MAFIA #4

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I ragazzi correvano come il vento

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I ragazzi correvano come il vento. E non si fermavano. L'ennesimo scherzo ai danni di un povero innocente li aveva fatti divertire, ma non volevano essere presi dalla pattuglia ferma nelle vicinanze e già sulle loro tracce con la sirena a tutto spiano. Sonny correva forte, la regola era mai voltarsi. Urlò ai suoi due amici di girare a destra in una via e di raggiungere la villa del padre. Ci avrebbe pensato lui a seminare la polizia. Saltò oltre un muretto, attraversando un parco. Correva. Correva come il vento. La polizia perse terreno nell'aggirare tutta l'area, ma Sonny non smetteva di correre. Oltrepassò un altro muretto e corse fino ad un incrocio,svoltano l'angolo, ma si ritrovò improvvisamente a terra. Quando riaprì gli occhi, pochi secondi dopo la caduta, si mise una mano alla fronte, lamentandosi, ma poco dopo rimase fermo immobile. Ad un metro da lui una ragazza era stesa a terra. Ferma immobile. Sonny lesi avvicinò. "Hey, tutto bene?" chiese, cercando di farla rinvenire. La ragazza non dava cenno di vita. "Hey, stai bene? Stai bene?" le chiese stringendo le mani alle sue spalle. Era preoccupato, nervoso, agitato. "Hey! Hey, tutto bene?" chiese ripetutamente. "Uhm... ". Fu l'unico cenno che fece la ragazza mentre apriva gli occhi, ma sufficiente a tranquillizzarlo. Sonny le prese il viso tra le mani. "Apri gli occhi..." disse in un sussurro. La ragazza ruotò gli occhi, guardandosi attorno, poi incrociò gli occhi di Sonny. "Sei proprio un coglione!" e dopo pochi secondi un sorriso si stampò su entrambe le loro facce. A quello strano incontro ne seguì un altro e da quel momento non si divisero più.


Lidia tolse la mano dalla fronte, chiudendo gli occhi per trattenere le lacrime. Piangere non faceva parte di lei, ma ora lo faceva e solamente per Sonny. Era preoccupata per lui. Non sapere dove fosse l'agitava molto e ora che il segreto era stato scoperto, sapeva che solo qualcosa di brutto sarebbe potuto accadere. Don Attilio portò una mano al suo viso, chiedendole di aprire gli occhi. Lidia,intrappolata in quella poco apprezzata carezza, li aprì e lo fissò."Oh, Lidia... ma come è possibile?". La ragazza richiuse gli occhi, lasciandosi travolgere da quella presa. "E' assurdo che sia stata tu. Non ci ho creduto fino a che non ho visto quella cicatrice" le disse incredulo ma con un tono che era bel lontano da un rimprovero, tanto ancora era lo stupore nei suoi confronti. "Dov'è Sonny?" chiese improvvisamente Lidia. Don Attilio mollò la presa e tornò a bere il liquore rimasto nel bicchiere. "Santino è nella stanza accanto, non temere. E' ancora vivo. Prima però voglio parlare con te. Ci sono diverse cose che dobbiamo chiarire e...".Don Attilio non fece in tempo a finire la frase che Lidia lo spinse con forza oltre la scrivania, poi si scagliò contro Billy,mettendolo a terra in un istante e facendolo urlare di dolore mentre gli torceva il braccio. Corse alla porta vicino alla scrivania e si spinse lungo un corridoio con altrettante porte. Le aprì velocemente una alla volta. Al quarto tentativo si ritrovò davanti Sonny. Legato e imbavagliato ad una sedia. Un livido sul viso, la camicia strappata. Svariati graffi lungo le braccia. "Sonny!" esclamò andandogli incontro per liberarlo, ma fu presa con forza dagli uomini di Don Attilio. "Sonny" Sonny! No! Lasciatemi, lasciatemi!"urlava mentre la trascinavano lontano dal ragazzo. Sonny si dimenava sulla sedia, cercando di urlare, parlandole con gli occhi, ma Lidia non riuscì a liberarsi; ci vollero quattro uomini per tenerla ferma e riportarla nell'ufficio di Don Attilio. Fu legata alla sedia con delle corde e posizionata nuovamente davanti alla scrivania del padrino che la guardò intensamente. "Ancora una volta mi stupisci,ma ora devi calmarti. Parleremo tra poco..." e senza darle il tempo di capire che cosa stesse per succedere, fu colpita alla schiena con un taser. "Riposa Lidia, sarà una notte lunga". Don Attilio le accarezzò la testa, poi fece cenno a Billy e tutti uscirono dalla stanza.

CONTINUA...



New Wattys 2017 - MAFIA INSIDE - Lazzarina SohlOnde as histórias ganham vida. Descobre agora