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Starbucks era il posto più frequentato della mia cittadina ma, nonostante questo, non ci trovavo nulla di speciale nelle sue bevande.

Amavo le sue felpe e il tavolino sull'angolo del locale, quello un po'appartato dove nessuno si voleva sedere perché c'era un po' di polvere e una sedia consumata.

Mi ero affezionata a quel tavolino perché sul suo piano di legno avevo riprodotto per la prima volta il disegno-il migliore del mio repertorio- di Amore e Psiche del Canova, una delle mie opere preferite.

Mi diressi direttamente al mio adorato tavolo, sorridendo al ricordo della soddisfazione provata quando ero riuscita nella mia impresa artistica.

Grayson mi seguì a ruota, accomodandosi al mio fianco mentre, Ethan premette una mano sulla schiena di Vanessa per farla avanzare.

-Ma che tavolo è mai questo? - domandò stizzita la ragazza, guardandomi con disgusto, essendo stata io quella ad aver scelto il posto dove accomodarci.

Mi alzai dalla sedia facendola strisciare rumorosamente contro il pavimento per poi dirigermi al banco affianco e rubare una sedia più adatta al sedere perfetto della bionda.

La feci accomodare e lei non accennò nemmeno a un ringraziamento.

Ero tentata di puntualizzarlo ma la cameriera si accostò al nostro tavolo, raccogliendo le nostre prenotazioni.

-Allora studi letteratura quindi immagino che tu abbia un libro preferito...- domandò Vanessa dopo un imbarazzante silenzio.

Distolsi gli occhi dal punto indefinito che stavo fissando.

-Orgoglio e pregiudizio. - risposi forzando un sorriso: la perfezione di questa ragazza mi dava i nervi.

-Io studio make up mentre Ethan e Grayson...beh loro hanno preso un anno di pausa per lo meno possono tenere sodi i loro muscoli! - esclamò, passando il dito sul petto di Ethan.

-Pratichi qualche sport? Tipo dan...- interruppi immediatamente il discorso di Grayson.

-Box e alleno una squadra calcistica di bimbi. - lo corressi con voce fiera.

Ethan, per la prima volta in tutto questo tempo, ebbe la decenza di staccare gli occhi dalla sua ragazza e guardarmi con faccia basita.

-Viva la femminilità! - ridacchiò truce la bionda.

-Non mi è mai interessato molto di quello che pensano gli altri riguardo i vari aspetti di me.

Ognuno può essere ciò che vuole, a mio parere- inarcai un sopracciglio e, vedendola stare zitta, gioii interiormente.

-Sarà difficile trovarti un fidanzato ma ci impegneremo per cercarlo assieme.- mi sorrise dolce, sotto lo sguardo innamorato del suo ragazzo.

Risi amara e la sua espressione cambiò.

-Dovrei far dipendere la mia felicità da un' altra persona che sicuramente prima o poi mi farà male? No, grazie, meglio sola- ammisi mentre iniziai a frugare nella mia borsa alla ricerca delle sigarette con il relativo accendino.

Ring - Ethan DolanWhere stories live. Discover now