27 - Cheerful

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Christopher raggiunge me e Nicole proprio mentre usciamo dal secondo negozio in cui si siamo fermate a fare shopping.

Lei non ha intenzione di fare regali per i miei amici e sinceramente non so se ne farà uno a me.

A Christopher ha comprato l'ultimo album dei Green Day e deduco che sia una delle sue band preferite.

- Allora ragazze, come va? - chiede Christopher.

Entrambe alziamo le spalle e ci scambiamo un'occhiata, poi tratteniamo un sorrisetto.

Devo dire che non è stato così male, con il tempo Nicole potrebbe rivelarsi una persona addirittura piacevole.

- Io vado a sbrigare una commissione, ci vediamo dopo? - dice Nicole a Chris.

Lui annuisce e mi prende per mano.

La salutiamo e ci incamminiamo verso il bar che vende anche tranci di pizza e dolcetti vari.

- Allora, cosa mi hai comprato di bello? - gli chiedo, una volta seduti.

Lui appoggia gli avambracci al tavolino e si sporge verso di me.

- E chi ti dice che io ti abbia fatto un regalo? - sussurra, malizioso.

- Stronzo, rimedia subito. - gli tiro uno schiaffetto leggero sulla guancia, ridendo.

Mi guarda stupito ma sorridente.

- Non te l'aspettavi, eh? - dico vittoriosa.

- E tu, cosa mi hai comprato? - indaga, concentrandosi con i suoi adorabili occhi azzurri su di me.

- E chi ti dice che io ti abbia fatto un regalo? - rigiro la domanda.

- Se non me l'avessi fatto, non avresti chiesto cosa ti ho fatto io. - ragiona.

- Hai detto "ho fatto"... Vuol dire che l'hai fatto! Beccato! - esclamo.

- E avevi dubbi? Che fidanzato sarei se non ti facessi neanche un regalo di Natale? - scoppia a ridere.

Sorrido, con i denti che incastrano il labbro inferiore.

La ragazza che stava dietro al bancone viene verso di noi e ci chiede cosa vogliamo ordinare.

Christopher mi guarda, per dirmi di parlare per prima.

- Cappuccino e... quella ciambella lì al cioccolato. - indico la teca di vetro.

Annota e si rivolge a Christopher.

Dalla radio del centro commerciale parte una canzone di Ed Sheeran.

Come si chiamava...

Dannazione.

People fall in love in misterious ways
Maybe it's all part of a plan

Ah, era Thinking Out Loud!

Che meraviglia. La voce di Ed è perfetta.

Sento una ciocca di capelli tirare e scatto a guardare Christopher. La sta arricciando intorno alle dita.

- Ti piace Ed Sheeran? - domanda piano.

Annuisco, con un lieve sorriso.

- Anche a Nicole.

- Qual'è la sua canzone preferita?

- Di Ed?

- Mmh-mmh.

- Quella che fa "the way our horizons meet". Non ricordo il titolo... qualcosa con stars. - mormora.

- All Of The Stars! Bellissima. - sorrido.

Non avrei mai detto che una come Nicole fosse fan di Ed Sheeran, ma ripensandoci non è poi così strano.

La sua musica è molto dolce e profonda, arriva dritta al cuore. È facile innamorarsene.

- Quand'è il tuo compleanno? - chiede Christopher, sempre giocando con i miei capelli.

- Ventinove febbraio negli anni bisestili, primo marzo in tutti gli altri.

- Davvero sei nata il ventinove febbraio? Ma quanta fortuna hai? - ride.

Stringo gli occhi a fessura.

- E tu quando sei nato, figone?

- Trentuno dicembre. Pensavo mi chiamassi "amore" o "tesorino". - continua a ridere.

- Hai poco da ridere, sei più piccolo di me.

- No, sono più grande di te di due mesi. Però ho perso un anno per una questione di famiglia. - confessa.

In questo momento mi ricordo che non mi aveva detto dei suoi.

- Come mai non mi hai detto dei tuoi? Devo sapere che argomenti evitare con tuo padre, in caso dovessi parlargli.

Cerco di essere gentile, pur essendo al tempo stesso avida di informazioni.

Christopher non sembra contento della domanda, ma non posso tirarmi indietro. E poi sono veramente curiosa.

- In verità - abbassa la voce - mia madre non c'è più, ma non mi andava che tutti si impicciassero. Non mi fido.

Non lo biasimo, dato che non li conosce, ma io di Ben e Sean mi fido.

Annuisco semplicemente e gli accarezzo il dorso della mano per comunicargli che mi dispiace per sua madre.

Eppure non riesco a spiegarmi come sia sempre così allegro.

Forse è una grazia che il Cielo mi ha dato per compensare la mia natura commiseratrice.

- Quando è successo?

- Alla nascita di Jamie. Era già in malattia e dopo il parto non... non ce l'ha fatta. - inspira.

Gli stringo la mano.

Dev'essere stato un periodo difficile per la sua famiglia.

Sono tanto dispiaciuta per la piccola Jamie, che non ha mai conosciuto sua madre e cresce senza.

- Ehi, non devi caricarti di questi problemi. Ormai abbiamo accettato come stanno le cose e andiamo avanti. Penso che vederci piangere non è quello che vorrebbe. A lei piaceva ridere. Sicuramente vorrebbe vederci felici... E noi ci proviamo, sempre. - mi sorride.

Allora lo fa per sua madre.

È sempre così solare per lei. Spera che ovunque lei sia, lo veda sempre e sia contenta di vederlo sorridere.

Mi viene da piangere. Questa cosa è dolce da far male.

Ho gli occhi lucidi.

- Non piangere, piccola Joy. È tutto okay, non c'è motivo di piangere. - sussurra.

Lo guardo gli occhi e distolgo lo sguardo subito dopo, altrimenti potrei davvero scoppiare come una fontana.

Impiego qualche secondo a ricompormi e adoro il fatto che non abbia interferito, che mi abbia semplicemente lasciato il mio tempo.

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Innanzitutto grazie infinite per tutto il sostegno, siete delle persone fantastiche 💖

Fisica 5.5 ma vabbe sapevo che sarebbe andata male... dopo l'interrogazione di italiano, quella di biologia (durante la quale mi è venuto mal di testa) e tutto lo stress di una settimana scolastica e non solo, come potevo aspettarmi che andasse bene? 😂
Okay sono tutte scuse, non ho studiato.

Vi prego raccontatemi voi qualcosa di felice o triste qualunque cosa because sarò molto felice di leggerla.

A presto ❤❤

ConfidentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora