Capitolo 39

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"Rompiamo e finiamola qui" aveva detto proprio così.

È passata già una settimana da quando io Cameron ci siamo lasciati, notizia che ha fatto così tanto scalpore a scuola, che pure Grace non se lo aspettava.

Non parlo con Cameron da quella sera.

Non ho più visto Hayes da quel giorno.

Non trovo più Nash a casa nostra.

Vado a lavoro e parlo poco con Sam.

Mio padre non so dov'è.

Sta andando tutto a frantumi.

Ora sono a scuola, dietro il mio banco ad ascoltare la spiegazione noiosa su Storia.
Questa prof. è anche un po' pazza.

Appena esco dalla classe per dirigermi in mensa ricevo un messaggio.

Sconosciuto:
Attenta agli amici che ti fai.
~Z

Chi è?

Oggi ho il giorno libero. Infatti appena esco da scuola mi dirigo in centro per rilassarmi in un bar che avevo notato vicino al Bakery in cui lavoro.

Ma più cerco di godermi il mio the al lampone mi viene in mente quel messaggio.
Chi può essere?

I miei pensieri vengono interrotti da un ragazzo che mi richiama e che si presente difronte a me.

"Hey ciao!" non ricordo il suo nome ma so di averlo già visto da qualche parte.
"Ciao" rispondo senza dire il nome. Meglio non fare figure di merda.
"Come mai da queste parti?" mi chiede facendo finta di prendere il mio ordine nonostante la mia tazza ancora piena.
"Mi rilasso e distacco un po'" gioco con la tazza mentre alterno lo sguardo sulla sua figura e la mia tazza.
"Problemi in famiglia?" mi chiede continuando a far finta di prendere appunti.
"Mmhh" rimango nel vago.
"Allora problemi d'amicizia?" cerca di ricavare più dettagli.
"Anche" non voglio essere scortese con lui ma non posso farci molto visto il mio umore.
"Non dirmi che hai anche problemi d'amore" cerca di scherzare mentre mi indica qualcosa sul loro menù. Lavora anche come cameriere. Se non mi sbaglio l'ho già visto nel solito locale in cui sono stata la settimana scorsa, dove tutto finí.
"Soprattutto" trattengo le lacrime che minacciano di rigarmi il volto ma invano. Asciugo con il fazzoletto che mi porge il ragazzo, l'unica lacrima che è riuscita a sfuggirmi.
"ZYAN! Sbrigati e aiutami!" urla un ragazzo dall'altra parte del locale.

ZAYN.

È uno dei barristi che lavora con Harry.

"ARRIVO" urla prima di posare la sua attenzione su di me.
"Ti posso dire solo questo. Stai attenta. Conosco la gente che frequenti e non so, non mi fiderei cosí tanto. Ci vediamo" mi fa l'occhiolino per poi andarsene.

Perchè?

Zayn è una persona cosí misteriosa ma è piacevole la sua presenza.

Esco dal bar e mi dirigo tra i vari negozi a curiosare i diversi vestiti esposti in tutte le vetrine.
Gli outfit sembrano cosí diversi ma in realtà sono tutti uguali e basati su un unico stile.

Mi sto annoiando.

Ma questa noia viene spezzata da una chiamata.

Grace.

"Pronto?" rispondo.
"Dove sei?" mi chiede dall'altra parte del telefono.
"In giro" continuo a osservare i diversi manichini. Tutti uguali e noiosi.
"Incontriamoci al John's Bakery. ORA" enfatizza l'ultima parola come se fosse importante tutto il discorso che si sarebbe acceso tra noi, non appena ci saremmo viste di persona.

Senza pensarci troppo mi avvio verso il Bakery.

Non mi sembra affatto strana la decisione di Grace nell'incontrarci in quel posto, poichè ci sarà Sam.

Ci è già abituata a quell'ambiente; ma è cosí strano non averla mai vista nei dintorni mentre lavoro lí.

Senza molta attenzione, mi ritrovo davanti al luogo d'incontro stabilito da Grace, dirigendomi verso l'entrata.

"Lory! Sono qui" è seduta su un tavolo infondo al locale e con due tazze di cioccolata calda. Sono ancora calde. È arrivata da poco.
"Non so se ti piace, ma mi sono presa la libertà di comprare una cioccolata anche a te" è cosí dolce oggi.
"Si grazie" mi siedo togliendo il mio giubbotto e soffiando sulla bevanda dolce.
"Ti ho chiesto di venire per capire cos'è successo" va subito dritta al punto prima di assaggiare la sua cioccolata.
"Non c'è molto da sapere in teoria" è buona questa cioccolata. Strano. Lavoro in questo posto da più di una settimana e non ho mai assaggiato molto. Strano.

"Dimmi anche quel poco che c'è da sapere allora" mi invoglia a parlare.
"Perchè?" mi si spezza di poco la voce al solo pensiero di quella scena cosí lontana ma allo stesso cosí vicina da riuscire ad uccidermi.
Mi prende le mani tra le sue e mi guarda negli occhi. È cosí pacifica e calorosa.
"Voglio aiutarti. So che stai male. So che lo amavi. So che non stavate insieme. So tutto. Ho sempre saputo tutto sai. Ora devo agire però" abbassa lo sguardo per poi rialzarlo verso il mio volto.
"Okay." prendo un profondo respiro non appena Grace lascia che le mie mani vengano sfiorate dal leggero fresco vento proveniente dalla porta che si è appena aperta. Ha tutta la sua attenzione su quello che devo dire.
"Cameron voleva farti ingelosire per riaverti. Cosí ci siamo messi insieme con lo scopo di farti ritornare tra le sue braccia. Ma dopo esser venuti a conoscenza della tua relazione con Sam ha rotto la nostra piccola recita" dovrei continuare? Non so cosa dire ancora. Mi fa male parlare di tutto quello che ho fatto ma soprattutto tutto quello che ho provato nel compiere tali azioni.
"Ma?" mi chiede incuriosita.
"Io lo amo. L'ho sempre amato. Dal primo contatto visivo che ho avuto con lui in quell'aereo porto, mentre stavamo parlando di valige e cose a caso. Ho amato subito il suo sguardo. La sua gentilezza. Il suo lato spiritoso e infantile, ma allo stesso tempo quel suo lato maturo e responsabile. Non so cosa sia cambiato, non so se sono cambiata più io o lui a causa di questo piano. Ma so di esser stata rinchiusa, sfruttata e frantumata in un unico colpo dalla sola persona che ora amo." chiudo un attimo gli occhi e cerco di ricordare a me stessa di non piangere. Un profondo respiro e continuo.
"Non so come mi sia innamorata o come faccio ancora ad amarlo dopo tutto quello che mi ha detto e dopo tutto quello che ha fatto . Ma non posso dare tutta la colpa a lui, nel senso, se non avessi accettato la sua proposta ora non sarei in questo stato, quindi una parte di colpa è anche mia. Lui voleva solo te" lascio le ultime parole che un promemoria per non illudermi ancora.
Ma non riesco. È più forte di me.

"Mi dispiace tanto. Tutto questo non sarebbe dovuto succedere, se solo io avessi parlato con Cameron già da subito, informandolo della mia relazione con Sam e che non sarei mai più stata la persona al suo fianco, che non sono più innamorata di lui, non avrei coinvolto anche te in questo mondo così incasinato. Mi dispiace" mi scusa cacciando delle lacrime che si sono accumulate nei suoi occhi.

Posso fidarmi almeno di lei?

"È successo ormai. Devo solo sopportare" la rassicuro passandole un fazzoletto che lei prende per asciugarsi le lacrime.
"Ora peró, cosa vuoi fare?" mi chiede dopo essersi soffiata il naso.
"Non lo so" rispondo sinceramente.
"Devi parlargli" mi suggerisce.
"Ci penseró, grazie mille" la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato, alleggerendo anche un po' di peso che avevo accumulato nel petto.

Sto meglio.

"Ora devo scappare, se lo vedi, salutami Sam, ci vediamo in giro" si alza di fretta dal suo posto ed esce dal locale. Come mi ha detto, prima di andarmene saluto Sam anche da parte sua.

Appena esco dal Bakery peró ricevo un altro messaggio.

Sconosciuto:
Ti avevo avvertito... non fidarti di loro.
~A

Prima 'Z' e ora 'A'.
Ma sarà l'unica persona o ce ne sono di più che mi stavo osservando?
Cosa vuole dire peró ora?

Non fidarmi di loro...

I always need him|| Cameron Dallas #watty2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora