Why I need you?

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Erano passate quasi due settimane da quando aveva conosciuto quelle cinque perfezioni.

Niall andava a trovarla ogni giorno poco dopo le cinque, ora in cui lei solitamente finiva di ripassare la lezione.

Si stavano affezionando l’una all’altro.

Stava finendo di sottolineare le parti più importanti di un capitolo di medicina generale, quando chiuse il libro e cominciò a fissare il muro bianco.

Le era capitato diverse volte di fare così e, tutte le volte, pensava ad Harry.

Non ne era sicura, ma sentiva che le mancava, terribilmente.

Si alzò per poi sdraiarsi sul letto.

Cominciò ad attorcigliarsi una ciocca di capelli pensando a lui.

Non poteva mancarle, non poteva piacerle.

Non lo conosco nemmeno.

Si girò, rimanendo stesa sulla pancia.

Tutto questo è impossibile, sicuramente a lui non importa nulla di me

Si alzò e decise di andare a casa dei ragazzi per parlare con Harry.

Era una ragazza timida, ma diretta, non voleva costruirsi dei castelli in aria.

Legò i capelli in una coda alta e afferrò il soprabito, uscendo di casa.

Camminava veloce per le vie di Londra.

L’aria fresca le perforava il volto.

Non era più andata a casa dei ragazzi, ma ricordava la strada.

Pensava a cosa potergli dire senza sembrare impacciata.

Arrivò davanti alla porta ed esitò un attimo prima di suonare il campanello.

Sentì dei passi avvicinarsi ad essa e abbassò lo sguardo.

Premette con una mano sul petto per sentire il suo cuore che pian piano batteva sempre più forte. Le sembrava che volesse uscirle dal torace.

La porta si aprì.

Ciao Amy”. Gli sorrise.

E’ lui

Alzò il viso verso di lui. Sentì le sue guancie andarle a fuoco, notando il ragazzo a petto nudo, con solo i jeans.

Si scostò per farla passare e la fece accomodare in salotto.

Stava per sedersi quando una mora, veloce, molto veloce, le rubò il posto.

Amelia arricciò il naso e decise di sedersi sulla poltrona accanto al divano.

La ragazza le rubò, di nuovo, il posto.

Forse non ti è chiaro che devi andartene” sbottò la mora.

Amelia alzò il sopracciglio.

Si accorse solo allora che la ragazza era in intimo e guardava verso Harry ammiccando.

Il riccio era rimasto a guardarle con aria indifferente.

Amelia vieni in cucina un attimo” le disse.

La fece sedere e chiuse la porta dietro di lui, che tornò in salotto dalla mora incredibilmente già vestita.

Amelia rimase seduta a domandarsi perché fosse lì.

Era ovvio che non provava nulla per lei, aveva una ragazza bellissima che lo aspettava.

Era bella quanto tutti e cinque i ragazzi. I capelli ricci le scendevano fin sotto le spalle ed erano castani. Gli occhi scuri erano profondi e la misero a disagio anche per i pochi secondi che li aveva fissati. La pelle pallida come quella dei ragazzi.

You find someone like you [h.s]Where stories live. Discover now