You save me

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 "Era una notte buia e tempestosa nella valle.. no, come inizio di una storia che dovrebbe far successo, fa veramente pena".

Sospirando si alzò dalla sua scrivania e chiuse il notebook togliendo gli occhiali da riposo; era da ore che tentava di scrivere qualcosa di decente e tutto quello che faceva era buttare giù qualche frase e cancellarla subito dopo. Sospirò nuovamente e guardò fuori dalla finestra per un istante, prima di andare in cucina a prendere una bottiglietta d'acqua. Si appoggiò allo stipite della porta e rimase ad osservare il suo appartamento. Forse era un po' troppo grande per una persona sola, ma i suoi genitori non avevano badato a spese per trovare qualcosa di confortevole e nemmeno troppo lontano dal centro di Londra.

Era quasi ora di cena e da quello che aveva potuto constatare, non c'era assolutamente nulla che potesse mettere sotto i denti. Sbuffò leggermente, maledicendosi per non essere uscita a fare la spesa quel pomeriggio, nonostante se lo fosse ripetuta più e più volte. Afferrò il cappotto e la borsa decidendo di raggiungere il supermarket più vicino per fare in fretta.

Quella sera faceva particolarmente freddo. Con un gesto veloce, portò il bavero verso l'alto per coprirsi il viso e lasciare liberi solo gli occhi. Le temperature si erano abbassare relativamente troppo e non riusciva a concepire tutto quel freddo; non era proprio adatta a lei la stagione invernale. Quando entrò nel supermarket, si sfregò le mani soffiandovi dentro per riscaldarle. Erano troppo congelate per afferrare subito il cestino. Subito dopo cominciò a girovagare senza meta cercando spaesata la scaffalatura dei prodotti in scatola. Riavviò il ciuffo e alzò lo sguardo dalla scatoletta di tonno ed in quel momento lo vide.

Occhi color dell'oceano fissavano, scrutavano, ogni singola parte del suo corpo. Amelia non poté fare a meno di ricambiare lo sguardo. Si soffermò sui suoi lineamenti perfetti e la carnagione pallida. La bocca rossa come una rosa, calamita perfetta. Non riuscì più a reggere il suo sguardo e abbassò il viso, sorridendo leggermente per poi arrossire. Forse quel contatto visivo era durato fin troppo. Sbirciò comunque nella sua direzione ancora una volta, ma di lui non c'era più traccia. Delusa, tornò a guardare la scatoletta di tonno che dopo poco riposò sullo scaffale. Prendendo un respiro profondo, si voltò, andando a finire addosso a qualcuno.

Stava per chiedere scusa, quando alzò lo sguardo e si ritrovò negli occhi del ragazzo di pochi istanti prima. La bocca di lui s'incurvò verso l'alto in un fantastico sorriso che lei ricambiò imbarazzata. Torreggiava sulla sua figura; da quell'angolo poté constatare che arrivava a mala pena al suo collo. Alzò un braccio per afferrare qualcosa dietro di lei. Amelia abbassò lo sguardo – ancora più imbarazzata – e scivolò di lato per finire di fare la spesa e tornarsene a casa.

Il gioco di sguardi continuò finché non arrivò alla cassa. Pagò il tutto velocemente per non creare troppa fila ed uscì di malavoglia. Da una parte per via del freddo, dall'altra perché non avrebbe più rivisto quel ragazzo. Sbuffò leggermente e s'incamminò.

Il sole era appena tramontato su Londra e il freddo si faceva sentire ancora più tagliente. Mancavano davvero pochi passi e lei sarebbe arrivata a casa sua. Aveva già portato una mano dentro la borsa per afferrare le chiavi quando una figura scura si avvicinò a lei. Un oggetto scintillava tra le sue mani e non ci mise molto ad arrivare all'altezza del suo collo. Come d'istinto, lasciò cadere le buste della spesa a terra e afferrò il braccio dell'uomo per allontanarlo. Sentiva la lama congelata accarezzare leggera la sua pelle.

"Non ti hanno mai detto che non si gira da sole per strada di notte?". La voce dell'uomo entrò calda e tagliente nel suo orecchio. Si sentiva inerme. Se avesse urlato, sicuramente sarebbe morta. La trascinò in un vicoletto lì accanto. Rimase dietro di lei, mentre la teneva appoggiata con forza contro il muro freddo. Il contatto tra la guancia e la superficie congelata, le provocò un brivido lungo la schiena.

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