Chapter 75

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Percorro l'atrio notando che lo staff del reparto è intento a seguire una vicenda alla televisione. Il mio battito cardiaco aumenta di qualche frequenza e mi fermo a chiedere informazioni.

«Cosa sta succedendo?» Domando ad un'infermiera.

«È stato appiccato un incendio. È la casa di quel ragazzo invischiato nel rapimento. Dal mio punto di vista è lui il colpevole!» Sentenzia la donna, ma la mie mente è già altrove.

«Dottore emergenza in sala dodici. Non rilevo presenza di battito cardiaco!» Pronuncia allarmato un infermiere e l'intero equipe sfreccia nel corridoio per poi sparire.

Mi avvicino alla televisione tenendo il collo inclinato. Dall'inquadratura è possibile vedere imponenti fiamme rosse, che alimentate dal vento, germogliano arrivando a raccogliere l'intero edifico. Il cuore si ferma nel petto e la mia mente interrompe l'attività celebrale. 

«Siamo in diretta dalla casa del primo sospettato sul caso Giulia Raminghi: poche muniti fa è stato appiccato un incendio e ora i vigili del fuoco stanno cercando in tutti i modi di spegnere le fiamme, ma queste ultime resistono come se fossero guardiane della dimora. Il numero delle persone coinvolte è ancora ignoto agli inquirenti, ma vi aggiorneremo in tempo reale.»

La zona è invasa dalle forze armate, dai vigli del fuoco, che ora aumentano il getto delle pompe, e dagli emittenti televisivi. Mi aggrappo allo schienale della sedia poiché le mie gambe incominciano a dare segnali di cedimento. 

Mathias! Il suo volto compare davanti ai miei occhi e una smania di correre sul luogo dell'incendio si irradia nel mio corpo.

Percorro velocemente le scale lasciandomi la televisione alla spalle. Il rumore sconnesso dei miei passi vibra nello stomaco, ed esco dall'ospedale affannata.

Le strade sono invase da code chilometriche di auto e fragorosi clacson di spiegano nell'aria.

Le luce è tenute e il crepuscolo si prepara a delinearsi all'orizzonte. In lontananza, intravedo una nuvola di fumo di nero che si propaga nell'aria.

Pezzettini di cenere precipitano dal cielo, mentre in strada le persone cominciano a insorgere, accusandosi a vicenda.

Sofia, non andare. La polizia potrebbe cominciare a sospettare di te. La vocina della coscienza mi chiama alla razionalità. 

Sofia, va', questa è la tua ultima corsa verso di lui, CORRI! Mi incoraggia la vocina malefica. 

Intraprendo una corsa percorrendo vialoni alberati e tenendo lo sguardo vigile verso il punto in cui le fiamme si espandono.

Il sole si cela alle spalle delle montagne e fulgide stelle compaiono nel cielo minacciato da nubi sinistre.

Corro e il mio cuore combatte per uscire dalla gabbia toracica, ma mi impongo obbligandolo ad aiutarmi ancora un po'.

Lui è salvo! È una vocina che me lo suggerisce. Non può essergli accaduto nulla! Deve ancora trovare le parole giuste per espiarsi dal disastro che ha combinato.

Una lacrime incupisce il mio volto, ma la estirpo dalla pelle ricominciando a correre.

Avverto il cellulare vibrare ma ignoro la chiamata. Mi barcameno in una salita ripida e nel frattempo la boscaglia rimanda il frinire dei grilli. Una civetta bubola cupa, è appollaiata su un rame e le cornee gialle spiccano nel buio della notte.

Taglio per la boscaglia accorciando la distanza dalla fitta coltre di fumo.

Le erbacce pizzicano le mia caviglie, ma proseguo la mia corsa.

Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora