73.

6.9K 334 7
                                    

Crystal Pov's
Quella mattina mi fu davvero difficile alzarmi. Mi girai e vidi che ero nuda, nel letto, con Josh. "Ma che caz...ah giusto" risi della mia stessa stupidità. "Ti sei svegliata finalmente" borbottò con la voce impastata dal sonno. Non mi ero resa conto che fosse sveglio. Mi coprii subito con il lenzuolo ed arrossii. "Non so se ti ricordi, ma ti ho già vista nuda" ironizzò stiracchiandosi. "Non è la stessa cosa...Allora...come sono andata?" Chiesi come una vera idiota. Lui sorrise:"Che domande mi fai? Sei tu, certo che sei andata bene. Che programmi hai per oggi?" Chiese, "Mia mamma mi aveva chiesto di ripulire la soffitta, mi dai una mano?" Domandai con la faccia da cucciolo, "Devo incontrare Nick." Rispose secco. "Come? Credevo non ti fidassi di lui" ribattei. Lui si rivestì e rispose:"No, ma tu sì e questo mi basta" sorrise dandomi un bacio. "Dai girati che mi cambio anche io" ordinai, "Nemmeno per idea" rise, "Sei davvero testardo" mormorai cambiandomi sotto il suo sguardo vigile. "Ma tu le gonne non le metti mai?" Chiese dal nulla, "L'hai capito eh? I pantaloni sono più comodi. Ti interessa come mi vesto?" Feci curiosa, "Mi piace come ti vesti. Così ho la certezza che nessun ragazzo a parte me ti guarderà" fece il suo solito sorrisino arrogante. "Che stronzo, ci baci la tua ragazza con quella bocca?" Chiesi a braccia incrociate, "Sì" e mi mollò un bacio. "Passiamo da Ian, ha detto di volermi accompagnare." Aggiunse prima di uscire. "Sarà sveglio?" Chiesi trotterellando dietro di lui, "Sono le 10:30, lui è un mattiniero...Aspetta, la porta è aperta...forse è in pericolo" mise un braccio per tenermi indietro e poi entró. Altro che pericolo, l'unica cosa che c'era lì dentro era Ian...sopra Jen, il resto si può immaginare. "Oh, scusate...certo che potevate chiuderla la porta!" Fece Josh rosso dall'imbarazzo, richiudendo subito la porta. Ci fu un attimo di silenzio e poi iniziai a ridere senza potermi fermare. "Ma che hai da ridere?" Mi attiró a sè e fece lo sguardo da bambino offeso, "Scusa è che...è esilarante" risposi scoppiando di nuovo a ridergli in faccia. "Ringrazia il cielo che ti amo" roteó gli occhi al cielo e si lasció sfuggire un sorriso. "Ti accompagno anche io da Nick e per favore non iniziare col dire che è troppo pericoloso, ti ho salvato il culo tante volte, lo sapete anche voi." Dissi quando ci fummo riuniti tutti. "Eh va bene." Acconsentì il mio Alfa. "Mi è arrivato un messaggio dalla nonna..." disse Cassidy perplessa, "Che strano mi ero quasi...dimenticata...di lei" commentò Jennifer. "Anche io..." mormorai. "Che vuole Elinor?" Chiese Drake, "Parlare con Crystal, oggi, a tutti i costi" rispose la banshee. "Senza offesa, ma devo rifiutare, tua nonna mi da i brividi. E poi sono sicura che non ci abbia in simpatia, perdonami Cass" spiegai a disagio. "Non devi farlo se non vuoi" mi sorrise Lily. Mi stavo convincendo che non fosse come mia sorella. "È solo una vecchia pazza, che male può farti" fece per l'appunto mia sorella mettendosi il mascara. "Ci penseró" conclusi. "Noi altri che facciamo mentre voi andate da Nick?" Chiese Tyson, "Niente." Rispose Josh guardando il fratello con una strana espressione, "Ok." Ribattè l'altro con il medesimo sguardo. "Sarah, verrai anche tu" aggiunse l'Alfa. Lasciamo quella grande casa, Ian si mise al volante, Josh al suo fianco e io e Sarah sui sedili posteriori. "Crystal..." fece lei, "Sì?" "Volevo chiederti...scusa. Non solo per il funerale, ma anche per tutte le cose che io e Roxanne ti abbiamo fatto. Lily non c'entra niente, l'abbiamo costretta noi, quindi vi potete fidarvi di lei, dato che è anche entrata nel vostro branco." Spiegó a testa bassa, "Tu non vuoi entrarci?" Chiese Ian intromettendosi. Era la stessa domanda che mi stavo facendo io. "Oh, non fa per me, devo stare al fianco di Roxy." Sorrise. "Devi pulire la soffitta giusto?" Chiese con un sorriso nervoso, "Ehm...sì, perché, non vorrai mica aiutarmi?" Risi leggermente, "No, nemmeno per idea...." si limitò a dire. Quanto era strana quel giorno. "Eccoci alla biblioteca" affermó Ian parcheggiando. Scendemmo dalla macchina e io trattenni un attimo Josh. "Che hai? Sei particolarmente silenzioso" chiesi curiosa, "Tu puoi manipolare la mente, vero?" Domandó serio, "Beh, sì, ma mi occorre dell'impegno con gli umani...o con i vampiri...o con i lupi mannari...o con tutte le creature eccetto che con te. Che succede?" La mia curiosità aumentava, "Niente, sono solo un po' distratto" mi rassicuró dandomi un bacio sulla fronte. Perché erano tutti così misteriosi? Provai a leggere nella mente di Josh, ma mi fermó:"Non farlo. Sul serio Crystal, questa volta devi ascoltarmi. Ti diró tutto, ma per ora devi fidarti di me" mi guardó sempre più serio. "E va bene..." commentai svogliata entrando nella biblioteca. "Ciao Nick! Io sono..." Fece per presentarsi Ian. "Ian Winston, terzo anno, altezza un metro e ottantacinque, capelli neri, occhi nocciola, corso avanzato di trigonometria, membro della squadra di football del liceo, gruppo sanguigno AB positivo, relazione sentimentale con Jennifer Carson, legami familiari con Lily Molovitz, QI pari a 108, umano." Disse subito il lupo mannaro. "Ma come hai fatto?" Chiese Sarah, "Sarah Tolsen, quarto anno, altezza un metro e sessantatre, capelli corvini, occhi castani, presidentessa del club di fotografia e della squadra delle cheerleaders, gruppo sanguigno B negativo, relazione sentimentale con Drake Fanning, sorella gemella del recentemente deceduto Paul Tolsen, QI pari a 102, incantatrice...giusto?" Chiese guardandola con la coda dell'occhio e facendola arrossire. "E-esatto" confermó. "Stalker" commentò Josh. "Josh Blues, terzo anno, altezza un metro e novanta, capelli castani, occhi verdi, capitano della squadra di football, corso avanzato di economia, gruppo sanguigno zero positivo, relazione sentimentale con Crystal Robertson, fratello maggiore di Tyson Blues, QI 110, lupo mannaro Alfa con il potere della lettura nella mente. Sì, ho fatto alcune ricerche." Rispose sorridendo. "Per finire Crystal Robertson, terzo anno, altezza un metro e settantadue, capelli biondi, occhi azzurri di nascita ma attualmente viola, corso avanzato di chimica, letteratura e inglese, membro della squadra di pallavolo femminile, gruppo sanguigno A positivo, relazione sentimentale con Josh Blues, sorella minore di Roxanne Robertson, QI 140, precisamente 4 punti di differenza dall'essere ritenuta un genio, incantatrice." Concluse guardandomi. "Bene, allora dato che sai tutto di noi non servono presentazioni, dicci subito come pensi di uccidere tuo padre" disse rude Josh, "Oggi è veramente una bellissima giornata. Non trovate?" Chiese sorridente. Ian e Josh si guardarono, poi Ian aggiunse:"Okay... ma che c'entra?" Gli tirai una gomitata. "Credo che il riscaldamento globale lo stia influenzando" continuó Nick. "Lo penso anche io" lo assecondai. Bisogna sempre assecondare gli...'strani', lo sapevano tutti... o quasi. "Mi piacerebbe studiare qui il prossimo semestre, la vita da privatista è noiosa" continuò, "Ti consiglio il corso di psicologia, ne ho sentito parlare molto bene" commentai, "Ma dico stiamo scherzando? Senti stramboide, non ce ne frega un cazzo dei tuoi discorsi da psicopatico, dicci come diavolo impedire che quello schizzato di tuo padre la smetta di uccidere le persone e che cessi di prendersela con noi, chiaro?" Scoppiò Sarah battendo i pugni sul tavolo davanti al ragazzo. Lui alzó gli occhi e la fissó divertito per un po'. "Ti va di uscire con me?" Le chiese improvvisamente, "C-cosa? Tu sei pazzo! Io ho un ragazzo!" Protestó lei arrossendo, "Quindi è un sì?" Continuó Nick, "È un no. Nemmeno ti conosco" protestó Sarah, "Nick Wilsen, 18 anni, studente privatista, altezza un metro e ottantasette, capelli biondi, occhi azzurri, pratico corsi di tennis e football, gruppo sanguigno zero negativo, attualmente single, figlio unico, lupo mannaro Beta con potere di metamorfosi. Allora, ti piace il bowling?" Ci ignoró completamente. "Abbiamo questioni più importanti di cui occuparci" Josh gli tiró uno schiaffó sulla testa, "Non ho niente da dirvi...almeno che..." inizió una frase ambigua, "Che tu esca con me" concluse con il suo sguardo allegro posato sulla ragazza. "Dai digli di sì e smettiamola" la incitó Ian. "E va bene..." sussultò la ragazza, "Va bene cosa?" Continuò Nick, "Va bene, usciró con te" concluse seccata. "Statemi a sentire" iniziò subito il licantropo, "Io vi aiuteró a mettere alle strette mio padre, ho solamente 3 richieste." Spiegó. "Che sarebbero?" Chiesi riluttante, "La prima: io non subiró nemmeno un graffio da parte vostra, poiché dimenticheremo il passato" fece solenne, "Sei pazzo? Mi hai quasi strozzata e...peggio, in più..." gli gridai contro furiosa, "E il tuo ragazzo mi ha massacrato di botte entrambe le volte, ma sono disposto a passarci sopra. Seconda richiesta: vi fiderete ciecamente di me, non importa cosa succederà." Proseguì. "Assurdo" commentó Ian con tono sprezzante, "Terza e ultima richiesta ma non meno importante: decideró io cosa ne sarà di mio padre. Prendere o lasciare" ci impose squadrandoci uno ad uno. "E va  bene, come vuoi" disse alla fine Josh digrignando i denti. "Attaccheremo questa sera, ci sarà una riunione, provvederó a mettere della verbena nei loro calici durante il brindisi per indebolirli. Ci vediamo stasera. Ciao Sarah" se ne andó girando intorno all'incantatrice e poi sparì. In macchina nessuno disse niente. "È un buon piano..." fece Ian per diminuire la tensione. "Oh sì, peccato che io debba praticamente prostituirmi! Ora come glielo dico a Drake?!" Gridó Sarah indignata. "Non avresti dovuto accettare..." fu l'unica cosa che uscì dalla mia bocca. "Come? Ma se sin dall'inizio sei stata proprio tu a dirmi di andare oltre quello che ti aveva fatto per il bene di tutti, ora cambia tutto?" Mi urló Josh, "Non ti avevo detto di dimenticare, solo di passarci oltre! Sono due cose completamente diverse! Dici sempre di volermi difendere, ma quando devi farlo non lo fai!" Gli gridai sopra più forte. Sarah ed Ian non sapevano che fare. "Non sei quella messa peggio..." commentò Sarah. "Ah no? E saresti tu quella? Perché sei stata costretta ad uscire con Nick? Ma non farmi ridere" ribattei acida, "Ho perso due delle persone più importanti della mia vita. Paul era mio fratello gemello, eravamo molto legati, ma che ne sai tu, tu e Roxanne non fate altro che odiarvi. Ho perso tuo padre e che tu ci creda o no ha poca importanza, ma io lo amavo. Lasciami pure qui Ian" disse scendendo dall'auto. Le toccai subito il braccio, lei si ritrasse. "Ma che ti prende?" Mi chiese Josh, "C'è qualcosa di strano...Sarah non ha mai usato i suoi poteri oggi" ragionai ad alta voce, "Be nemmeno tu lo fai ogni giorno" commentò Ian. "No, infatti, per questo le ho detto quelle cose." Risposi, "Non ti seguo" disse Josh voltandosi verso di me, "Be, può essere solo una mia teoria, ma ogni volta che sono arrabbiata la mia pelle diventa ghiacciata, lo stesso quando sono triste, di conseguenza lei dovrebbe essere bollente, per questo l'ho toccata. Nessun sbalzo di temperatura" spiegai con fare pensieroso. "Si però l'abbiamo vista usare i suoi poteri in più occasioni" intervenì Ian, "Ma solo quando c'eravamo tutti...non lo so...c'è qualcosa di strano e poi perché avrebbe bisogno di indossare una sua stessa anti-pietra, sappiamo che è immune ai miei poteri....ma se..."   "Se invece non lo fosse?..." concluse Josh la mia frase. "Quindi non sei arrabbiata con me?" Chiese confuso, "No, stavo fingendo, ovvio" sorrisi compiaciuta. "Allora non sei così stupida come pari" ribattè l'Alfa, "Hai sentito il suo quoziente di intelligenza? È una cosa assurda!" Esclamó Ian estasiato, "Mh già...credo si sia sbagliato, non mi sembra possibile...Comunque ora vado, devo pulire la soffitta." Salutai Ian e lasciai un bacio a Josh. "Crys!" Mise la testa fuori dal finestrino, "Sì?"  "Ti amo" sorrise dicendomelo. Alzai gli occhi ali cielo e ricambiai il bacio:"Lo so, anche io." E lo salutai. Entrai in casa e trovai mia madre in cucina, la salutai e mi misi al lavoro. Non entravo lì sopra da credo 3/4 anni. Era pieno di polvere e vecchi ricordi. L'abito da sposa di mamma, le bambole di Roxanne, i miei peluches, i vecchi album fotografici. Tutte quelle foto...con mio padre. Dopo aver pulito tutto a fondo mi feci una doccia e scesi le scale. Avevo ancora una mezz'oretta prima che il piano di Nick iniziasse. "Mamma, guarda cosa ho trovato. Ti va di dargli un'occhiata?" Domandai gentilmente sedendomi vicino a lei sul divano. "Oh mi piacerebbe molto, tesoro. Chiama anche Roxy, magari vuole vederli anche lei." Sorrise la mamma, "È ancora fuori, credo rientrerà tardi" eccome, Sarah doveva spiegarle il piano. "Okay, allora...questa eri tu da piccola, qui c'è tua sorella, te la ricordi?" Chiese allegra, "Sì, l'abbiamo scattata il giorno che sono caduta dal tetto..." affermai a disagio. Altro che caduta, spinta magari. "Questa è di 3 anni fa...eravamo in vacanza in Messico. Ti avevo raccontate che io ho origini messicane, mentre tuo padre norvegesi?"  Mi ricordó. "Ecco perché io e Roxanne siamo così diverse..." commentai. "Tuo padre era così felice di fare una bella vacanza tutti insieme..." disse malinconica mamma. "Mi manca..." sussurrai mentre una lacrima mi rigava il viso. "Anche a me. Su, non piangere... Accidenti, l'infezione agli occhi non ti è ancora passata? Ce l'hai da mesi. Cosa ti aveva detto l'oculista?" Domando asciugandomi le lacrime, "Oh, può durare per molto tempo...Senti mamma...ma perché mi hai mandata dall'oculista e non da un medico normale?" Feci curiosa. Non mi ci ero mai soffermata troppo su questo particolare, "Perché...ecco..." disse sforzandosi a ricordare mentre sfogliava un'altra foto, "Ah sì ecco! Perché anche a Roxanne era successa la  stessa cosa e il medico di famiglia mi aveva consigliato il signor Blues, il migliore nel suo campo!"  Esclamó dopo un po'. Cosa? A Roxanne? La stessa cosa? Impossibile. "Ne sei sicura?" domandai scettica, "Ma sì...Non ricordi? I suoi occhi non sono sempre stati ambrati, erano azzurri come i tuoi, guarda le foto" mi disse. Controllai subito. "O mio Dio...." disse esterrefatta, "Effettivamente anche io me lo ero dimenticata..." commentò mamma. "Ma certo! Torna tutto!" Urlai disperata. "Cosa succede?" Fece mamma spaesata. Presi subito il cellulare. "Josh? Josh ci sei?"
  "Certo, che c'è?"     "Sei con il branco?Esclusivamente con il branco?"     "Ehm, sì perchè?"   "Mettimi immediatamente in viva voce!"    "Okay, ma calmati, che sta succ..."   "Ascoltatemi! Ricordate che avevo dei dubbi riguardanti Sarah? Ecco perché! C'erano troppe cose che non quadravano, troppi dettagli poco chiari.  Partiamo dall'inizio: c'è un motivo se Sarah utilizza i suoi poteri solo davanti a tutti noi, perché non sono suoi i poteri, bensì di una persona che era sempre presente con noi, che ci ha ingannati facendoci credere che fosse Sarah la seconda incantatrice. Questo è anche il motivo per il quale utilizza un'anti-pietra ambrata, perché altrimenti sarebbe influenzata da me. Ecco perché nessuno ricorda bene il passato riguardanti alcune cose, la  memoria è stata loro cancellata o modificata. Drake, Lily, Kevin, vi ricordate perché una vostra amica vi è sempre sembrata buona e tutt'a un tratto? E il fatto che ci fossimo scordati della presenza di Elinor? Questo spiega tutto. Questa persona ha pure cambiato il colore degli occhi, io sono passata da azzurro a viola, lei da azzurro ad ambra. Sto parlando di mia sorella, Roxanne. Lei è la seconda incantatrice. Ci ha ingannati tutti."     "Resta dove sei, veniamo a prenderti"     "Arrivo io da v...."    "Crystal? Crystal? Mi senti? Rispondi! Merda!"   La chiamata si interruppe così, poi qualcosa di molto caldo mi colpì alle spalle. "Sei molto intelligente, complimenti" sussurrò Roxanne al mio orecchio, poi il buio.

Violet Moon Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora