«Cosa guardi?» Nell'attimo in cui Mathias segue la traiettoria del mio sguardo, Alberto poggia il piede sul pedale dell'acceleratore e scompare.

Mentigli. Dovrai parlare con Alberto. È cosi che ci si comporta. Mi ordina la mia coscienza, ma io mi ribello. 

«Era Alberto, però non arrabbiarti.» Mi premuro aggrottando la fronte, ma stranamente Mathias non sembra essere preoccupato.

«Perché non ti arrabbi?» Gli domando esterrefatta. 

«Perché tu sei di mia proprietà.» Rimango inebetita dalla sua risposta mentre lui ha un'aria soddisfatta.

Le sue iridi brillano ed entrambe le mani sono poggiate sul volante.

Vorrei urlargli in faccia che la sua arroganza ha superato i limiti dell'immaginazione, ma la sue parole mi riempiono il cuore di emozioni.

Per un attimo mi convinco che anche lui sia innamorato di me e immagino la nostra vita insieme; finisco per domandarmi se tutto questo che sto vivendo è reale, se la parole di Mathias sono dettate dal suo cuore oppure dalla suo narcisismo. 

Ma lui, in risposta, sfreccia a piena velocità facendomi emettere un urlo simile al verso di una papera strozzata. È reale, e come ha detto Serena, è un vero cavaliere oscuro.

***

Durante il tragitto ho tentato di avvisare la mamma; ricordo che stamattina mi ha domandato se fossi andata al funerale della nonna. Sono le 13:30 e tra pochi minuti inizierà la cerimonia, ma io ho già preso la mia decisione: ho deciso di ricordare la nonna com'è sempre stata. 

Mathias parcheggia l'auto nel vialetto sterrato e io, con un'espressione smorta, scendo dall'auto.

Un urgano di ricordi collegati alla nonna mi prendono di mira facendo cambiare il mio stato d'animo in un secondo.

Dentro di me la felicità, capitanata da Mathias, è in perenne lotta con la malinconia, capitanata dalla perdita della nonna. 

«Ti manca il tuo fidanzato?» Domanda lui mentre ci rechiamo verso la porta d'ingresso. 

«C'è la mamma di Raoul in casa?» Tergiverso il discorso momentaneamente.

Mathias scuote la testa e io ributto la testa fra le spalle sistemandomi una ciocca di capelli crespi. 

«Stavo pensando alla nonna. Oggi c'è il suo funerale.» I suoi occhi sono posati su di me. 

«Vuoi che ti accompagni?» Domanda ambiando tono di voce: ora è serio. 

«No! Ho deciso che non ci andrò. Preferisco riviverla nei miei ricordi.» I sassolini si accozzano contro le suole delle mie sneakers.

«È una decisione piuttosto difficile.» Mathias si pianta davanti a me.  I raggi solari gli bagnano il viso rendendo i suoi occhi meno oscuri, quasi dolci. «Se hai preso questa decisione non potrai più ritornare indietro.» Mi dice come se lui avesse esperienza nel settore LUTTO. 

«Lo so.» È la prima volta che ci troviamo ad affrontare un discorso serio ed anche la prima volta che colgo l'interesse di Mathias in un argomento che non riguarda il sesso.

La mia voce non è tremolante e anche questo è un dato rilevante.

«Ragazzi vi stavo aspettando. Ho cucinato un bel pranzetto.»  Raoul radiante compare dalla soglia con indosso un camice da cucina a rombi e insudiciato di salsa. «Sì, sì. La salsa è schizzata ovunque, ma la mamma è andata via e io non sapevo cosa inventarmi se non la salsa.» Raoul mi strappa un sorriso creando il pretesto per sfuggire allo sguardo penetrante di Mathias.

Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]Where stories live. Discover now