Capitolo 38

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Sono in camera mia con Grace che vacilla tra i miei pensieri, lei e Sam, ma soprattuto la loro relazione.

Scherziamo?!

Cameron lo sa?

Io non la capisco quella.

So che potrei fare una cazzata ma è meglio indagare.

Chiamo immediatamente Cam per avere una risposta o una spiegazione in causo lui sapesse qualcosa.

"Pronto?" urla dall'altra parte del telefono. È a una festa.
"Dove sei?" chiedo cercando di farmi sentire.
"Al solito locale" giusto.
"Ho scoperto una cosa su Grace" dico tutto d'un fiato.
"Allora raggiungimi" mi ordina con la sua solita voce roca. È ubriaco.
"Ma ti rendi conto-" è tardi ormai, sono già le 22:27. Sono stanca.
"Muoviti" scherza?
"Come faccio a venire li?" provo una scusa per non uscire.
"Nash sta arrivando" pure.
"Ma-"
"Non mi piace aspettare. Ciao" stronzo.
Quando fa così... quando si comporta in maniera autoritaria su tutti, lo odio ma lo amo al tempo stesso. Mi odio per questo. Ma non era così quando l'ho incontrato e l'ho conosciuto la prima volta. Credo che stia cambiando veramente.

Caccio i miei pensieri su Cameron e decido cosa mettermi.

Dopo venti minuti Nash si presenta, senza bussare, in camera mia.
È mio fratello dopotutto.
Quindi, invece di cacciarlo mentre mi stavo mettendo dei collant neri senza niente addosso, se non l'intimo, lo lascio entrare.

"Scusa" cerca di uscire ma lo fermo senza fermarmi dalle mie azioni.
"Entra e muoviti" detto ciò, Nash si siede sul mio letto e mi osserva. L'ho lasciato entrare ma stare lì a fissarmi mi mette ansia altro che imbarazzo.
"Distogli lo sguardo fratellone" mi metto a posto i collant per poi mettere il mio solito vestito nero.
"Certo che ti piace molto questo vestito" ridacchia mentre alterna lo sguardo sul suo telefono e la mia figura.
"È l'unico decente che ho, ora però aiutami con la cerniera e andiamo" gli ordino senza pensarci troppo mentre mi posiziono davanti allo specchio di camera mia, con Nash dietro di me.

Sento le sue dita fredde farmi il solletico dietro la schiena, il suo alito che puzza d'alcool e il suo sguardo poco fisso sul suo gesto. Anche lui è ubriaco.

"So di Cameron" mi dice mentre usciamo dalla mia stanza.
"Spiegati" sono stanca morta. Sicuramente quando saremo al locale berrò per lo stress. Accidenti a me.
"Oltre al fatto che voi due non state veramente insieme dovrei sapere qualcos'altro?" Ci stiamo dirigendo da Holland, forse per informarla della mia "uscita". Credo proprio di si.
Scuoto la testa da destra a sinistra per rispondere negativamente alla sua domanda. Non voglio approfondire il discorso e non voglio nemmeno chiedergli su come ha fatto a sapere di tutto ciò. Non riesco neanche a ribattere e lasciare accesa questa nostra conversazione a causa della stanchezza.

"Mamma! Noi usciamo" quanto vorrei urlare io al suo posto. Lasciare che le mie labbra vengano sfiorate da una dolce parola come 'mamma', seguito poi da un abbraccio e un caloroso bacio sulla sua soffice guancia. Ne ho bisogno. Ora.

"State attenti! Vedi di badare a Lore, Nash" urla dall'altra parte del suo ufficio. Non siamo nemmeno entrati a salutarla. È tutto così stressante.

"Certo" sussurra lanciandomi uno sguardo prima di andare verso la porta d'ingresso.

Durante il tragitto verso il locale nessuno dei due ha cercato o pensato di aprire bocca.

Solo silenzio.

Un silenzio alternato alla musica a tutto volume nel locale in cui ormai ci trovavamo.
Il solito odore di alcool, fumo e sudore. Sto soffocando, anche se prima di scendere dalla macchina ho lasciato il mio cappotto e borsa. Non voglio nessun peso ora. Non voglio nessun altro peso che potrebbe schiacciarmi di più delle prossime parole che lasceranno le labbra di Cameron.

"Cameron è lì, lo chiamo io, tu stai al bancone ad aspettarci" mi indica con lo sguardo il ragazzo con un ciuffo ormai disordinato che sta seduto su uno dei divani opposti al bancone. È ridotto male.

Annuisco dirigendomi verso i baristi per bere qualcosa, perché devo essere più leggera possibile quando parlerò con lui.

"Harry!" lo saluto non appena lo vedo preparare un drink.
"Lory! Come mai da queste parti?" incontro i suoi occhi verdi non appena mi siedo su uno degli sgabelli liberi.
"Così, per ammazzare il tempo" gli sorrido quando mi passa un bicchiere di Vodka.

Solo un bicchierino.

È alla fragola.

"Offro io tranquilla" sussurra nel mio orecchio quando gli porgo i soldi. Ma non mi irrigidisco per quel soffio di Harry sul mio orecchio, bensì a causa di quella voce così roca e lontana. Solo la sua voce mi fa questo effetto pur essendo lontano e così tanto stronzo.

Cameron.

"Grace, amore mio" perdo per un attimo il respiro.
"Ah no! Sei solo Loreddel" lascio perdere il piccolo collasso del mio cuore.
"Ma non nego di volere un'altra al tuo posto, sei inutile sai" cerco di ricostruire quel cuore ormai infranto. Le lacrime non devono rigarmi il volto.
"Cameron! Smettila" interviene Nash non appena mi guarda. Lui sa.
"Dai andiamo, renditi utile raccontandomi qualcosa" mi prende per il polso facendomi quasi perdere l'equilibrio non appena sobbalzo dallo sgabello alto.
"Vacci piano amico" urla Harry.
"Fanculo Styles" urla a sua volta il ragazzo difronte a me. Ha le spalle larghe e la nuca ben visibile. Mi piacerebbe molto sentire il suo profumo da dietro mentre gli accarezzo i capelli. Ma ora come ora, ho capito che per lui sono solo una pedina da usare in caso di bisogno. Come ho fatto ad arrivare a questo punto?

"Muoviti e dimmi" continua a darmi ordini. Mi dà noia e mi irrita.
"È su Grace" annuncio per aprire discorso.
"Non mi dire! Se no per quale motivo saresti qui? Per parlarmi del tuo ciclo. Dai porca puttana, non ho tempo da perdere" ho la gola secca e gli occhi lucidi. Mi fa paura.
"Calmati prima" mi avvicino a lui prendendogli le mani con le mie più piccole.
"Mollami e non mi dire di calmarmi" slaccia il nostro contatto con un violento strattone che mi fa indietreggiare.
"Okay...okay" cerco di calmarlo in qualche modo. Ho paura.
"Porca troia! Ti muovi?!" Urla ancora di più attirando l'attenzione di tutti gli ubriachi fuori dal locale vicino a noi.
"Grace è fidanzata con un certo Sam"
"COME FAI A SAPERLO?" ora mi sta terrorizzando veramente.
"Ho conosciuto Sam e lui mi ha parlato della sua relazione con Grace" si sta passando la mano tra i capelli mentre la luce della luna e quella fioca del lampione vicino a noi, gli sfiora il volto. Ha gli occhi chiusi e la bocca semi aperta. Ha il fiatone e le vene pompate. Perchè proprio io dovevo trovarmi in una situazione del genere? Che mi sia scappata la situazione dalle mani? Io volevo solo aiutarlo nel migliore dei modi e mi ero pure ripromessa che non mi sarei innamorata e che non mi avrebbe fatto del male. Allora perchè ogni volta che lo vedo mi innamoro sempre di più e mi frantumo allo stesso tempo. Perchè?

"Okay. Cambio dei piani" ho tanta paura. Più di prima.
"Rompiamo e finiamola qui" sta scherzando?!

Tutte le parole orrende che mi aveva sputato e urlato in faccia non erano niente a confronto di quelle parole che avevano appena sfiorato quelle labbra tanto amate dalla sottoscritta. Quelle labbra che dovevano solo annunciare frasi fantastiche. Quella persona che consideravo l'essere umano più importante della mia vita mi stava lasciando.
La nostra relazione è finita prima che cominciasse.
Sono così delusa e amareggiata dal suo ultimo comportamento. In più, mi sono sforzata ad aiutarlo per far ritornare Grace indietro al suo fianco, ma a quanto pare, non servo veramente a niente.
È passato così in fretta in tempo...

Cosa dovrei fare ora?
Perchè vuole rompere?

I always need him|| Cameron Dallas #watty2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora