13. SCOTT

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Non sono riuscito trattenermi. Era impossibile farlo. Da tutto il pomeriggio la bionda parlava e scherzava con Isaac, gli è stata costantemente appiccicata. Io mi sfogavo allenandomi, con la fatica riuscivo a non pensare a loro, ma ogni due secondi il mio sguardo tornava al ragazzo e purtroppo anche all'altra odiosa ragazza. Iniziavo davvero a infastidirmi, so che non avrei dovuto sentirmi così, ma ero geloso, maledettamente geloso. Finalmente Isaac si staccò da Erica e venne verso di me, pensavo mi chiedesse scusa visto che non mi aveva guardato per tutto il tempo, invece no. Cosa mi aspettavo da lui? Sono stato uno stupido. Si avvicinò e mi disse sorridendo "È faticoso vero?" Cosa? Lui è stato tutto il tempo a chiacchierare con quella, non ha fatto quasi nulla! E ora spunta così, come se andasse tutto bene. Mi sono arrabbiato tantissimo, come non era mai successo da lupo mannaro. Mi sono trasformato e ho fissato il ragazzo con i miei occhi gialli, mentre lui iniziava ad arretrare. Mi sono lanciato su di lui buttandolo a terra e riempiendogli la faccia di pugni. Gli altri sono intervenuti, cercando di allontanarmi da lui, però io mi sono girato e ho iniziato a graffiare, spingere e dare pugni e calci a chiunque mi capitasse vicino. La lotta mi dava un'adrenalina mai provata e ogni volta che scorgevo i capelli biondi di Erica la mia rabbia si rinnovava. In poco tempo tutto il branco era a terra, dolorante o privo di sensi e l'unica persona rimasta era Stiles. Io non gli ho mai voluto far male, ma non riuscivo a controllarmi e la rabbia era ancora presente in me. Scuoto la testa e mi riscuoto. Non voglio pensare a ciò che è successo dopo. Non ringrazierò mai abbastanza Derek per avermi fermato, senza il suo intervento non so come sarebbe andata a finire e non voglio neanche immaginarlo.
Ora mi trovo in camera mia, sto piangendo per sfogarsi e liberarmi da tutte le emozioni della giornata, Stiles è sempre con me, anche se preferirei tornasse a casa, ho paura di fargli ancora male. "Stiles, torna a casa da tuo padre." Gli ripeto per l'ennesima volta. "No, ho un'idea per distrarci." Ho paura delle sue idee... "Guardiamo Star Wars!" propone esaltante lui. "Ti devi fare una cultura cinematografica, amico." aggiunge lui. Io acconsento impotente, non vale la pena contraddirlo in questi casi. Scendiamo in salotto e mentre io accendo la tv lui prepara i popcorn. Ci mettiamo comodi sul divano dividendo una coperta e iniziamo a guardare il film.

È appena finito e devo dire che non è niente male, guardo l'orologio, sono solo le 22:30. "Dai, guardiamone un altro." dice Stiles.

Anche il secondo di Star Wars è terminato, vorrei continuare, ma domani ci tocca andare a scuola quindi saliamo in camera mia. "Sono felice che ti sia piaciuto così tanto." sussurra Stiles quando siamo già a letto. "Beh, hai fatto bene ad insistere così tanto stavolta e ti prometto che un giorno faremo una maratona di Star Wars." dico io ridendo. "Ahahaha grazie. So di essere un amico fantastico e tuo sei scavato la fossa da solo perché io non dimentico." "Allora buona notte, amico fantastico." lo prendo in giro io. "Notte" conclude lui. Appena chiudo gli occhi penso a Isaac e a cosa diavolo gli dirò domani a scuola.

POV'S ISAAC

Sono nella mia stanza, sono venuto subito qui dopo che Scott e Stiles se ne sono andati. Al resto del branco ho detto che non so cosa gli sia preso, ma in realtà lo so benissimo. Erica non si staccava un secondo da me, è solo colpa sua. Io avrei voluto passare il tempo con Scott, ma in realtà... avevo paura del giudizio degli altri. Non so cosa mi succede quando sono vicino a lui, ma sicuramente i lupi mannari avrebbero capito qualcosa e non so se voglio che succeda. Non sono mai stato sicuro di me, anche se faccio finta di esserlo, e quello che provo quando sto con Scott mi è estraneo, mi sembra quasi di vedere ogni cosa sotto una nuova prospettiva, molto più bella. Ma ora ho paura di aver rovinato il bel rapporto che stavamo creando, e non sopporto che la causa di tutto questo casino sia Erica, che ci ha sempre provato con me senza riscuotere successo. Domani a scuola devo parlare con Scott e risolvere la situazione. È stato orribile vedere la rabbia e la delusione nei suoi occhi.

*LA MATTINA SEGUENTE*

Arrivo molto in anticipo davanti a scuola, per riuscire con il ragazzo dagli occhi nocciola. Scende dalla sua moto con fare stanco e rassegnato e il mio coraggio vacilla. Dubito abbia voglia di parlarmi, ma mi devo fare forza, ci devo almeno provare. Mi avvicino con decisione ma lui cerca di evitarmi dirigendosi verso Stiles e una ragazza dai capelli biondo fragola preoccupata per 'gli strani segni che ha sul collo', parole sue. In questo momento voglio solo che lui mi stia a sentire. Quindi mi metto a correre per raggiungerlo. Arrivo dietro di lui e gli afferro con forza il braccio per farlo girare verso di me, mentre con l'altra mano gli alzo gentilmente il viso, costringendolo a guardarmi negli occhi. Ci fissiamo per un po', fino a quando mormoro "Scusa... sarei dovuto stare tutto il pomeriggio con te e volevo davvero farlo ma... beh... non ero sicuro tu mi volessi..." Scott sorride. Quanto mi era mancato... "Sei perdonato allora. Ma sappi che picchiarti mi è piaciuto molto!" " Non mi fai paura!" ribatto io. Ma la verità è che ciò che temo di più è proprio quello che lui è capace di farmi con un solo sguardo.

My King-SterekWhere stories live. Discover now