Chapter 73

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Strabuzzo gli occhi avvinghiandomi al primo freddo oggetto cui le mie mani tastano.

Tum.... Tum... Tum..., il cuore ha intrapreso una gara e metto a fuoco le persone che mi accerchiano.

Lui mi sorregge la testa, ma appena mi accorgo che le sue mani sono in contatto con la mia pelle, mi divincolo di scatto. «Allontanati da me! Adesso. Sei uno stronzo. Mi hai...» Gli rivolgo uno sguardo stracolmo di ira.

Le scene del filmato riapparono davanti ai miei occhi e un forte dolore al petto non mi consente di continuare a parlare.

Mathias si distacca indietreggiando a passa lento. «VATTENE!» Sbraito ritrovando la voce.

Mi sento tradita, delusa, è riuscito a rompere l'incantesimo che mi legava alla nostra prima volta; mi ha filmata con una telecamera e ora tutti sono in possesso del video. 

«Sofy calmati, okay? Hai appena perso i sensi.» Serena tenta di rassicurarmi, ma il mio rancore non attende ad esplodere. 

«Deve andarsene via qui. Lo ODIO! Non voglio più vederlo!» Le lacrime scorrono dai miei occhi, e Serena le pulisce con una fazzoletto usurato. 

«Sofy, se ne sta andando.» Mi fa notare Serena, ma io continuo ad urlare triviale nonostante l'intero istituto stia osservando la scena. 

«Sere, mi ha filmata...» La testa ricomincia a girare e le forze abbandono il mio corpo. 

«Chiamate di nuovo i soccorsi, cazzo!» È l'unica frase che riesco a sentire, poi precipito nel buio.

***

Apro stancamente le palpebre e intravedo il volto afflitto della mamma, che tiene stretta la mia mano. Sento di essere adagiata su una qualche superficie solida, ma i rumori sono troppo per la mia debole mente e cosi ricado nelle tenebre. 

***

«Sofy! Ehy, tesoro.» La voce fine della mamma si incanala nel nel mio udito. Mi sforzo a riaprire le palpebre e ci riesco.

«Tesoro! Mi hai fatto preoccupare.» La mamma stringe le mani sul mio collo, ingabbiandomi in una presa soffocante. 

«Mamma, mi fai male.» Le dico e lei si allontana di scatto, pulendosi il viso.

«Come ti senti? Vuoi un po' di cioccolata calda?» Domanda e la mia mente ci impiega qualche secondo a connettere, ma quando il filmato riappare nella mia mente, un dolore lancinante mira le mie tempie come se milioni di voci vi echeggiassero all'interno.

«Mi fa male un po' la testa.» Le rispondo sottovoce e lei agguanta una tazza fumante per poi pormela.

Sono nella mia stanza e l'aura che emana la mia casa mi irradia un minimo di sicurezza, ma la mia mente ricade nel pensare a quell'esatto momento, quando ogni cellulare ha squillato e tutti i ragazzi hanno visto il filmato.

È un incubo come quelli che sognavo da bambina e che mi terrorizzavano per settimane intere, ma è reale e non è un mostro con i tentacoli che tenta di mangiarmi, ma sono quei maledetti minuti che Mathias ha filmato ad avvelenarmi. 

Ha distrutto tutto, tutto quello che eravamo riusciti a creare è stato spezzato via come quando la veemenza delle onde cancella un castello di sabbia. Mathias era questo: un castello di sabbia destinato a scomparire dalla mia vita. 

È un bastardo. Quella canaglia! Sofia devi deporre una denuncia, adesso! Non curarti nel tuo mal di testa, va' al commissariato di polizia e fagli ricevere un'ordinanza restrittiva.

Si spolmona la mia coscienza. La mamma di alza per poi sgattaiolare in cucina. Ritorna poco dopo e alle sue spalle, appare Serena intenta a pulirsi il viso dalla lacrime.

Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora