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Si girò di scatto.
In piedi davanti a lui c'era una ragazzina dai capelli neri, scarmigliati. Era magra e bassa.
Per un attimo a Charles venne il dubbio che dovesse averlo visto sgattaiolare via dal campo, però dovette constatare che non l'aveva mai vista nel gruppo.
Fece per farle una domanda ma lei fu più svelta.

«Ti sei perso pure tu?»
«Come?»
Quella sorrise: «Io ero andata a fare legna per il fuoco. Io e la mia squadra dovevamo preparare la cena. Era buio e mi sono persa.» alzò le spalle e fece un sorriso di rassegnazione.
«Non è la prima volta che mi succede. È come un mio talento naturale.» rise.
Alzò gli occhi su di lui. Erano grandi e brillavano di un blu molto intenso.
«Cerchiamo la via insieme?»
Impiegò un attimo a recepire la domanda: «Come?»
«Ti ho chiesto se ti va di cercare la via assieme. Sai, questi boschi sono piuttosto... inquietanti. Sarebbe meglio per entrambi stare in compagnia.»

Non voleva. Non voleva avere a che fare con quella ragazzina.
Fin da subito aveva capito che era una di quelle che non sanno fare nulla, che piangono per tutto. Portarsela dietro era fuori discussione.
E poi non poteva tornare indietro dopo aver camminato per un giorno intero.
Ci pensò un attimo. Dopotutto poteva anche non essere così terribile. Il campo di quella ragazzina poteva essere distante dal suo e quindi lui non avrebbe fatto figure del cavolo se l'avesse solo lasciata ai margini del campo.

«Va bene.» disse e in quel momento una mano morbida e calda lo tirò in piedi trascinandolo nella stessa direzione in cui si stava dirigendo lui, prima.


Prima legge scout: Sono cortesi

Et Ostium Cordis -la porta del cuore-Where stories live. Discover now