Capitolo 15 "Pettegolezzi"

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È una stupenda mattinata, il cielo è limpido, gli uccelli cantano felici il sole splende e i suoi raggi filtrano dalla mia finestra.

Oggi per fortuna sto molto meglio, sono sempre in pre-ciclo ma sto bene, e sono affamata, anzi, sono molto affamata.

Mi fermo in un Bar vicino alla scuola e prendo qualcosa di dolce. Ho già fatto colazione ma oggi il mio stomaco sembra un pozzo senza fondo.

Incontro Noah che sorseggia del caffè, seduti in un tavolino distante dagli altri con le cuffie alle orecchie, proprio come la prima volta che l'ho incontrato.

Questa volta però si accorge di me e sorridendo mi saluta con un cenno della mano, faccio lo stesso per poi andare via.

Mi fermo davanti alla scuola e visto che è ancora presto decido di fare un giro nel cortile prima di entrare. Ammiro poco a poco tutte le bellezze di questa struttura, è piena di bellissimi graffiti, alcuni ragazzi ne stanno proprio finendo uno adesso, mi giro e noto delle ragazze ballare accompagnate da un chitarrista mentre un'altro ragazzo usa dei cassonetti per riprodurre il suono della batteria, c'è chi canta e chi disegna, chi balla, chi va in skate, ognuno fa quello che gli piace fare.

Non avevo mai visto la scuola da questa prospettiva, è stupenda, ogni talento si espande e nessuno ha paura di essere giudicato.

Guardo il mio cornetto e penso che non ci sia cosa più bella.

Riesci a pensare solo al cibo?
Si, è l'unica cosa che mi rende felice.
Si ma così diventerai davvero una balena.
Grazie coscienza tu si che sei d'aiuto. Mi guardo le gambe. In effetti sono un pò imgrassata, forse dovrei iscrivermi veramente in palestra.

<<Buongiorno!>> Cam viene verso di me e prendendomi da una mano mi fa fare una piruetta intorno a me stessa.

Sorrido per poi stamparli un bacio sulla guancia <<Buongiorno Idiota>> lo saluto io.

<<Mi piace quando mi chiami così>> dice portandosi gli occhiali da sole sui capelli.

<<Forse perché lo sei veramente>> gli rispondo.

<<Si può darsi>> mi fa una smorfia, poi si rimette gli occhiali e va via.

<<Ehi tu>> Charlotte cammina infuriata verso la mia direzione, stranamente sola.

Mi guardo le spalle ma non c'è nessuno dietro, quindi sfortunatamente si sta riferendo a me.

<<Si?>> incrocio le braccia mentre la squadro.

Questa volta è vestita di rosso, una gonna stretta nera, una camicia rossa trasparente, i tacchi alti e rossi e il rossetto dello stesso colore. Peccato che è comunque più bassa di me.

<<Senti mettiamo in chiaro una cosa, da quando sei in questa scuola non hai fatto altro che mettermi i bastoni fra le ruote, mettendomi in imbarazzo davanti a tutti più di una volta...>> fa una pausa mentre mi indica con il dito e stringe i denti <<Ti ho concesso di farlo, ti ho risparmiate, ho pensato "È nuova ci sono molte cose che non sa" ma se provi anche solo a pensare di potermi rubare Cameron, bella mia ti sbagli di grosso>> non mi da il tempo di contrabbattere che gira i tacchi e se ne va.

Ma cosa ha che non va questa ragazza? Ma poi Cameron, ma chi le vuole rubare niente, e poi anche se come dovrebbe farmela pagare? Al massimo con due schiaffi cade per terra e ci si rompono i tacchi.

Considerando quante bassa potresti anche schiacciarla direttamente...

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