MAFIA #8

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La faccia di Don Attilio era un misto tra incredulità, delusione e rabbia, tanto si sentiva offeso da quella bugia

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La faccia di Don Attilio era un misto tra incredulità, delusione e rabbia, tanto si sentiva offeso da quella bugia. Una segreto che mai si sarebbe aspettato di scoprire. Il suo sguardo era serio e inespressivo, ma Lidia sapeva che l'uomo era sconvolto ma soprattutto si sentiva inutile e stupido e molto probabilmente per la prima volta in vita sua. Lo aveva fregato alla grande e per molto tempo ne lui,ne Billy, ne nessun altro si era mai accorto della differenza. "Don Attilio...?" lo chiamò Lidia. L'uomo alzò appena lo sguardo. I suoi occhi erano sempre più furiosi, ma le labbra rimanevano serrate. Con stupore delle persone presenti, l'uomo improvvisamente parlò. "...come ho potuto essere così cieco...". Lentamente si accese un sigaro e si fece scappare una risata. "Siete stati bravi,davvero...". Era evidente che fosse amareggiato, arrabbiato, pronto a vendicarsi nel modo più cattivo che si potesse immaginare. "Era facile per voi nasconderlo... le trasferte le eseguiva sempre da solo... ecco la sua insistenza nel volerle... e io che credevo volesse dimostrarmi il suo coraggio e la sua tenacia... invece per tutto questo tempo non ha fatto altro che mentire... a me... il padrino... il capo della mafia... suo padre... ma che razza di figlio ho allevato?". In quel momento alzò le braccia, quasi aspettasse una risposta dal cielo. "Oh, Lidia... non avete idea di quello che avete scatenato..." e lasciò cadere il sigaro sul posacenere,guardandola con uno sguardo perso nel vuoto ma allo stesso tempo terrificante. Lidia sospirò forte, chiudendo gli occhi, poi si osservò attorno, lasciando trasparire un piccolo sorriso. "So cheti abbiamo mancato di rispetto e ferito. Dalla prima volta che ho sparato io al posto di Sonny ho capito che sarebbe stata solo questione di tempo prima che la verità venisse a galla, ma poi ci siamo resi conto che la cosa funzionava e così io ho costretto Sonny a continuare questa farsa. Non poteva venire a dirti quanto fosse debole . Non gliel'ho permesso. L'ho costretto io a mentirti. Se ti avesse detto la verità sarebbe morto da molto tempo e non potevo permetterlo. Ho fatto una scelta e per mantenerla ho dovuto fare dei sacrifici e ho dovuto mentire. Volevo tenere alto l'onore della famiglia, perché andava fatto. Era la cosa più giusta da fare". Lidia parlava con una sicurezza disarmante, senza quasi battere ciglio e fissando dritto negli occhi Don Attilio che l'ascoltava in silenzio. "Fottiti, stronza! Ci hai traditi tutti, ci hai presi per il culo... hai sputato addosso alla tua famiglia... meriti solamente di morire...". Billy fece un passo avanti, sfogando tutta la rabbia che aveva in corpo. Si sentiva offeso e preso in giro da quel raggiro, ma la sua scenata durò poco. "Fossi in te non mi azzarderei a lamentarmi troppo, in fondo è stata colpa tua se abbiamo proseguito con questa bugia...". Lidia non continuò la frase, lasciando Billy perplesso. "Ma di che cosa parli?". Lidia guardò Don Attilio. "Dopo un paio di mesi dall'iniziazione di Sonny, avete organizzato un colpo al magazzino di proprietà di un politico... quello che avete provato a corrompere senza successo".In quel momento tornò a guardare Billy. "Tu hai organizzato una squadra e hai detto a Sonny di unirsi alla trasferta". Billy iniziò a dubitare della sua sicurezza, le labbra si schiusero come per parlare, ma non dissero niente. "Sonny ti ha detto che vi avrebbe raggiunto a meno di un chilometro dal posto... e tu non hai chiesto niente... e non ti sei accorto di niente...". Don Attilio girò appena lo sguardo, guardando con la coda dell'occhio Billy. "...sul furgone per raggiungere il magazzino mi hai avuto accanto tutto il tempo e non ti sei accorto di niente... durante il colpo ti ho persino evitato una pallottola e non ti sei accorto di niente... a fine missione siamo rientrati e mi hai dato una pacca sulla spalla,dicendomi che avevo fatto un ottimo lavoro... e ancora non ti sei accorto di niente...". Billy iniziò a sudare freddo. Lo sguardo sicuro e strafottente di Lidia lo intimidiva, ma ancora di più sentiva gli occhi di Don Attilio addosso a lui e quando si girò, riconobbe quello sguardo che conosceva da una vita. Il padrino si alzò in piedi e gli si avvicinò in silenzio. "Don Attilio, ero sicuro che fosse Sonny, non poteva essere lei... si muoveva come lui, aveva la sua divisa e... e...". Per la prima volta Billy si mostrava indifeso agli occhi di tutti, abbandonando lo sguardo duro che prendeva sempre posto sul suo viso. Si inginocchiò davanti al padrino, chiedendo pietà, ma non fece in tempo a supplicarlo ancora,perché una pallottola gli si piantò nel cranio, facendolo crollare a terra. 

CONTINUA...

New Wattys 2017 - MAFIA INSIDE - Lazzarina SohlTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon