18.Non voglio farti male

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Dormivano in quella barca stretti l'uno all'altra.

Piero aprì gli occhi leggermente e quando vide come lei lo stringeva forte,si maledisse ancora.

Perché era così difficile starle lontano? Tutto questo non sarebbe dovuto accadere. Ma era colpa sua,lui aveva combinato questo guaio.
Lei non aveva fatto nulla. Lei era la vittima in questa storia,quella che ci aveva rimesso più di tutti.
Avrebbe dovuto allontanarsi qualche giorno da lei,doveva smetterla di starle sempre addosso.

Quando vide che lei si strofinò gli occhi si spostò velocemente.

Piero:"Ehi.."
Bella:"Dove siamo?"
Piero:"Ancora sulla barca."

Si sistemó seduta e posando una mano sulla guancia di lui,si avvicinò per baciarlo. Ma con sua grande sorpresa,lui la evitò.

Bella:"Scu..scusa..non volevo farlo.."
Piero:"No,scusami tu. Non so perché l'ho fatto."

Bella non si aspettava quella reazione. Perché lo aveva fatto? Aveva cambiato umore ancora?

Piero si alzò uscì dalla barca.

Piero:"Andiamo. È tardi."

La accompagnò alla sua auto per riaccompagnarla a casa e quando arrivarono lei sospirò.

Bella:"Perché?"
Piero:"Cosa?"
Bella:"Perché fai così? Cosa c'è che non va? Cambi umore da un momento all'altro. Prima sei dolce e carino e dopo sei freddo. Perché? Cosa ho fatto? Io..io non lo merito."
Piero:"Lo so,non lo meriti. Non meriti niente di tutto questo. Basta,Gianluca ha ragione,sono uno stronzo. Adesso vai."

Gli aprì lo sportello e la sentì piangere.

Piero:"Scendi Bella,senza capricci."
Bella:"Sei uno stronzo."

Uscì dall'auto correndo e andò verso casa. Quando lei entrò Piero riaccese il motore ma appena stava per ripartire,Gianluca entrò nella sua auto.

Piero:"Cosa vuoi Gianluca?"
Gianluca:"Lo stai facendo davvero? Ancora?"
Piero:"Non so di cosa tu stia parlando."
Gianluca:"Lei non merita questo. Non devi farla soffrire."
Piero:"Sto cercando di evitarlo."
Gianluca:"È sempre la solita storia,Piero. Hai già fatto male ad altre due ragazze comportandoti così. Non permetterò che tu faccia lo stesso con lei."
Piero:"A te cosa importa?"
Gianluca:"Le voglio bene. Tengo a lei."
Piero:"Anche più di tua sorella?"

Gianluca si girò di colpo facendo una smorfia.

Gianluca:"Non devi nominarla mia sorella. Ti ricordo che lei non c'è più per colpa tua. Non l'hai salvata."
Piero:"Adesso devo andare,scendi subito."

Il ragazzo accanto a lui scese dall'auto e Piero mise in moto.
Ogni volta che Gianluca toccava quel tasto diventava nervoso e si agitava. Era così da un paio d'anni ormai. Non amava ricordare i suoi fallimenti. Aveva paura che la storia si ripetesse,che ciò che era successo in passato succedesse anche ora.

La sorella di Gianluca era una ragazzina,più piccola di Bella. Si chiamava Erica. Aveva quasi diciassette anni,e Piero doveva salvare anche lei. Era bellissima. Aveva lunghi capelli ramati e occhi limpidi,di un verde smeraldo. Era una ragazza dolce e molto estroversa. La prima volta che la vide pensò 'perché devo salvarla? Sembra tranquilla,è socievole.' Ma Erica i problemi li aveva dentro. Però,quando Piero lo scoprì era già troppo tardi. Si era già innamorato. La amava così tanto che non riusciva a vedere che la sua donna stava soffrendo. E così,di punto in bianco,un giorno Erica scomparve,per un motivo che nessuno venne mai a sapere. Per questo Gianluca non reggeva Piero. E sempre per questo Piero capì che non doveva innamorarsi di donne così. Le avrebbe perse una ad una nel tentativo di salvarle.
Era questo che odiava. Non poteva amare chiunque liberamente.
Avrebbe dovuto salutare Bella e osservarla da lontano.

La mattina seguente si diresse al suo locale con questa intenzione.
Non avevano ancora aperto così aspettò la ragazza fuori. Nel frattempo tentò di prepararsi un discorso ma era tutto inutile.
Intravide Bella da lontano e si sistemò per bene.
Infilò la chiave nella serratura senza accorgersi della presenza di Piero.

Piero:"Ehi."
Bella:"Piero,cosa fai qui?"
Piero:"Dovrei parlarti."
Bella:"Si,dimmi."

Lei sorrise e Piero si sentì mancare. Come poteva allontanarsi da lei,da quel sorriso,da quegli occhi,da quel dolce viso? Aveva sbagliato di nuovo,era innamorato perso,dannatamente perso.

Bella:"Allora,di che si tratta?"
Piero:"Noi..Non possiamo più continuare. Mi dispiace ma è il momento di finirla."
Bella:"Non capisco. Ieri eri dolce e gentile e ora mi lasci?"
Piero:"Scusa..Ma è la scelta migliore."
Bella:"Per te ma non per me."
Piero:"Bella,non rendere le cose complicate."
Bella:"Perché ? Qual è il motivo che ti porta a fare questa scelta?"
Piero:"Non posso dirtelo."
Bella:"Oh no,non funziona così. Hai un'altra?"
Piero:"Credimi,sei proprio fuori strada."
Bella:"Allora cosa?"
Piero:"Non posso,davvero..scusa.."

Bella abbassò il viso per non far vedere gli occhi che cominciavano ad arrossirsi. Cadde una lacrima e Piero si affretta ad asciugargliela.

Bella:"Chi sei...cosa vuoi.. Perché hai scelto me e adesso mi lasci..cosa ho fatto.."

Doveva dirle la verità,non le piaceva vederla così,soprattutto se era colpa sua. Doveva parlare anche se poteva essere pericoloso. Sarebbe stata la prima a sapere il suo segreto. Ma Bella si era confidata con lui e doveva ricambiare.

La strinse tra le braccia e le accarezzò i capelli.

Piero:"Va bene. Bella,io.."

Si allontanò da lei e dopo averla osservata per bene le sussurrò nell'orecchio.

Piero:"Io sono un angelo."

***

~Salvami.~Where stories live. Discover now