capitolo 5

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«Cris... Cris... ti prego Cris non farmi questi scherzi. Cris apri gli occhi» sento la voce di Cameron e la sua presa sul mio corpo. Cerco di dire qualcosa per traquillizzarlo ma l'unica cosa che esce fuori è una specie di rantolo. Basta comunque a fargli capire che sono sveglia, infatti smette di scuotermi e mi avvicina a se per poi abbracciarmi. «Ti sei svegliata. Mi hai spaventato da morire piccola» dice tutto d'un fiato con un enorme sorriso che gli illumina il volto. «Chi è stato a ridurti così... se non riesci a parlare dimmelo con il pensiero» dice preoccupato. I suoi muscoli sono tesi, forse l'ha già capito. «D... Dark». «Lo sapevo! Che cosa vuo...» sentiamo un rumore molto forte provenire dal piano inferiore e urla e ringhi da parte delle persone. Mi stacco da Cameron e cerco di riprendermi. Con i poteri di Light sono in grado di guarire più velocemente. Ma non stai davvero male. È un problema causato dalla mente, basterà che ti concentri. Faccio come mi dice il mio spirito e mi concentro. Sento che lentamente le forze stanno tornando. «Andiamo a vedere» dico decisa, «Ho un brutto presentimento». Corriamo giù e la prima cosa che sento è l'odore di sangue. Cerco di seguire la traccia ma non viene da un solo punto, è dappertutto. No, non è vero. Qualcuno ha messo più traccie, ma se c'è un corpo è lì che dobbiamo andare. Faccio diventare gli occhi rossi così da percepire solo le aure. Ne vedo molte. Ci sono tantissime aure gialle, alcune aure rosse... un'aura verde, Marika. Corro dalla mia migliore amica sperando che lei abbia visto ciò che è successo. «Marika cosa sta succedendo? Perché sento tutto questo sangue?» «Qualcuno ha attaccato uno dei capi, ha una pallottola di decantris infilata nel petto, ma è troppo in profondità, non riescono ad estrarla. Ci sono dei dottori con lui, sono lì» mi indica il punto dietro le colonne dove si trovano alcune poltroncine. Raggiungo i dottori e vedo il corpo dell'uomo. Non è più un ragazzo ma è molto possente, trasmette potere anche in queste condizioni. È un alpha molto forte. Il suo viso però tradisce la sua forza, è contorto dal dolore. Osservo la ferita che si trova ci più o meno all'altezza del fegato si sta rimarginando. I dottori quindi lo incidono con un coltellino così da non permettere alla ferita di chiudersi. È un coltello d'argento. L'uomo urla dopo il nuovo taglio. Forse ho un'idea. «Se rimuovessi il proiettile senza che lui sentisse dolore danneggerei comunque qualche organo?» chiedo al dottore più vicino. «Probabilmente si, ma guarirebbe. Come ha intenzione di rimuoverlo. Non esistono poteri come questo che mi descrive» «Esiste, solo che non è un potere come gli altri» rispondo preoccupata. Non so se Dark mi attaccherà di nuovo, potrebbe farlo. <Marika corri qui... e chiama anche Cam> ordino alla mia migliore amica. Mi avvicino all'uomo che mi guarda preoccupato. Sei sicura? Se non lo aiutiamo la pallottola lo ucciderà, è decantris. Subito Cameron e Marika arrivano e mi chiedono cos'ho in mente. Non uso parole, mi basta guardarli per far si che loro capiscano. «No» dice Cameron guardandomi teso, sembra quasi arrabbiato. «È l'unico modo, non vedi che sta morendo?» dico indicando l'uomo. Sento dei ringhi in mia risposta, probabilmente dai suoi beta ma mi basta uno sguardo per farli tacere. «È la terza volta oggi, anche tu potresti morirne» lo sostiene Marika. «Per questo vi ho chiamato. Mi servite come ancora» dico senza guardarli negli occhi. «Va bene. Però se senti che sta arrivando torna te stessa» «Di cosa sta parlando Tomson?» interviene un dottore. «Non si preoccupi, ci pensiamo noi. Allontanatevi per favore - fanno qualche passo indietro - intendo che dovete andare via da qui, è pericoloso» alla parola pericoloso i dottori e la gente intorno a me si fermano e ci guardano dubbiosi. «Non è nulla di grave ragazzi tranquilli, non farà del male al vostro alpha» comunica Cameron così da calmare i quattro lupi ancora troppo vicini a noi. «Andate. Io resto con l'alpha, sono il suo vice» dice un ragazzo di circa venticinque anni. Ha la carnagione scura e i capelli molti ricci e marroni, tagliati corti. Ha un'espressione da duro ma si nota la sua preoccupazione. «Va bene puoi restare. Ma non ritenermi responsabile di quello che potrebbe succederti» «Sono molto più forte di quello che credi» «Anche io» dico facendo cambiare il colore dei miei occhi da rosso a celeste. Il ragazzo barcolla ma poi torna stabile e mi guarda stupito. «Sei la Celestial Wolf...» sussurra più a se stesso che a me. Ma essendo tutti licantropi ognuno dei presenti ha sentito quello che ha detto. Comincio a sentire bisbigli vari e non tutti sono amichevoli. Mi giro verso di loro, «So che molti di voi non si fidano di me, ma se volete che salvi quest'uomo ho bisogno di concentrazione e quindi di silenzio» dico utilizzando un po' il tono da alpha. Subito i beta obbediscono mentre gli alpha seguono semplicemente il mio consiglio. Bene... comincio ad attirare a me tutta l'energia negativa che si trova intorno a noi. Non credo verrà, infondo sto usando un potere banale però non si è mai troppo sicuri. Sento un leggero venticello dietro alla testa segno che i miei capelli stanno cambiando colore. Cameron mi tocca la spalla e sento una piccola scarica elettrica percorrermi tutto il corpo. Marika nel frattempo mi tiene la mano destra. Sentendo che sono qui con me comincio a immaginare il proiettile. Non vorrei confondere le varie parti del corpo umano e rischiare di ferirlo quindi mi limito ad immaginare solo l'oggetto. Sento una fitta alla tempia ma non è a causa Dark. Ora immagino semplicemente l'oggetto sulla mia mano e l'oggetto come sempre compare facendomi sentire il suo peso. Sento l'argento mischiato alla decantris bruciarmi leggermente la mano ma non avverto il dolore, in questa forma non avverto niente. Quindi creo una sfera di energia e distruggo il proiettile creando scintille intorno a noi. «Ora torna la mia Cris» mi sussurra Cameron all'orecchio. Non provo niente sentendo la sua voce ma faccio come mi dice e torno me stessa. Ho un mancamento ma subito mi riprendo. Per oggi basta poteri. Mi siedo per terra e guardo l'uomo la cui ferita si sta già rimarginando. «Grazie Celestial Wolf» dice l'uomo stringendo i denti, molto probabilmente il suo organismo ha già assorbito una parte dell'energia della decantris. «Non c'è di che, hai visto chi è stato a colpirti?» chiedo anche se ne dubito. «È stato il tuo beta» dice l'alpha. Carter? Non può essere stato lui, è impossibile. <Carter dove sei?> chiedo con la voce tremante al mio beta. Non ricevo alcuna risposta. «È la sua terza luna, ma non farebbe mai nulla del genere» dico sicura. Carter è un ragazzo dolce e non farebbe mai del male a nessuno. «È più difficile per quelli che non sono nati con il nostro gene gestire la luna piena, soprattutto dopo aver subito un trauma come l'aver partecipato ad una guerra come quella che è avvenuta tra i due branchi di Flowerew Town. La forte energia negativa sprigionata da te ed Arthur l'abbiamo avvertita tutti e non è stata affatto una bella sensazione, da vicino deve essere stato terribile» interviene un'alpha anziano. Non ne avevo la minima idea... <Perchè non me l'avete detto?> chiedo all'intero branco che nel frattempo ci ha raggiunti. Non ottengo nuovamente nessuna risposta. Sento un familiare formicolio alle mani, segno che mi sto innervosendo. <CARTER DOVE SEI?> chiedo con il tono da alpha. <Cr... Crystal sono nel bosco, ma non ricordo come ci sono finito> mi risponde spaventato. «Mi prendo tutta la responsabilità di ciò che ti è accaduto e ti chiedo fin da subito scusa per il dolore che stai provando, ma adesso devo andare dal mio beta, devo assicurarmi che stia bene» le mie parole sono frettolose e mentre finisco il discorso sono già alla porta.
«Carter! Carter dove sei?» urlo cercando di farmi sentire dal mio beta, ha i sensi più sviluppati rispetto a noi, sono certa che ha udito la mia voce, ma io forse sono troppo lontana per sentirlo a mia volta. Mi concentro su tutti i rumori e gli odori che mi circondano nella speranza di percepire Carter. Cammino nel bosco mentre il sole ormai sta tramontando proiettando per terra le ombre degli alberi ormai privi di foglie. Se non faccio in fretta la luna sorgerà e Carter rischia di causare qualche incidente. Accelero il passo finché non avverto una traccia. Decido di seguirla e finalmente lo trovo. Mi avvicino a lui e vedo che sta tremando, sembra abbia la febbre. Odora di paura. «Ehi Carter sono Cris, che ti succede?» chiedo poggiandogli una mano sulla spalla. «Crystal sei tu. Non so cosa mi sia successo. Stavo usando i miei poteri ma poi credo di aver perso il controllo a causa dell'aura della luna, anche se non è ancora sorta la percepisco chiaramente. Non so perchè ho attaccato quell'alpha, mi ricordo solo che ero molto arrabbiato. Come faccio ora? Devo farmi assolutamente perdonare da lui. Andrò a parlargli e se vorrà punirmi lo accetterò» dice serio alzandosi. Da preoccupato il suo tono si è calmato d'un tratto senza che io gli dicessi nulla. «Sei sicuro di stare meglio? Pochi secondi fa stavi tremando». Si gira verso la sede del CLNA e per un secondo avverto una strana sensazione. Non sei ancora del tutto immune alla luna piena. È normale che ti senta un po' turbata. Hai ragione. «Sto benissimo» dice Carter. Lo avvicino subito e percorro accanto a lui la strada di ritorno. La strana sensazione è passata e ora stiamo parlando dei frammenti di storia che conosciamo sui licantropi. Arriviamo davanti all'edificio e subito ci dirigiamo verso la stanza dell'alpha ferito. Busso alla porta e sento dei rumori provenire dall'interno seguiti da una parola «Avanti». Entriamo nella stanza singola identica a tutte le altre e aspettiamo di veder comparire l'uomo che è in bagno. Sopra il suo letto ci sono dei vestiti, forse si sta facendo una doccia. «Se disturbiamo torniamo domani, vorrai riposarti dopo quello che è successo» dico senza preoccuparmi di alzare la voce. «Non disturbate. Sedetevi, arrivo subito» risponde con tono rilassato. Facciamo come ci dice, mi siedo su una delle due sedie di fronte al letto e così fa anche Carter. In pochi minuti l'uomo torna, prende i suoi vestiti e ricompare pronto sempre dopo pochi minuti. «Posso conoscere il motivo per il quale siete qui? Penso di aver visto questo licantropo troppe volte oggi» dice riferendosi a Carter. <Non innervosirti> dico toccandogli la mano <Ci sono io con te>. «Sono venuto per chiederti scusa. Non ho la minima idea di cosa sia successo, credo di aver perso il controllo a causa della luna piena. Però ciò non giustifica il mio attaccarti...» «Chi ti ha autorizzato a darmi del 'tu'? Sono un'alpha portami rispetto» lo interrompe dimostrando che non gli importa delle scuse di Carter. «Mi scusi, mi dispiace di averla attaccata quest'oggi, non ero in me. Però sono disposto a pagarne le conseguenze» risponde il mio beta guardandolo dritto negli occhi. Lo sta sfidando? Ci sarà un motivo per il quale è il mio beta. «Non sono un uomo violento fortunatamente per te. Però tengo molto all'onore e tu oggi mi hai messo in ridicolo davanti a tutti gli altri alpha, quindi se vuoi il mio perdono dovrai restare tutta la notte sotto l'influsso della luna piena e se cercherai di trasformarti verrai colpito ogni volta con un proiettile come quello che hai usato contro di me. Mi sembra un metodo educativo, non credi anche tu Crystal?» risponde sorridendomi sfacciatamente. Ora gli spacco la faccia a questo cane. «Carter non farà nulla del genere, ho detto che mi sarei presa io la responsabilità della sua azione. E comunque, chi ti ha autorizzato a darmi del 'tu'?» chiedo con disprezzo. Se avessi saputo che era così l'avrei lasciato con il proiettile nel petto. «Siamo due alpha non c'è nessun etichetta che mi obblighi moralmente a darti del 'tu' e comunque io sono un alpha da più tempo di te ragazzina» dice con arroganza. «Ma io non sono una semplice alpha» dico facendo diventare gli occhi celesti. Carter sorride e alzando il pollice in segno di 'ok' dice: «Cris non è necessario. Prima o poi avrei comunque dovuto imparare a trattenermi nei giorni di luna piena».

Crystal daughter of the moon -Le due facce della luna- [SOSPESA]Where stories live. Discover now