E P I L O G U E 2.0

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Io e Sarah ci eravamo ritrovati dopo i suoi due mesi di stage all'università di San Francisco. Eravamo andati al ballo di fine anno e alla fine dell'estate eravamo tornati a San Francisco. Tutto andava alla grande ma come tutte le belle cose non durano sempre a lungo, anche la nostra storia non durò. 

E' brutto da dire e quasi impossibile da credere, ma fu così. Io e lei ci abbiamo provato. Io ho lottato ma a quanto pare non è stato abbastanza. 

Il primo anno passò bene perché ancora non ci eravamo inoltrati del tutto nella nuova vita, ma appena iniziò il secondo anno le cose iniziarono a precipitare.

Io stavo perennemente all'azienda e lei aveva i suoi corsi da seguire obbligatoriamente e non trovavamo mai il tempo di stare un po' tranquilli e quando c'era non riuscivamo comunque a creare un legame come una volta.

Il nostro comportamento nei confronti dell'altro era cambiato radicalmente ed era come se tutto quello che avevamo passato negli anni, non fosse stato nulla ma semplicemente una fase della vita. Passeggera e senza significato.

Non potevamo continuare più in quel modo, così decidemmo per una pausa di riflessione in cui lei si trasferì agli alloggi del campus e io rimasi nell'appartamento che comprammo.

La chiamammo pausa, ma fu una rottura netta. 

Io ero tornato da lei con l'intenzione di ricominciare da capo e ci provammo anche, ma ormai ciò che ci legava era sparito da tempo.

Decisi di tornare a Phoenix e lasciare a lei l'appartamento, per farla stare bene e comoda per portare a termine i suoi studi. Era il suo futuro e io adesso non ne facevo più parte. 

A Phoenix, dopo un anno fuori, le cose erano alquanto strane. Era come se mi mancasse qualcosa.  

Appena arrivato, non andai neanche a casa mia ma nel posto. Il nostro posto. 

Il posto dove avevo scoperto l'amore, dove l'avevo vissuto, dove avevo amato, dove avevo riposto tutte le mie speranze e dove ora ero tornato a cercare i pezzi del mio cuore ormai infranto.

Era vero che avevamo deciso di comune accordo di lasciarci, perché non aveva più senso andare avanti, ma questo non si significa che una parte di me non volesse continuare.

Qualcuno potrebbe dire: Perché vi siete lasciati se continuate comunque ad amarvi? 

Ci siamo lasciati perché anche se continui ad amare quella persona, non vuol dire che ti trovi bene nel vivere la relazione. Se non hai tempo per vivere quell'amore, se non puoi condividerlo in nessun modo, non ha senso. 

E' come se quell'amore fosse in un'unica direzione. Fosse solo per te e basta.

Non riuscivamo più neanche a dialogare sulle cose più stupide. Eravamo diventati due persone singole, quasi estranee.

Io avevo promesso che sarei rimasto con lei, che avrei lottato per lei, per noi,  ma alla fine non è stato abbastanza. 

Lei era e sarà sempre e comunque la mia luna e il mio punto di ritorno, ma a volte arrivano incomprensioni e non ti rimane che lasciare tutto. E' come quando un pirata è costretto ad abbandonare la nave con tutto il carico sopra, pur sapendo che è prezioso e non ritroverà mai più un tesoro come quello perché unico e inimitabile.

E così è stato tra me e Sarah. Per quanto io la considerassi il mio unico tesoro, ho dovuto abbandonarlo. Ne avevamo affrontate tante, trovando anche il nostro punto di equilibrio, ma che alla fine è stato distrutto. 

Neanche con Ashton riesco a parlare, ed infatti ogni volta invento una scusa per andare via. Ho paura che mi dica che è andata avanti e si è rifatta una vita con qualcuno che non sono io.

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