capitolo 4

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«Buongiorno signorina Mason, signor Tomson, ragazzi. Sono sicuro che avrà diverse domande ma credo che a quelle potrà rispondere il suo mate. Vi accompagno alla sala riunioni» dice il preside della Flowerew Town High School. Cominciamo a camminare verso il grande edificio che si vede in lontananza. Hanno un aereo privato ma poi dobbiamo andare a piedi? A quanto pare si. Mentre il preside cammina io rallento il passo così da ritrovarmi accanto a Cameron. «Avanti racconta» gli chiedo senza guardarlo negli occhi. «Come penso saprai il nome della nostra città Flowerew Town, è in realtà Werewolf Town, cioè città dei licantropi. Questo nome così bizzarro è stato dato perché i fondatori erano antenati della mia, della tua, e della famiglia di alcuni dei ragazzi. Questa città è nata come punto di ritrovo per noi licantropi, per permetterci di vivere tranquillamente senza doverci nascondere. A quei tempi quelli come noi erano molti di più e usavano questa città come rifugio. Con il tempo però la città venne scoperta e lentamente diverse famiglie di umani si trasferirono qui. Questo costrinse i fondatori della città a cambiare il nome ma attraverso i suoi occhi un alpha può leggere che la scritta è al contrario e che in realtà il vero nome è quello che ti ho detto» «Non c'è bisogno degli occhi da alpha, è semplicemente la parola 'werewolf' scritta al contrario. Non se né mai accorto nessuno?» «Effettivamente anche senza vista uno potrebbe notarlo ma no, grazie ad un incantesimo agli umani non è possibile leggere la parola al contrario. Comunque alla fine i licantropi decisero di allontanarsi dalla città, ormai pericolosa, e stabilire i loro branchi nel bosco adiacente ad esso. Hai delle domande?» ripenso velocemente a tutto quello che mi ha detto. «Si, una. Com'è possibile che il preside conosca tutta questa storia? È un umano, non ha aura» chiedo sicura di quello che ho detto. «Il preside Klein è discendente della prima famiglia umana trasferitesi in città e i fondatori decisero di fare un accordo con lui. La famiglia Klein avrebbe protetto il loro segreto dalle altre famiglie che sicuramente sarebbero arrivate e loro in cambio promisero protezione alla città e ai suoi membri» «Capito. Ecco perchè non ci ha mai fatto problemi anche se siamo mancati molti giorni da scuola» «Non pensare di poter saltare tutte le lezioni che vuoi. Lui sapeva che eri stata rapita» dice scherzoso. «Peccato».
Arriviamo di fronte all'enorme edificio bianco e, visto da quaggiù, sembra ancora più grande. Seguiamo il preside che ci conduce alle nostre stanze e ci indica dove, tra trenta minuti, si terrà la riunione. Quanti lupi ci saranno qui dentro? Ne percepisco molti. Gli alpha però mi sembrano circa quindici. Potrei chiedere conferma a Carter. Lo raggiungo nella sua stanza e dopo essere entrata ripeto a lui la stessa domanda. Lo guardo mentre gli si illuminano gli occhi di un intenso colore oro e intorno a lui la sua aura cresce. Sento un brivido lungo la schiena, ho un brutto presentimento. Lo lascio comunque fare e mentre è in trance pronuncia un'unica parola, «Ventidue». Ci sono ventidue alpha quindi. Te ne sono scappati sette... ce ne sono scappati sette. È la stessa cosa. «Grazie mille Carter» lo abbraccio e lui torna normale, «Va tutto bene?» gli chiedo sentendo che la sua pelle è molto calda. «Certo Cris tutto apposto» mi siedo per terra di fronte a lui che è invece sul letto a due piazze. La stanza è molto bella, c'è un enorme televisore al plasma, un armadio molto grande, una vasca idromassaggio nel bagno e un calendario lunare disegnato sul muro dietro il letto. Giusto, stanotte ci sarà la luna piena. «Tu non la senti vero?» chiede Carter con tono stanco. «Certo che la sento. Anche il lupo più forte del mondo la sentirebbe» «Da quel che si dice per ora quel lupo sei tu» sorride leggermente per poi buttarsi all'indietro sul letto. «Non è questo il punto. Tutti noi percepiamo la luna piena, tutti noi stanotte ci sentiremo diversi, più pericolosi, più rabbiosi. Solo che dopo un po' ci fai l'abitudine. Molti esseri umani pensano che questa è una maledizione - faccio illuminare gli occhi - ma noi sappiamo che non è così. Questo è un dono che però ha un prezzo. Non devi preoccuparti, non farai del male a nessuno stanotte. È la tua seconda luna piena vero?» «Si. Invece è la tua quarta no? Come puoi esserti già abituata?» «Per noi ragazze è più facile perché è da quando abbiamo dodici anni che siamo abituate a reprimere gli istinti omicidi che ci vengono una volta al mese» rispondo sorridendo. «Quindi la soluzione è che mi venga il ciclo?» chiede schifato. «No idiota. Comunque la riunione è tra venti minuti andiamo a farci un giro, ti faccio scaricare un po' di tensione».
Corriamo in forma animale verso la sede del CLNA. <Bene, ora torniamo umani. Come ti senti?> <Stanco. Corri troppo veloce> <Bene, è quello che volevo>. Torniamo umani e ci avviamo verso l'ingresso. Davanti al portone troviamo una ragazza di più o meno diciott'anni che con appoggiata al muro sembra essere una buttafuori. «Cosa volete? Questo non è un posto per ragazzini» chiede la ragazza con tono arrogante. «Proprio per questo motivo stiamo entrando» risponde Carter al posto mio. Ricominciamo a camminare ma lei si posiziona davanti alla porta facendo illuminare gli occhi color oro. «Questo non è un posto per esseri umani, scappate se volete salvarvi» dice ringhiando. A questo punto Carter scoppia a ridere e in corrispondenza io faccio illuminare i miei occhi. «Tu... tu sei... la... tu sei la... Celestial Wolf» dice ora spaventata. Si inchina subito davanti a me come segno di rispetto. <Aspetta... mi stai dicendo che sei una persona importante?> mi chiede Carter credendosi divertente. <A quanto pare più di quel che pensavo> rispondo confusa. <Mi fai un autografo?> <Ahahah finiscila>. Guardo la ragazza che ancora non si è rialzata. «Non c'è bisogno che ti inchini, non sono la regina d'Inghilterra. Però te ne sarei grata se ci lasciassi passare» dico alla ragazza che con quell'aria spaventata sembra più piccola di me. Si alza in piedi e ci lascia passare mettendosi di lato. Entriamo dentro l'edificio che finalmente si è animato, in giro per i corridoi ci sono tantissimi licantropi. Ce ne sono alcuni seduti sulle scale e altri appoggiati ai muri o semplicemente in mezzo al corridoio. Sono tutti vestiti in modo elegante... «Qualcosa mi dice che non puoi presentarti con jeans e maglietta» mi sussurra il mio beta. «E da quando sei diventato Marika?» «Spiritosa Cris. Comunque vado a cambiarmi anche io. Ci vediamo davanti alla tua stanza?» «Va bene» rispondo esasperata al pensiero di dover indossare un vestito. Ma se ne hai portati due stupendi. Speriamo vadano bene. <Ragazzi ci vediamo tra cinque minuti davanti alla mia stanza. Vestitevi eleganti> comunico al branco intero. Carter si allontana e quindi anche io mi dirigo nella mia stanza che divido con Marika. Percorro il corridoio quando all'improvviso il fiato comincia a mancarmi e il mio corpo non risponde più ai miei ordini. Cado a terra mente tutto comincia a oscurarsi. <Aiuto Cam>.
È tutto nero. Non c'è una luce ne qualcosa che mi possa far capire dove mi trovo. «C'è qualcuno?» urlo. O forse penso di urlare, infatti non riesco a sentire il suono della mia voce. Qualcuno mi tocca da dietro e subito mi giro in allerta. Mi ritrovo davanti un ragazzo dai capelli e gli occhi neri con la pelle molto chiara. Non saprei dargli un'età; a primo impatto direi vent'anni ma se lo guardo di nuovo sembra un ragazzino e se lo guardo un'altra volta un uomo adulto. «Sei Dark» pronuncio il suo nome sentendolo bruciare sulla lingua, come se avessi detto una parola che non può essere detta. Il ragazzo fa un inchino elegante e poi mi prende la mano per baciarmela. È molto attraente. «Sono felice di fare la tua conoscenza Crystal. Ti va di fare un giro?» non aspetta la mia risposta e comincia a camminare mentre ad ogni passo che fa il mondo prende colore e forma. Ci troviamo in un bosco, è notte. Lo seguo. «Come ti trovi con i nuovi poteri?» «Più forte. Percepisco molte cose che prima neanche avvertivo» «Beh, però devi ammettere che i poteri della mia sorellina non sono paragonabili ai miei. La conosco sai? Intendo quella sensazione di potere che si prova guardo ci si rende conto di essere in grado di fare qualsiasi cosa. È come una droga, non puoi farne a meno. Il potere ci fa sentire vivi, ci fa sentire felici, energici» la sua voce è molto profonda e i suoi modi molto eleganti, capaci di farti credere che tutto quello che dice è vero, ma non è così. «Perchè non mi lasci usare i tuoi poteri allora? Perchè prendi possesso del mio corpo e mi fai fare cose che non farei mai?!» chiedo con tono nervoso. Non m'interessa se è un dio o qualsiasi cosa lui sia, non può usarmi in questo modo. «Ed è qui che ti sbagli. Davvero non desideravi attaccare Melody? Che dopo anni di amicizia ha tentato di ucciderti. O davvero non volevi uccidere Dylan? Colui che ha quasi ucciso tuo fratello. Io ti ho semplicemente dato il potere di fare ciò che davvero desideravi, vendetta. Ci sarà una guerra» resto immobile pensando alle sue parole finché non sento le ultime quattro. «Che vuoi dire? Perchè dovrebbe esserci una guerra?» «Una guerra tra me e mia sorella. È più di duemila anni che esistiamo e da più di mille che premeditiamo questa guerra. Avverrà tra un anno e ti chiedo di scegliere da che parte stare. La mia, o la sua» dice fissandomi con quei due pozzi neri. La notizia della prossima guerra mi fa crollare nuovamente, non posso sopportarne un'altra. «Perchè dovrei essere dalla parte del cattivo?» «Non ti confondere, io e Light non siamo il male e il bene. Io e lei siamo le tenebre e la luce. So che hai da poco perso tuo zio, ma ti prometto che se sarai dalla mia parte non soffrirai più. I miei poteri si equivalgono a quelli di Light, ma io e te insieme potremmo batterla senza problemi» «E perchè volete battervi?» «Non possono esistere per sempre due guardiani della Luna. Nostra madre non ha avuto il coraggio di decidere uno dei due quindi saremo noi a stabilirlo. Lei vorrebbe un mondo di assoluta pace e per farlo ha intenzione di eliminare l'oscurità che ognuno di voi ha dentro di se. Ma quella non è pace, quella è solo una pace apparente, infatti sareste tutti come dei burattini che aspettano i suoi ordini. Io invece desidero un molto dove il potere di ogni singolo individuo venga esaltato, dove i più forti decidono e più deboli si adeguano o s'impegnano per diventare loro stessi i più forti. Un mondo senza regole noiose ma solo divertimento» un mondo senza regole? La razza umana si estinguerebbe dopo al massimo cinque anni e poi noi ci faremmo tutti fuori a vicenda. «Non posso stare dalla tua parte» «Ti darò del tempo per pensare, ma sappi che chi è contro di me non sopravvive a lungo. O viene ucciso o decide di farla finita. Solo il destino potrà dirci cosa sceglierai. Ci rivedremo Celestial Wolf» dice camminando indietro fino a sparire lasciandomi nel buio più assoluto.

Crystal daughter of the moon -Le due facce della luna- [SOSPESA]Where stories live. Discover now