Disguising Is Part Of The Job.

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If I keep my eyes closed,
he looks just like you.

Magnus stava cercando di far alzare Alec dal letto, ma questo non ne voleva sapere. Il suo cellulare era squillato almeno cinque volte in meno di dieci minuti, segno che Jace e gli altri avevano bisogno di lui all'Istituto.
Lo Shadowhunter sbadigliò e stampò un bacio sulle labbra del marito. "Mi domando perché abbiamo bisogno di fare da babysitter a Justin," Disse stiracchiandosi "non penso che necessiti del nostro aiuto ventiquattr'ore su ventiquattro, il nostro è un Istituto come un altro." Concluse, sbadigliando nuovamente. Lo Stregone rise. "Me lo chiedo anch'io." Disse ridendo, dando un bacio sulla guancia dello Shadowhunter. "Ma credo che tu debba andare. Jace ha chiamato anche me."
Alec alzò gli occhi al cielo baciò Magnus una seconda volta, poi si alzò. "Mi preparo e poi vado, ci vediamo all'ora di pranzo." Disse sorridendo. "Lo spero." Mormorò Magnus, quando ormai lui era già uscito dalla stanza.

Quando arrivò all'Istituto, Alec fu sommerso dalle domande del suo Parabatai. "Perché ci hai messo così tanto?" Chiese, per la millesima volta. "Forse perché avevo sonno?" Rispose Alec, dicendo semplicemente la verità. "Anch'io ho sonno, se ti interessa." Disse il biondo. "Justin ha parlato a telefono per quasi tutta la notte. Quasi. Tutta." Alec rise. "Beh, è comprensibile, sai come funzionano i fusi orari..." Jace fece per rispondere, ma la voce dello spagnolo lo precedette."Hey" Li salutò , scendendo le scale. Indossava una canotta bianca piuttosto larga, ed un paio di pantaloni di una tuta. I due ricambiarono il saluto, con tanto di sbadiglio da parte di Alec. "Dove sono gli altri?" Chiese con un sorriso. Jace alzò le spalle. "Clary si sta cambiando, Isabelle e Simon... non voglio indagare." Disse. Alec si irrigidì una volta compresa l'ultima frase, ma si rilassò poco dopo. "So solamente che ho fame, e che non si muovono farò colazione da solo." Aggiunse Jace, appoggiandosi ad una parete. Riprese parola due secondi dopo. "Justin, toglimi una curiosità." Disse. Il ragazzo gli fece capire che lo stava ascoltando. "Com'è che tutti gli spagnoli hanno cinquemila cognomi e tu ne hai uno soltanto?" Il ragazzo rise. "Mio padre è uno Shadowhunter spagnolo, e mia madre é una mondana ed è italoamericana. Il Clave di Barcellona ha deciso di farmi adottare solamente il cognome di mio padre." Spiegò, alzando le spalle. Jace annuì, anche se era piuttosto evidente il fatto che non avesse ascoltato metà del discorso.
"Italoamericana?" Chiese Alec. Justin annuì.
"Sei mai stato in Italia? Deve essere un Paese bellissimo." Disse Alec, ricordandosi che Magnus gliene aveva parlato benissimo.
"Oh, lo è. Il cibo, l'arte, i ragazzi..." Elencò Justin ,sognante. Alec assunse un'espressione stranita. "Dobbiamo muoverci!" Esclamò Isabelle, correndo giù dalle scale, svegliando Jace dal suo letargo. "Qualcuno ha ucciso due Stregoni a Central Park stanotte." Disse la ragazza, avvicinandosi al gruppetto seguita da Simon e Clary.
"Ed io che avevo fame!" Esclamò Jace, correndo nell'armeria.

Quando i ragazzi arrivarono a Central Park, Luke ed il suo branco stavano già investigando l'area dove erano stati commessi i due omicidi. "Sapete già a che ora è successo?" Chiese Isabelle.
Luke annuì. "Tra le quattro e le cinque." Disse. "E queste ferite non sono state provocate da un demone." Disse, indicando dei segni di coltellate impressi su entrambi i cadaveri.
Alec non riusciva a concentrarsi, il pensiero che Magnus sarebbe potuto essere al loro posto lo stava facendo impazzire. "È impossibile!" Esclamò Jace. "Una cosa del genere non accadeva da quando..." L'uomo annuì, capendo dove voleva arrivare. "È questo che ci preoccupa maggiormente. Valentine ci ha già ingannati una volta, e potrebbe farlo una seconda." "È morto davanti ai miei occhi!" Intervenne Clary. "È impossibile." Disse, ripetendo ciò che il marito aveva detto. "Tre anni fa ritenevamo impossibile un suo ritorno, e invece è tornato." "Poi è schiantato, però." Ribattè Jace. "E ci ha mandato lo stronzo di suo figlio." Aggiunse. Tutti si lasciarono scappare una risata, tranne Alec, ancora troppo concentrato sul pensiero di Magnus. "Ho bisogno di fare una telefonata."
Disse, e fece per allontanarsi. "Tutto bene?" Gli chiese Justin. Lui annuì distrattamente e, dopo essersi assicurato di essere abbastanza lontano dal ragazzo, chiamò Magnus.
"Mags, devi raggiungermi. Sono stati uccisi due Stregoni e c'è una grossa possibilità che l'omicidio sia stato fatto per mano umana."
La voce dello Stregone arrivò forte dall'altro capo del telefono. "Sai che non posso presentarmi davanti a..." "Prendi una delle mie tenute , indossala, e trova un modo per disegnare delle rune sulle tuo corpo. E sta attento." Magnus rise. "Alexander, so prendermi cura di me stesso." Lo Shadowhunter sospirò. "Dopo quello che è successo con Steven, non possiamo stare tranquilli. Fa' in fretta, okay?" Lo pregò il ragazzo."A tra poco." Gli disse lo Stregone, e chiuse la telefonata. Il Nephilim inspirò a lungo e si diresse verso gli altri.

"Le ferite sono state sicuramente inflitte da un coltello, e forse da qualche pietra." Stava dicendo Luke. Alec osservò il cadavere. "Parte del suo braccio sembra bruciata." Disse, indicandone il braccio destro. Luke annuì.
"E quel..." La voce di Alec venne sormontata da quella inconfondibile di Magnus. Lo Shadowhunter si girò, e rimase a bocca aperta. "Sono Mark , il fidanzato di Alec." Si presentò con un nome falso, stringendo la mano di Justin. Alec si morse il labbro.
Magnus stava indossando una delle sue tenute, e doveva ammettere che gli donava. Come qualunque cosa indossasse, del resto. Notò che gli altri erano sorpresi quanto lui "...Mark," Disse "potremmo parlare?" Magnus annuì ridendo, e lo prese per mano. Camminarono per un po' finché non gli sembrò di essere sufficientemente lontani.
"Allora, ti piace il mio nuovo look?" Chiese Magnus, ammiccando. Alec gli posò le mani sulla vita. "Dio, se mi piace." Rispose, stampandogli un bacio sulle labbra. "Come hai fatto a..." "Disegnare le rune? Eyeliner waterproof." Disse, indicando una delle sue tasche ridendo. "Mi fa caldo," Commentò "sto annegando nei tuoi vestiti!" Esclamò, senza smettere di ridere.

Lalalalala

Legendary Lovers.||Malec. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora