la vostra amicizia, ma ci proverò lo stesso, da ora in avanti. So che non vi fiderete di me per i prossimi forse 1000 anni ma farò di tutto per convincervi. Sono cresciuto. Durante lo scontro mio padre mi ha obbligato a seguire lui e mia madre, ma abbiamo discusso perché volevo tornare subito indietro ad aiutarti Potter e non mi è stato permesso. Sono sempre stato dalla parte sbagliata sempre e solo per colpa sua. Sono stato marchiato come un animale per colpa sua. (Alza la manica del braccio sinistro e mostra il Marchio Nero). Ho quasi provato a uccidere Dumbledore per colpa sua e di Voldemort, mi hanno fatto diventare un burattino. Ciò che non avrei mai voluto essere e ciò che non sarò mai più in vita mia. Ho visto cosa è stato in grado di fare Voldemort e ho visto mio padre aggirarsi intorno a lui come se fosse un Dio. È stato umiliante e non avrei voluto fare altro che fuggire, implorare per il vostro perdono e aiuto, cosa che non meritavo affatto dopo quello che vi ho fatto passare." 

Il nostro futuro ~ DRAMIONEWhere stories live. Discover now