Capitolo 15

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[JUNGKOOK POV]

Era passata una settimana da quando mi ero finalmente liberato da quella parte "cattiva" del mio carattere, eppure molti avvenimenti accaduti quel giorno continuavano ad avere le loro conseguenze ancora adesso.

Taehyung era svenuto tra le mie braccia e, dopo essermi lasciato prendere dal panico, lo avevo portato in casa sua, seguito da Jimin e Yoongi.

Per fortuna Yoongi aveva una vasta conoscienza per quanto riguardava la medicina in generale, quindi non era stato necessario andare in ospedale.

Yoongi si era curato di medicargli le ferite e fare in modo che non perdessero più sangue, invece io gli avevo pulito i punti maggiormente imbrattati da quel liquido rosso cremisi.

-Tenere Jimin lontano da lui si era rivelata una vera impresa, dato che, essendo un vampiro, era attratto dall'odore forte del sangue-.

C'era soltano un minuscolo, enorme problema: non si era ancora svegliato.

Ma non era in coma; noi licantropo riuscivamo a percepire se una persona era in uno stato di incoscienza totale, quindi in coma, e vicino a Taehyung tali sensazioni non si presentavano.

Forse doveva ancora recuperare le energie.

Entrai nella camera di Taehyung e mi diressi verso il letto, proprio dove quest'ultimo dormiva profondamente.

Ogni tanto rilasciava qualche sospiro più pesante degli altri, ma la sua presenza in generale era fin troppo silenziosa per i miei gusti.

"Tae..."

Passai le dita sulla sua guancia, soffermandomi sulla loro morbidezza.

Avrei tanto voluto rivedere il colore castano dei suoi occhi, immergermi in essi e contemplare quell'oceano di stelle, senza stancarmi mai.

Era passata soltanto una settimana, eppure mi sembravano secoli che attendevo il risveglio di Taehyung.

"Il mio Tae"

Quei flebili sussurri erano udibili soltanto da me, ma nonostante questo mi imponevo di parlare, come se mi desse la speranza che Taehyung, anche se stava dormendo, potesse rispondermi.

Chiusi gli occhi per qualche istante e sospirai, strofinando le palpebre con le dita; ultimamente non avevo dormito tanto, ma non mi importava.

Mi soffermai nei suoi capelli castani e tirai lievemente una ciocca, delineandone le minime caratteristiche.

In quel momento, pensando a tutto ciò che era inerente alla situazione, mi accorsi di essermi appena dimenticato di una cosa: mi alzai di corsa, mugugnando per i muscoli doloranti, dato che ero rimasto seduto per troppo tempo, e mi diressi rapidamente verso il salotto.

Presi una piccola borsa sul tavolo e andai nuovamente nella camera, sorridendo involontariamente quando lo sguardo si soffermò sul sacchetto color pistacchio.

Ogni giorno andavo a prendere un regalo per Taehyung, così, nel momento in cui si sarebbe svegliato, si sarebbe trovato un bellissima sorpresa.

Gli avevo preso una giacca di pelle nera, una di quei capi alla moda che risaltavano sempre i tratti fisici di chi le indossava.

-Ma perchè ci stava impiegando così tanto tempo a svegliarsi?-

Negli attimi a seguire avvertii delle lacrime calde scendere dagli occhi, colare lungo le guance per poi insinuarsi nelle labbra, rivelando il loro gusto amaro.

Sapevo perfettamente che prima o poi avrebbe aperto gli occhi, mi avrebbe guardato nelle iridi, accennando uno dei suoi sorrisi, e avrebbe sussurrato dolcemente il mio nome.

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