14. STILES

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All'improvviso sento un forte ringhio e odore di paura. Scott e Stiles. Corro il più veloce possibile fuori e una volta arrivato vedo il neo-lupo mannaro che tiene per la gola l'umano. Una paura inspiegabile si impossessa di me facendomi rimanere paralizzato a guardare. A un certo punto sento una mano sul mio braccio che mi scuote e mia sorella che dice qualcosa, ma non riesco a capire cosa. Sono nel panico. Mi giro lentamente verso di lei e la vedo ferita. Finalmente sento quello che sta cercando di dire "Derek fermarlo, lo ucciderà!" A questo punto non ci vedo più e mi scaglio tra Scott e Stiles per dividerli. Vedere Stiles soffrire mi fa sentire strano, non so spiegarlo a parole.
Dopo essersi ripresi se ne vanno e Isaac si rintana subito in camera sua in silenzio. Si sente odore di senso di colpa. "L'allenamento è finito. Potete andare." Tutti si disperdono e io vado in camera mia cercando di capire quella sensazione di stretta morsa al petto quando ho visto Scott strozzare Stiles. Mia madre una volta mi ha parlato di una leggenda... Quando un lupo mannaro incontra gli occhi del suo compagno succede qualcosa... però non mi ricordo bene, dovrei fare una ricerca. Con questo pensiero mi dirigo verso la biblioteca. Saluto il bibliotecario e inizio a cercare il libro che mi leggeva sempre mia madre prima di addormentarmi. Si sta facendo sera e non ho ancora trovato quello che cercavo, sbatto per terra il libro che avevo in mano facendo un gran fracasso che attira l'attenzione di Noah. Lui si avvicina e raccoglie il libro. "Cosa è successo da farla arrabbiare così?" "Non trovo un libro che mi leggeva mia madre quando ero piccolo..." "Posso aiutarla?" "No, grazie. Devo farlo io. Aproposito di figli non mi avevi detto di averne uno." "Non credevo che fosse così importante... ma lei come fa a saperlo?" "Isaac ha conosciuto Scott e l'ha portato qui con Stiles." "Ah, non lo sapevo. In effetti sono un po' preoccupato per lui. Tra poco ci sarà l'anniversario della morte di mia moglie e ogni anno, in questo giorno, si chiude in camera e non fa entrare nessuno, nemmeno Scott. Comunque non voglio rovinarle la serata con le mie preoccupazioni, arrivederci." Il capo delle guardie mi saluta e se ne va e io rimango immobile a pensare a quanto in fondo siamo simili io e Stiles. La differenza è che io ho combattuto il mio dolore con l'odio e l'indifferenza, mentre lui con il sarcasmo e la sua tipica gioia. Esco dalla biblioteca per dirigermi verso camera mia senza cenare, troppo preoccupato per aver lasciato Stiles da solo con Scott. In realtà non ho ancora ben capito come mai lui sia impazzito così. Ma forse Isaac lo sa. Vado davanti alla porta di camera sua e busso senza ottenere risposta. Decido di entrare lo stesso e lo trovo disteso sul letto addormentato. Mi avvicino per svegliarlo, ma l'odore di disperazione, senso di colpa e lacrime mi trattiene. La voce di Erica mi distrae ed esco in corridoio per impedirle di svegliare Isaac. Uscito lei non si vede ancora quindi inizio ad allontanarmi, ma la bionda svolta l'angolo e mi vede. Urla il mio nome e io sono costretto a voltarmi verso di lei, ma niente mi impedisce di assumere l'espressione più scocciata possibile. "Hai parlato con Isaac?" chiede lei. "No, sta dormendo." "Uff, prima mi ha cacciata via senza neanche ascolare quello che avevo da dirgli." Io la guardo come a dire 'fatti due domande se la gente non ti vuole intorno', ma tengo la bocca chiusa e le dico semplicemente "Non disturbarlo, sarà ancora scosso dal comportamento di Scott." "Siamo rimasti tutti scossi." ribatte lei in tono malizioso. La guardo male e dico "All'inizio è normale fare fatica a controllarsi." "Beh ovvio." risponde lei "Ma tu non ti spieghi ancora che cosa l'abbia fatto arrabbiare così..." continua Erica, facendomi intendere di sapere qualcosa che io non so. Normalmente non sono una persona curiosa, ma in questo caso voglio assolutamente capire quello che è davvero successo. Le faccio un cenno con il capo per farla continuare. "Beh, a quanto pare il piccolo Scott ha una cotta per il nostro Isaac... e forse gli ha dato fastidio che lui stesse con me..." sapevo già che Erica fosse un po' stronza, ma non fino a questo punto! È chiaro che Isaac e Scott sono destinati a stare insieme, perché mettersi in mezzo? "Lasciali in pace." le ringhio contro "E perché dovrei?" ribatte la bionda. "Almeno loro meritano di essere felici." Lei mi guarda storto e andandosene dice "Neanche Stiles merita di essere felice." CHE COSA? Mi viene voglia di rincorrerla e rovinare il suo 'bel' visino a furia di pugni, ma mi devo trattenere, non posso farle capire quanto tengo a lui. Anche se per colpa del mio battito accelerato l'avrà già capito.
Ora sono preoccupato, sto cercando di distrarmi leggendo qualcosa, ma la mia mente continua a pensare a cosa potrebbe accadere a Stiles, soprattutto ora che è in casa da solo con Scott. Alla fine mi decido ad andare a controllare che a casa del moro vada tutto bene. Mi vesto ed esco dal castello iniziando a correre per arrivare prima e seminare le guardie che volevano accompagnarmi. Mi fermo solo davanti alla porta, incerto su cosa fare. Ascolto attentamente e rumori provenienti dall'interno e sento solo due cuori che battono piano in modo regolare: staranno dormendo. Questo vuol dire che stanno bene. Potrei tornare a casa, ma una forza misteriosa mi spinge ad entrare dentro. La porta è chiusa, ma una finestra al primo piano è spalancata per il caldo di giugno. Mi arrampico su un albero lì vicino per poi introdurmi all'interno.
Dopo mi sposto nella casa fino ad entrare nella camera di Scott e li trovo addormentati nel letto. Piano piano mi avvicino e rimango incantato a fissare il volto angelico e pieno di nei di Stiles. Solo da addormentato è così calmo, però rimane la persona più bella che ho mai visto.

My King-SterekWhere stories live. Discover now