Mathias sembra essere cambiato: non ha litigato con Raoul dopo che il suo amico mi ha rivelato com'è avvenuta la nascita della loro amicizia. Forse avrà capito la lezione e non ripeterà più i suoi sbagli. L'ho salutato con questa convinzione avvertendo però il vuoto della sua assenza. Dovrò aspettare un ulteriore settimana, cosa sarà mai. 

Il martedì del mio rientro a scuola ho preso posto nel mio solito banco, quello in cui io e Serena abbiamo condiviso per cinque anni. Appena lei ha sorpassato la soglia della porta si è diretta, sì all'ultimo banco, ma non a quello in cui ero seduta io. 

Mi sono sentita una persona orrenda  tanto che per rimediare ero sul punto di parlarle, ma la meschinità ha prevalso.

Quando tutto sembra andare per il meglio, un pezzo importante della tua vita si distacca dalla quotidianità lasciandoti con il groppo alla gola.

L'intera settimana scolastica è proceduta in questo verso; ogni mattina sentivo il vuoto dilaniante provocato dall'indifferenza di Serena e pensavo a come fosse possibile che due persone tanto complici, da un giorno all'altro diventassero perfette sconosciute.

A come io e la mia migliore amica, la stessa persona che ha condiviso la sua intera esistenza al mio fianco, potesse riservami quel trattamento glaciale.

Me la sono meritata, questa è la sola verità, ma d'altro canto anche Serena non è esente da colpe.

Avrei voluto dirle di nuovo che mi dispiace e che le nostre chiacchierate mi mancano, ma il coraggio ha deciso di non aiutarmi lasciandomi soffrire giorno dopo giorno. 

Oggi Mathias dovrebbe ritornare dal suo viaggio con Raoul ed io non aspetto altro che rivedere il grigioverde dei suoi occhi.

Le ripercussione della bravata di Halloween si fanno di nuovo vive sotto forma di mal di gola e raffreddore, e la temperatura fuori è diminuita nell'ultima settimana. 

«Novembre è l'anteprima dell'inverno!» Esclama la mamma dalla cucina mentre è impegnata ad affettare un qualche alimento producendo un tintinnio ripetuto.

«Potresti anche andare a trovare tua cugina Chiara qualche altro giorno.» Trilla lei. 

Mia cugina mi ha chiamata proponendomi per l'ennesima volta di andare a trovarla nel suo appartamento collocato su un'isola.

«Mamma sto rinviando il suo invito da troppo tempo.» Ribatto avviluppando una sciarpa griffata intorno al mio collo; ricordo che Serena me la regalò al mio diciassettesimo compleanno.

Infilo un cappello, anch'esso griffato ma questa volta non regalato da Serena e mi appresto a scendere. 

«Vuoi che ti accompagni?» Domanda la mamma sporgendosi e al tempo stesso asciugandosi le mani bagnate sul grembiule da cucina attillato. 

«No! Ti sta bene il grembiule.»

«Questo? Ah sì, l'ho comprato online. Ora che sono approdata anche su Instagram, potrò farmi selfie in grembiule.» Mi fa l'occhiolino e io scuoto la testa. 

«Aspetta, Sofy. A che punto sei con la patente?» Mi domanda mentre sto per uscire.

«A buon punto: "segnali d'obbligo".» Le sorrido virgolettando. 

«Ah bene, magari potremmo rivedere il concetto di affidarti la mia auto. Ho pensato che forse ti meriti una macchina tutta tua. FORSE sottolineo.» Si pronuncia lei cordiale. 

«Sei sotto effetto di stupefacenti?» Le chiedo appurandomi che non sia uno scherzo.

«Assolutamente. La mia è una constatazione piuttosto seria. Non vorrei che distruggessi la mia auto.» Dice sarcastica strappandomi un sorriso. 

Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]Where stories live. Discover now