Parte 18

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"Non volevo che finisse così." Sussurra Alec tirando su col naso un attimo dopo.
La luce dell'alba stava filtrando dalla finestra della camera di Jem e Alec non poté fare a meno di pensare che sarebbe stato fantastico osservarla insieme a Magnus.
D'un tratto tutte le ore angoscianti di quella notte gli caddero addosso. Non avevano chiuso occhio, lui e Jem, erano rimasti seduti sui letti a gambe incrociate senza dire praticamente una parola.

"Toglimi una curiosità." Disse Jem "perché l'hai fatto?"
Alec osservò l'altro ragazzo per qualche secondo, era palesemente distrutto per la litigata con Tessa e, anche se non lo dava a vedere, Alec sapeva che avrebbe voluto correre da lei.
"Mi dispiace per Tessa." Disse allora cercando di evitare la domanda.

"Si..." Fece Jem passandosi le mani sul viso "anche a me. Ma non cercare di cambiare argomento. So che non è solo per la scommessa, sarebbe una reazione esagerata... Quindi? Cosa ti ha spinto a farlo?"
Alec scosse la testa. "Non ho un buon rapporto con le scommesse... Beh... Semplicemente non potevo sopportare di essere vittima di una cosa del genere di nuovo."

"Di nuovo?" Chiese Jem e Alec gli raccontò tutta la storia, gli parlò di lei, dei suoi tradimenti, del fatto che fosse solo un'attrice ingaggiata da suo padre e alla fine Jem lo guardò sollevando le sopracciglia "e in tutto questo le scommesse che c'entrano?"

"Beh, ecco qui arriva la parte che nessuno sa... Ne Jace, ne Izzy e neanche mio padre. Devi sapere che io la conoscevo già molto tempo prima che ci fidanzassimo, mi era sempre piaciuta, ma io ero considerato un po' lo sfigato del gruppo. Quando l'ho trovata con quel tipo non ho scoperto subito la cosa di mio padre, per prima cosa lei mi ha parlato della scommessa... Era più o meno la stessa che ha fatto Magnus, solo che lei ha scommesso molti più soldi e l'ha tirata lunga... Molto lunga.
Con Magnus ho deciso di vendicarmi perché... Forse ero arrabbiato con me stesso perché a lei l'avevo fatta passare liscia."

"Però ora ti sei pentito di aver fatto questo a Magnus"
"Lui non se lo meritava." Sussurrò Alec "mi sono sfogato contro la persona sbagliata. E non mi perdonerà mai."
"Beh... Siamo in due. Neanche Tessa mi perdonerà mai."

Alec scosse leggermente la testa ricacciando indietro le lacrime e "non doveva andare così." Disse con un filo di voce.
"La vita non va mai come dovrebbe andare." Ribatté l'altro.

~

"Spiegatemi." Disse Magnus guardando i suoi amici, sempre che potesse definirli ancora così.
Cercò di non guardare Alec, lui non poteva guardarlo.
Sarebbe di sicuro crollato se avesse visto i suoi occhi blu, le sue labbra carnose, la sua pelle chiara, i suoi capelli neri tutti arruffati.

Avrebbe di sicuro ceduto e sarebbe andato subito a baciarlo, perché la verità era che, quando lo aveva visto quella mattina, aveva dovuto sforzarsi per non abbracciarlo.
"Sto aspettando..."

"Magnus io non c'entro nulla, te lo assicuro." Disse Malcolm, ancora scombussolato per l'irruzione in camera sua di primo mattino.
"Malcolm" fece Alec con tutta la calma che riuscì a trovare "lui lo sa."
"Siamo amici da tanto Malcolm... Perché lo hai fatto?"

L'espressione dell'altro ragazzo cambiò in un batter d'occhio trasformandosi in una smorfia di disgusto. "Abbiamo smesso di essere amici nel l'esatto momento in cui ti sei portato a letto Jonathan."
"Cosa?!" Ribatte Magnus sbalordito "tu avresti rivelato tutto il mio passato per una sciocchezza simile?"

"Sciocchezza?! È così che definisci i tuoi sentimenti per Alec?"
"Ma è diverso. Io lo amo." Magnus si fermò un attimo e chiuse gli occhi rendendosi conto di quello che aveva appena detto. "Tu per Jonathan non provavi nulla... Lo trovavi solo attraente..."
"Ti sbagli."

"Malcolm io non ne sapevo nulla..." Disse Magnus avvicinandosi all'altro ragazzo.
"Già" ribatte secco l'altro. "Tu ti preoccupi sempre e solo di te stesso" Magnus fece per ribattere, ma Malcolm si era già alzato dal letto e aveva lasciato la stanza.

"Magnus..." Iniziò Alec.
"Bene. Ora tocca a voi. Jem?"
"Avanti, lo sai benissimo il motivo."

"Si... È vero..." Magnus fece una piccola pausa e poi alzò nuovamente lo sguardo su James "tu credi che io volessi davvero che Will morisse? Credi davvero che non mi senta ancora in colpa per tutto ciò?"

Jem abbassò lo sguardo consapevole di essere in torto.
Non era una cattiva persona lui, ma aveva perso quello che aveva considerato suo fratello per molti anni. Aveva solo bisogno di qualcuno a cui dare la colpa.

"No..." Rispose dopo un po' "non lo penso... È solo che... Mi manca davvero tanto. Per molti anni ho cercato di dare la colpa a te, ma sapevo benissimo che non c'entravi nulla... Solo che... Dare la colpa a qualcuno è sempre più facile che accettare le cose come stanno."

Ci fu un attimo di silenzio durante il quale tutti guardarono Magnus.
"Ragnor" disse alla fine lui interrompendo il silenzio "dimmi... A te cosa ho fatto di male per meritarmi questo?"
"Niente." Fece semplicemente l'altro.
"Allora perché?"
"Semplicemente faccio questo... Diciamo lavoro, da sempre."

"Vuoi dire che tu sei..."
"Oh no. Non sono L. Però diciamo che so chi è."
"Perché tradirmi in questo modo?"
"Ti sbagli Magnus, io del tuo passato non ho mai detto nulla. Io dicevo solo i gossip che mi raccontava Raphael... Ma del tuo passato non mi ha mai detto nulla."

Magnus non sapeva se urlare dietro a Ragnor perché, comunque, non poteva raccontare i fatti suoi a tutti, se pregarlo di dirgli chi era L. O se abbracciarlo, perché non aveva raccontato tutto il suo passato a una persona psicopatica che si divertiva a rivelare i segreti delle persone.

"Direi che tocca me." Disse Alec con un filo di voce.
"Forse è meglio che vi lasciamo soli..." Disse a quel punto Jem spostando lo sguardo da Magnus ad Alec. E Magnus lo odiò in quel momento.

Non voleva stare da solo con Alec.
Non poteva stare da solo con Alec.

Avrebbe ceduto e lui non voleva, non poteva cedere. Non così in fretta. Anche se l'unica cosa che voleva era baciare le labbra tristi di Alec per far spuntare un sorriso. I suoi sorrisi... Erano troppo belli i suoi sorrisi.

"Magnus io ti devo raccontare una cosa..." Disse Alec quando gli altri due furono usciti dalla stanza.
"Risparmiami il racconto della tua finta ragazza... Conosco già la storia."
Alec non si chiese come facesse a sapere tutto, non in quel momento.

"Ho sbagliato, okay? Ne sono consapevole... Mi sono pentito praticamente subito, ma non ho avuto il coraggio di smettere, non ho avuto la forza perché non volevo essere ferito ancora allo stesso modo. Ci sto malissimo okay? Ci sto malissimo perché ti amo."

Alec osservò attentamente la reazione di Magnus e, quando vide che non diceva nulla, si avvicinò piano piano alle sue labbra.
Il cuore iniziò a battergli velocemente nel petto e quando premette le sue labbra contro quelle di Magnus sentì un piacevole calore invadergli il petto.

Gli era mancata davvero tanto quella sensazione.
Prese il viso di Magnus tra le mani e se lo tirò ancora più contro eliminando la distanza tra loro.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per fermare il tempo in quel momento, ma si sa: i momenti più belli sono anche quelli più brevi.

Magnus si scostò bruscamente e spinse Alec lontano dal suo corpo.
"NO! Non puoi rimediare a tutto con un bacio! Non questa volta. Io non posso perdonarti Alec... Non ancora."

*

Forse dovresti stare attento al tono di voce Magnus, a meno che tu non voglia che tutto quello che dici o fai venga pubblicato su questo blog :)
Ricordati io sono ovunque.
In quanto a te Alec... Forse dovresti trovare delle scuse più decenti... Non ti perdonerà facilmente.

XOXO L.

OOOOOOKAY!!!!!!!
SCUSATEMI DAVVERO TANTO PER IL RITARDO.
IN QUESTO PERIODO HO DAVVERO POCHISSIMO TEMPO E, OGNI VOLTA CHE MI METTEVO A SCRIVERE IL CAPITOLO, NON AVEVO MAI ISPIRAZIONE.
DEVO AMMETTERE CHE QUESTO CAPITOLO L'HO PROPRIO TIRATO FUORI CON LE PINZE E INFATTI NON SONO MOLTO SODDISFATTA, ANZI, SE DEVO ESSERE SINCERA, MI FA PROPRIO SCHIFO.
SPERO CHE A VOI FACCIA UN PO'MENO SCHIFO CHE A ME E VI GIURO CHE CERCHERÒ DI AGGIORNARE IL PIÙ PRESTO POSSIBILE :)

XOXO C. ;)

Malec || SecretsWhere stories live. Discover now