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{Ciao a tutte/i! È la prima volta che faccio uno spazio autrice nella storia, ho deciso di farlo ora perché...boh, così a caso. Ahah no dai, in realtà vorrei sapere come state trovando la storia, mi piacerebbe molto sentire cosa ne pensate, anche i commenti negativi, così potrò migliorare.
Buona lettura 😉📖
Daniela👑}

Crystal Pov's
Josh era rimasto spiazzato. "Cosa hai detto?" Chiese provando ad avvicinarsi. Continuai a camminare a passo svelto. "Chi io? Niente." Feci la finta tonta, "Hai appena detto che ti piaccio." Continuava ad insistere, "Cosa? Te lo sarai immaginato! Come potrebbe mai piacermi un'immaturo, violente, irascibile, stronzo, arrogante, lupo mannaro?" Appena dissi quelle parole mi venne un'illuminazione: bastava incantarlo. Mi voltai di scatto:"Io non ho..." lui mi raggiunse con un balzo, mi si posizionò dietro e mi coprì gli occhi, "Eh no, se non mi vedi non mi incanti." Sussurró, "Ti piaccio proprio tanto" lo sentì ridere. "No, io ti odio! Ti odio perché quella sera mi stavi per uccidere, ti odio perché mi stai sempre appresso, ti odio perché mi insulti sempre, ti odio perché a volte hai un sorriso così bello che dimentico quello che stavo dicendo, ti odio perché hai baciato Sarah, ti odio perché hai baciato me poche volte, ti odio perché quando ti guardo negli occhi non posso fare a meno di essere felice, ti odio perché sei così figo, ti odio perché cerchi di tenermi fuori dai tuoi problemi, ti odio perché mi conosci meglio di chiunque altro, ma, soprattutto, ti odio perché non mi ricambi!" Iniziai ad urlargli contro e a dimenarmi mentre affogavo nelle lacrime e nei singhiozzi. Lui liberó i miei occhi, ma non si sciolse dall'abbraccio. "Credi di essere l'unica che odia qualcuno? Io ti detesto! Perché sei testarda, perché hai il linguaggio di uno scaricatore di porto, perché sei acida e scorbutica, perché non ti sciogli mai i capelli, perché mi guardi con quegli occhioni viola che vedono sempre il buono in me, perché non hai stima di te stessa, perché ti lasci mettere i piedi in testa, perché ti preoccupi sempre degli altri, perché ogni volta che ti guardo fai un sorrisetto e abbassi la testa, perché arrossisci sempre, perché sei bellissima. La cosa che più detesto di te ,peró, è che mi dai sentire come nessun altro." Il suo tono era serio ma sincero. Rimasi immobile. "Tu hai sempre detto che non sono il tuo tipo!" Mi lamentai, "Infatti. Sei l'eccezione che conferma la regola." Rispose. "Fermo, fermo, fermo: ora dimmi esattamente cosa intendi con tutto questo, per evitare fraintendimenti" balbettai rossa come un pomodoro, "Beh, le persone in questi casi dicono 'mi piaci', no? Quindi sarà così." Borbottò mollando la presa. Mi girai lentamente a guardarlo. "Io ti piaccio" dissi a voce bassa. "Io ti piaccio" ripetei alzando un po' la voce e sorridendo, "L'hai già detto" commentò, "Io ti piaccio!" Urlai a squarciagola, saltandogli addosso. "E sono pure bellissima" iniziai a ridere come un'ebete, "Beh, non montarti la testa adesso, il figo sono sono io" fece un sorriso sghembo e mi bació. Ero al settimo cielo. Non era come il bacio di prima, era più maturo e sicuro, anche più passionale. Dopo un po' mi staccai. "Torniamo di là?" Gli chiesi, "Non mi perderei mai tua sorella con il trucco colato per nulla al mondo." Ironizzó. La festa era un po'...degenerata.

Josh Pov's
Forse ero stato un egoista a volere Crystal con me, forse avrei perso il controllo e le avrei fatto del male, forse l'avrei fatta soffrire, ma forse non mi importava nemmeno. "Ci sono i miei genitori, merda" disse Crys, "Se tuo padre ci vedesse insieme come minimo mi sparerebbe" commentai, "È solo che non gli vai tanto a genio..." scrolló le spalle. "Allora così mi odierà" le presi il viso tra le mani e la baciai, davanti ai suoi. Okay, ero stato un po' stronzo, ma la cosa mi divertiva troppo, "Lo hai fatto veramente" disse lei ad occhi spalancati quando mi staccai. "Ops" feci il finto dispiaciuto, "Io ti congelo, stupido. Vado da loro" fece lei, anche se stava ridendo sotto i baffi, "Ti accompagno" "Se provi ad aprire bocca io ti...Mamma, papà! Ehm..ciao, tutto okay?" Si vedeva che era nervosa. Suo padre continuava a fissarmi con sguardo omicida, la signora Hayley invece cercava di trattenere le risate. Io e lei eravamo quelli che se la stavano spassando di più . "Siamo venuti a dare un'occhiata. Questa sera rimarrete qui a dormire?" Chiese sua madre, "Voi ragazze, si intende." Precisó quel noioso di Andrew. "L'idea era questa." Risposi io al posto di Crystal. "Comunque la sorpresa è pronta" annunció Hayley. "Quale?" Fece Crys, "La accompagno io, venite anche voi?" Domandai giusto per cortesia, anche se non li volevo tra i piedi, "No, rimaniamo qui a dare un'occhiata e a cercare Roxy, andate pure" fece la madre, "Ma non state via troppo e Crystal non fatti palpare" si raccomandó Andrew. "Papà!" Lo rimproverò la figlia imbarazzata. "Non le posso promettere niente" ribattei, "Josh!" Mi diede una gomitata in pancia. "Non staremo via molto, a dopo" li salutó nervosamente. In macchina non disse niente e allora iniziai a ridere, "Che hai da ridere?" Brontoló, "No no, niente", continuai con le risate, "Ora andresti d'accordo con mio padre, se solo non avessi quasi strozzato Roxanne" sibiló acida. Mi voltai a guardarla furibondo, "Non intendevo...Scusa." Abbassó lo sguardo e si voltó verso il finestrino. "Ne è valsa la pena peró" aggiunse sorridendo. Mi calmai anche io. "Eccoci arrivati, ora girati che ti bendo" le dissi tirando fuori un pezzo di stoffa, "Non vorrai mica approfittare di me bendata?" Ironizzò voltandosi, "Nah, per quello non ho bisogno di bendarti" sussurrai contro il suo orecchio. La caricai di peso e saltai sul balconcino della sua finestra. Prima di toglierle la benda mi assicurai che la luce fosse accesa. "Wow, ho sempre desiderato avere un camera" fece sarcastica, "Spegni la luce" le ordinai distendendomi sul letto, "Josh, mi piaci molto, è vero, ma non verró a letto con te, stasera" incroció le braccia al petto, "Cristo, fai come ti dico" cercai di rimanere serio ma feci un piccolo sorriso. Lei spense l'interruttore e guardó subito il soffitto. "Ma cosa..." vidi la sua espressione meravigliata mentre si distendeva vicino a me, "Mi hai detto che hai sempre voluto un telescopio, allora inizialmente pensai di prendertene uno, ma poi mi sono detto 'Ehi se le regali un telescopio non verrà più a trovarti per usare il tuo'. Quindi ho chiesto aiuto a Cassidy, che se la cava bene con i pennelli, mi ha fatto uno schizzo di una foto che le avevo mostrato, ho chiamato un pittore specializzato in pittura fotoluminescente ed ecco qui: la tua galassia personale" ruotai il capo per guardarla: quella felicità sul suo volto significava che ne era valsa la pena. "Grazie..." sussurrò abbracciandomi. Rimanemmo così per un po' a guardare il soffitto, poi lei si alzó di scatto. "Dobbiamo tornare alla festa, su, veloce, stasera dormiremo tutti lì, ma prima devo scacciare i miei" mi prese per mano e butto giù dal letto. Mi affacciai per saltare giù:"Ma tu non usi mai le porte?" Mi chiese preparandosi a  saltare, "L'unica volta che l'ho fatto mi hai spaccato un vaso in testa, quindi le finestre sono più sicure" appena atterrato mi preparai a prenderla. "Sei sicuro di prendermi? Non sono proprio una piuma..." si guardó intorno riluttante, "Stia zitta e salta" mi lamentai. Ovviamente la presi al volo, del resto ero un maestro di agilità, "Se non mi avessi presa sarei tornata indietro nel tempo per evitare la mia morta" continuó a scherzare. Nessuno glielo aveva detto? Ma certo, sempre a me il compito più difficile, "Crystal, non devi mai tornare indietro nel tempo, tanto meno andare avanti, insomma non devi usare mai quel potere." La avvertì, "Perché no? L'ho già fatto una volta, a lezione, per sbaglio, ti ricordi?" Mi chiese preoccupata. "Crystal, il tempo è una cosa che non si può controllare senza avere nulla in cambio: ogni volta che lo usi, perdi 1 anno di vita, è il prezzo da pagare. Non usarlo mai, per nessuna ragione, chiaro?" Misi le mani sulle sue spalle e la guardai dritta negli occhi, "Quindi ne ho già perso uno...avresti dovuto dirmelo prima. Portami alla festa" disse seria distogliendo lo sguardo, "Credevo lo sapessi" provai a giustificarmi, "No, io non so mai niente" continuó con quel velo di tristezza. Rimase in silenzio tutto il tragitto, di circa 15 minuti, poi se ne uscì fuori con:"Quella volta l'ho fatto senza accorgermene, se succederà ancora? E se magari è scritto che io debba vivere 19 anni? Me ne rimarrebbero 18, quindi ancora uno e basta. Io non voglio morire" disse con voce strozzata, "Tu non morirai a 18 anni, ma se proprio dovesse succedere ti prometto che ti faró passare il più bell'anno della tua vita, chiaro?" Ribattei solenne. Fece un leggero sorriso. "Non vedo la macchina dei miei, devono essere tornati a casa per un'altra strada." Così detto scendemmo ed entrammo in casa. La festa era degenerata. "Jen, che cazzo è successo?" Domandó Crys, "È arrivato un biondino tanto carino che ci ha portato da bere, non so cosa di preciso, ma è buonissimo! Assaggiate!" Ci porse due bicchieri di uno strano liquido verdognolo. "È alcolico?" Chiese la bionda annusandolo, "No, dai bevi, anche tu Josh, assaggia" continuava ad insistere. C'era uno stranissimo odore... non solo pero il bicchiere, ma anche Jennifer non odorava come al solito, anzi sembrava....Merda! "Non berlo!" Presi il bicchiere dalle mani di Crystal, lo buttai per terra:"Ehi, volevo assaggi..." "Quella è verbena, mista a belladonna; la prima per stordire i lupi mannari, la secondo per mettere fuori gioco gli umani. Questo non è Jennifer, è Nick." Tirai un pugno sul naso a quello schifoso, che riassunse le sue normali sembianze. "Troppo tardi" iniziò a ridere mentre il suo sangue sgocciolava. Arrivarono due licantropi alle mie spalle, mi tennero fermo mentre Nick mi fece bere non so quanta verbena, poi non ricordo niente.

Crystal Pov's
Josh cadde per terra, insieme a tutti gli altri invitati, che iniziarono a crollare uno ad uno. Rimasi solo io. Da sola, in mezzo a tutti quei lupi mannari. Non erano nemmeno gli Omega, erano alcuni membri del branco di Oliver, capeggiati da Nick. "Sai, io sono orfano, non ho mai avuto tanti amici come te, guarda che bella festa ti hanno fatto. Ormai è tardi peró, il tuo coprifuoco lo abbiamo deciso noi. Prendetela." Ordinó quel verme. Mi immobilizzarono e bendarono. Non potevo controllarli se non li vedevo. Mi fecero bere quell'orribile liquido. Mi sentì strana. "Crystal..." sussurró Josh con gli occhi socchiusi. "Come scusa? Parla più forte non ti sento. Oh, per caso vuoi lei? Beh anche io. È difficile guardarla e non poter fare niente, vero? Posso solo immaginarlo. Be, peró sei fortunato, non l'ho ancora sfiorata. Peccato solo che la tua fortuna non durerà a lungo." Si avvicinò a me, prendendomi il viso tra le mani, "Non toccarmi" sputai fuori, "Sta lontano da lei..." continuava Josh, stordito dalla verbena. "Come farai a fermarmi senza il branco, il tuo caro Alfa e i tuoi poteri?" Sussurró sulla mia faccia prima di iniziare a baciarmi. Gli morsi subito la lingua. "Lasciala stare!" Urló Josh, "Mi hai fatto molto male..." si lamentó Nick, per poi tirarmi uno schiaffo. Sentivo la guancia bruciare. "Vuoi che faccia del male a quel bastardo?" Mi minacciò mettendomi le mani al collo. "Crystal, no..." sentivo i lamenti di Josh. Le lacrime iniziarono a rigarmi le guance, ma non dissi niente. "Nick..." sussurai, "Dimmi" mi soffió in faccia prima di riprendere a baciarmi il collo. "Fottiti" gli tirai un calcio nel basso ventre, due gomitate ai licantropi che mi avevano bloccata e mi tolsi la benda. Alcuni li ghiacciai, mentre per altri, tra cui Nick, riservai un trattamento più sadico con l'elettricità. "Rialzatevi!" Incantai tutte quelle persone. "Ma che è successo?" Si chiedevano tutti gli invitati, "La festa è stata bellissima, ora andrete tutti a casa di Sarah per festeggiare in grande e sfasciarle la casa" sorrisi sempre usando i miei poteri. Corsi direttamente tra le braccia di Josh, "Come stai?" Mi chiese affranto. Avevo rischiato di essere stuprata ma per fortuna riuscii a mettere fuori gioco tutti quei lupi, "Bene, circa." Continuai a stringerlo forte. "Non ho potuto fare niente, quel viscido animale ti stava mettendo le mani addosso ed io ero immobile. Senza fare niente." Continuó a sussurrare furioso. "Non è successo niente" provai a calmarlo. Josh si staccó da me e si avventó addosso a Nick che si stava lentamente rialzando. Cominció a prenderlo a pugni, a graffiarlo, a tirargli calci, a sbattergli la testa contro il pavimento. Il suo cramio era straboccante di sangue e alcuni denti gli caddero a terra. Ripensai alle parole che mi aveva detto Nick...Era orfano...poteva prendere le sembianze di chiunque volesse...Ma ovvio! "Josh, Josh mollalo, dai!" Iniziai ad urlargli. Non mi stava ascoltando. Non volevo incantarlo, ero già abbastanza stanca, per non parlare di lui. Cercai di bloccargli le braccia ma mi diede uno spintone, buttandomi per terra. "Ehi, calmati" intervenì Jennifer. Quando si accorse che mi aveva spinto si voltó a guardarmi, "Vuoi dirmi che non vuoi vederlo morto?" Ringhió, "Lui è orfano, pensaci, se i suoi genitori hanno i suoi stessi poteri, forse uno di loro ha ucciso tua mamma" gridai per spiegargli, tanto eravamo rimasti solo noi, gli altri dovevano essere già  a casa di Sarah e Paul. "Cosa? Tu pensi che...Chi cazzo sono i tuoi genitori, pezzo di merda?" Lo tiró su, "Io non lo so" disse debolmente Nick, "Stai mentendo!" Urló Josh. "Oliver...tuo padre è Oliver!" Ripetè Josh.

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