Paradise

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And dreamed of para-para-paradise, 

Para-para-paradise, 

Para-para-paradise, 

Every time she closed her eyes.

La voce di Chris Martin le pulsava nelle orecchie aiutandola a concentrarsi di più su quello stupido capitolo di Immunologia che per la quarta volta rileggeva. Non mancava molto all’esame e voleva essere preparata, anche a costo di restare sveglia tutta la notte.

Arrivata all’ultimo punto del capitolo, chiuse il libro e fissò il muro bianco della sua nuova stanza.

Succedeva ancora, ogni volta che nei suoi pensieri, il volto di Harry, entrava indisturbato.

Si alzò e, prendendo una coperta da posare sulle spalle, si affacciò alla finestra.

La neve scendeva lenta ricoprendo lentamente Londra.

Erano le undici di venerdì mattina e i ragazzi erano andati tutti al lavoro.

Sbuffò e infilò un paio di stivali. Afferrò l’iPod e scese velocemente le scale afferrando il cappotto.

L’aria fresca della mattinata le soffiava sul viso provocandole fastidiosi brividi alla schiena.

Scosse l’ombrello che cominciava a pesare per la neve ed entrò al “Midnight” un bar al centro della città.

L’ultima volta che c’era andata aveva cominciato a leggere “Il ritratto di Dorian Gray”. Prese dalla tasca interna del cappotto il foglietto dove si era appuntata la pagina e s’immerse lentamente nella lettura.

L’arrivo della sua ordinazione la fece sussultare. Sorrise a Rose, la cameriera e riprese a leggere interessata.

Oscar Wilde era un vero genio

Eccoti qui!” esclamò una voce davanti a lei.

La riconobbe subito e, preparando un sorriso, alzò il viso.

Ciao Dani! – si alzò per abbracciarla – allora com’è andato il provino?”. La riccia ordinò un caffè e si sedette davanti all’amica che la guardava curiosa.

Benissimo – rispose soddisfatta – mi hanno presa!”. Amelia spalancò la bocca e gli occhi stupita e si rialzò per poi saltarle addosso. “Partirò per l’America domani”.

Cosa?!” sbottò la rossa incredula.

La riccia annuì mordendosi il labbro inferiore e guardò l’amica con un profondo stato di angoscia negli occhi.

Non puoi lasciarmi qui da sola

Ci sentiremo su Skype – rispose subito, prendendole la mano – tutte le sere”. La rossa annuì sorridendole dolcemente. “E poi ho conosciuto un ragazzo”.

Amelia alzò un sopracciglio continuando a guardarla con uno sguardo tra il curioso e lo stupito. “Chi?”.

Si chiama Liam – rispose la riccia, mentre l’amica sorseggiava il suo cappuccino – Liam Payne”.

Fu un attimo e ad Amelia andò di traverso l’unico sorso che aveva bevuto della sua bevanda facendola tossire insistentemente.

Tutto bene piccola?”. La rossa sorrise e annuì.

Oh santi numi – sbottò Danielle guardando l’orologio – vado a fare le valigie”. Guardò Amelia con le lacrime agli occhi e l’abbracciò. “Non ci potremo salutare domani parto troppo presto, ricordati, ti voglio bene”.

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