Capitolo 44

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Capitolo 44

Damian's Pov

Non posso credere che stesse per succedere un'altra volta! Ma cosa mi prende?

Sento i passi di Aika dietro di me e non ho il coraggio di girarmi per guardarla in faccia. In quel bagno credevo che stessi per baciarla per quello che mi aveva detto, credevo che le sue parole mi avessero condizionato, che fosse stato la tensione del momento. Ma ora invece?

Quando noto che ci troviamo praticamente nei giardini dei campus mi fermo appoggiando la chitarra e la borsa per terra. Mi giro verso Aika e sembra voler evitare a tutti i costi il mio sguardo, finche' dopo un sospiro rumoroso gira il viso decisa verso di me.

Prende un pacchetto di sigarette da dietro i suoi jeans, l'accendino e poi aspira bruciando i suoi poveri polmoni.




"Devi stare zitto"

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"Devi stare zitto"

Eh?

Mi guardo attorno un po' confuso credendo che stia parlando con qualcun'altro ma nessuno e' vicino a noi. Lei continua a fumare tranquilla.

"Sto parlando con te" rotea gli occhi.

"Sei venuta a interrompere le mie prove per dirmi di stare zitto?" domando ancora piu' confuso.

"Riguardo a quello che e' successo non devi farne parola con nessuno"

"Che cosa?" praticamente urlo.

"Sssh!" mi tappa la bocca con la mano.

"Sei pazza" borbotto da sotto la sua mano.

"No Damian, non sto scherzando, non devi dire niente a nessuno"

"Ma cosa stai dicendo? Qualcuno ti ha aggredito! Dobbiamo andare alla polizia"

Aika sembra irrigidirsi nel sentire nominare la polizia, toglie la mano dalla mia bocca , fa un ultimo tiro e butta la sigaretta per terra.

"Niente polizia"

Aika e' completamente impazzita ne sono certo. Non puo' essere seria.

"Devi andare subito a sporgere denuncia, dire quello che ti e' successo e descrivere al meglio l'uomo che ti ha aggredita, per bene due volte! E che forse ha rotto la finestra di casa tua!"

"Damian non capisci che la polizia in questa situazione non serve a niente!"

"E cosa serve allora?" domando arrabbiato.

"Che tu stia zitto!"

"Dimmi solo perche' " mi avvicino e lei indietreggia di un passo "A casa mia sembravi almeno intenzionata a fare qualcosa"

Il rischio del segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora