La suora si siede dietro un tavolo in legno scuro e consumato, e ci indica le due sedie di velluto davanti a sé.

Timorosa che il velluto nasconda qualche topo, mi siedo cauta. Vedo Chris fare lo stesso.

Osservo la suora, che ci studia attentamente.

Chris avvicina la sedia alla mia e posa la mano sulla mia coscia, con il palmo rivolto verso l'alto.

Sovrappongo la mia e lui la stringe appena.

La suora tira fuori un vecchio libro dal cassetto del tavolo.

È visibilmente mal conservato.

Sfoglia le pagine ingiallite, sulle quali sono dipinte figure dai colori più o meno sbiaditi, e ferma circa a metà.

Rivolge il libro verso di noi e inizia a parlare.

   Tanto tempo fa, quando principesse e cavalieri abitavano il nostro mondo, nacque la leggenda di Rosalinda e Ferseo, i due amanti dal cuore d'oro.

Il padre di Rosalinda, il re, voleva concedere la mano di sua figlia all'uomo più valoroso e virtuoso di tutto il mondo allora conosciuto, il giovane cavaliere Cleovante. Egli era quanto tutte le fanciulle desideravano per sé: bello come il sole, coraggioso come un leone, astuto come una volpe, gentile come il più delicato dei fiori.

Ma la bella principessa Rosalinda era innamorata di un comune cavaliere giunto misteriosamente da un paese lontano per servire il regno.

Il cavaliere si accorse che la sua dama era infelice, costretta da suo padre il re ad accettare di sposare Cleovante, e progettò la fuga.

La notte prima del matrimonio, perciò, i due salirono su una misteriosa carrozza senza far rumore e viaggiarono fino all'alba.

Giunsero al regno della regina Florodea, una bellissima donna che amava indossare tutti i gioielli che i suoi sudditi creavano per lei.

La regina fece accomodare gli ospiti alla sua corte e durante il banchetto di benvenuto, mandò due guardie a perquisire i loro averi.

Quello che le fu riportato la lasciò estasiata: il giovane cavaliere nascondeva una pietra nera a forma di cuore, così luccicante e finemente lavorata che la regina la volle per sé.

Prima di ritirarsi a letto, perciò, il cavaliere fu chiamato nelle sue stanze.

- Cosa posso fare per voi, Vostra Grazia? - domandò egli galante.

Lei gli sorrise e iniziò a girare per la stanza.

- Vi trovate bene qui, a corte? - domandò a sua volta.

- Certamente, Vostra Grazia non potrebbe essere più generosa. - rispose egli accorato.

La regina si fermò davanti allo specchio e lisciò i suoi lunghi e lucenti capelli neri.

La pietra sarebbe stata un ornamento incantevole sul suo collo, perfettamente abbinato ai capelli.

- Ecco, mio cavaliere, dovete sapere che io gradisco particolarmente le pietre preziose, quelle che luccicano. I miei sudditi mi portano gioielli meravigliosi tutti i giorni. - raccontò la regina.

- Purtroppo io non ho gioielli da regalarvi, Vostra Grazia. - rispose il cavaliere, sinceramente dispiaciuto.

- Ne siete sicuro?

Il cavaliere non mutò espressione.

- Sapete cosa si dice da queste parti? - domandò ancora la regina.

Egli scosse la testa.

- Tre cose non possono essere tenute a lungo nascoste: il sole, la luna e la verità.

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PEOPLE STO SCLERANDO.

Ho letto Admiral Military Academy e giuro che è stato lo sclero più assoluto. La droga. Vi consiglio di leggerla, ma non ora! Aspettate che sia completata, ne vale la pena. E poi ditemi cosa ne pensate 😊

Ora è meglio che io vada a studiare 😂😂

Love you 🍭

P.S. Faccio sempre più schifo a trovare le foto.

ConfidentWhere stories live. Discover now