18 - Shadows

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Qualche volta, quando mi sveglio la mattina, faccio pensieri del tipo "oggi è un nuovo giorno e sarà bellissimo" oppure "oggi non è ieri quindi non farà schifo uguale" o ancora "la sera arriva in fretta, pensa a Netflix e la giornata vola via".

Oggi, invece, sono ancora ferma sulla corrente di pensieri di ieri sera, dopo che Christopher mi ha riportata a casa.

Le brutte notizie riguardo Margot in confronto hanno una rilevanza minima. Io penso ancora alle sue labbra sulle mie, alla sensazione fantastica di stare tra le sue braccia, cullata e coccolata, come se non esistesse più nient'altro.

Uno dei miei colori felici è l'indaco, quel particolare colore tra il blu e l'azzurro con una nota lilla, e decido di indossarlo. Abbino il dolcevita di questo colore ad un paio di pantaloni color caffelatte e lascio i capelli cadere in morbide onde sulle spalle.

Per accentuare l'effetto delicato dell'insieme, traccio una sottile linea di eye-liner sugli occhi e, contenta del risultato, vado a fare colazione tutta felice.

Come al solito, trovo mia madre in cucina che stringe il caffé tra le mani come se fosse linfa vitale.

Una volta le ho dato una spallata per sbaglio e le è caduto: inutile dire che si è trasformata in Lilith Demone Superiore versione incazzata.

Anche oggi mi tocca andare a scuola a piedi, ma mi pesa molto meno del solito. Pensandoci meglio, però, oggi pesa tutto meno del solito. 

La giornata scolastica scorre a ritmo normale, tento di prendere appunti ma ho la testa altrove e mi ritrovo a scrivere frasi senza senso. 

Mentre mi avvio in mensa, urto una ragazzina che è uno scricciolo e per poco non becco anche il muro.

Joyce, concentrazione. La giornata non è ancora finita e non puoi ammosciarti sul letto a sognare di te e Christopher.

Un pensiero scioccante, in quel preciso momento, mi colpisce come una sberla: durante tutto il tempo passato con Christopher e fino ad ora non ho mai pensato a Ben.

Che Christopher sia finalmente la cura che cercavo contro la mia ossessione masochistica per Ben?

Probabilmente non avrei pensato a quest'ultimo se non lo avessi visto sbracciare per farmi vedere dov'è seduto a mensa, con Sean e Ruth.

Perdonami figaccione, ma io quella zoccoletta non la reggo e con lei non mi ci siedo.

Mi oriento invece verso Christopher e Nicole.

Perché Christopher non mi ha detto subito che sono cugini?

Dopo aver riempito il mio vassoio con le schifezze del venerdì, mi siedo al loro tavolo.

Non ho avuto lezioni con Christopher oggi, quindi non ho potuto ammirare il contrasto tra i suoi capelli chiari e il pullover grigio antracite.

Gli dona qualunque cosa, possibile?

- Ehi. - mi sorride.

- Ciao... - sussurro con un sorriso anch'io.

Nicole mastica il suo cibo con la faccia di chi non sa che altro fare.

- Ciao Nicole. - la saluto.

Lei alza la mano e mi guarda con le sopracciglia alzate, le labbra in dentro.

- Guarda che non mi drogo. Ho solo qualche piccola fissa. - mi giustifico.

Invece di ridere, sembra soppesare le mie parole. Cosa ho detto di sbagliato?

Un po' inasprita, o pensierosa (su di lei è lo stesso), continua a mangiare placidamente.

- Nicole. - la riprende Christopher.

Lei rotea gli occhi.

- Cosa? Solo perché state insieme non deve diventare la mia best friend forever and never and ever and sticazzi. - sbotta.

Se non altro ha parlato.

- Noi non... Oh, fai come vuoi. È quello che fai sempre. Poi non ti lamentare che avevo ragione, però. - replica Christopher con voce dura.

Ho l'impressione di aver perso qualche pezzo. Spero che Christopher abbia voglia di spiegarmi quando saremo soli.

Nicole si morde un labbro con forza e guarda altrove.

Sta trattenendo le lacrime o è solo una mia allucinazione?

Getta la forchetta sul piatto e afferra la borsa, per poi andare via come un fulmine.

- Ma che le è preso? - domando, leggermente spaventata.

Christopher manda giù il cibo che aveva in bocca e mi guarda negli occhi, serio in volto.

- Cosa sai di Nicole? - dice a bassa voce.

Io non sono la persona più adatta per chiedere queste cose: sono sempre stata risucchiata dalla fissa per Ben, l'invidia per Ruth e Margot e tutte le ore passate con Sean a riderci su. Al di fuori del mio piccolo mondo, c'è poco a cui io abbia mai prestato veramente attenzione. E Nicole non è di certo nota per popolarità a scuola.

Eppure qualche gossip su di lei è girato l'anno scorso, qualcosa di grosso...

Se solo ricordassi cosa!

Un ragazzo. Lane Thomas. Margot mi aveva costretta ad andare alla sua festa di compleanno per non andare da sola, dato che era più grande.

Lane Thomas.

Lane stava con Nicole! Si diceva che a una festa si fosse picchiata con Margot perché quest'ultima ci era andata a letto.

Ding. Scatto di lampadina.

E se fosse stata Nicole a uccidere Margot?

Però l'idea mi mette addosso la sensazione di sbagliarmi di grosso. Forse Nicole non è quella che sembra... Dopotutto, in seguito alla morte di Lane si è adombrata del tutto.

- Sicuramente meno di quello che sai tu.

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Ragazze care! Ci sono ancora tante cose da scoprire, perché già nella trama era anticipato che Joyce e Christopher sarebbero stati legati inevitabilmente dalla morte di Margot. Su di lei non è stato detto molto perché ho preferito iniziare la storia concentrandomi sui rapporti di Joyce con i ragazzi, che è la parte più divertente da scrivere.

Ho programmato di fare qualche flashback e sicuramente scaveremo nel passato (e guardando più in là, il tuo cuore saprà ritrovare Dragon Ball... okay no 😂) per fare luce sugli eventi.

Tutto questo per dirvi di aspettare a dare un giudizio complessivo sulla storia, perché non siamo ancora nel vivo della trama. Se vi piace sono solo contenta e se non vi piace potete abbandonare la lettura, ma ci tenevo a questo appunto.

Vi ringrazio tanto tanto per il sostegno e se avete consigli o dritte accetto con piacere, ogni parere viene preso in considerazione, purché sia educato ❤

A presto 😘

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