Why I need you?

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Sentì dei rumori e poi la porta sbattere forte.

Harry apparve sulla soglia della cucina. Amelia si alzò di scatto avanzando verso di lui. Gli prese il volto tra le mani, osservando il labbro rotto.

Mio Dio..” sussurrò. Harry le prese la vita avvicinandola a sé. L’abbracciò. Al contatto con la sua pelle Amelia rabbrividì leggermente e poi lo strinse.

A lui piaceva, perché lei era viva. Il suo cuore batteva forte e si emozionava. Sentiva il suo sangue scorrerle, caldo, nel corpo. Era riuscita a fargli provare qualcosa che ormai da anni, molti anni, non aveva più sentito.

La ragazza aprì gli occhi ancora avvolta tra le sue braccia. Dimenticò ogni cosa di quello che voleva dirgli.

Harry io..”.

La scostò da se posandogli un dito sulle labbra.

Spostò le mani sul suo viso e l’avvicinò di nuovo.

La ragazza, dopo che le labbra di Harry si posarono su quelle di lei, sentì un vortice di emozioni crescerle dentro, come un uragano che le stava sconvolgendo la vita.

Le lingue si cercavano indisturbate e giocavano insieme.

Quando si scostarono l’uno dall’altra mancava ad entrambi il respiro, soprattutto a lei.

Penso che questo valesse più di molte parole”. Lei annuì arrossendo. “Scusami se non mi sono più fatto vedere, ma non volevo farti del male”. Si abbassò su di lei e le diede un leggero bacio sul collo. Trattenne a stento i lunghi canini che minacciavano di uscire.

Non le avrebbe mai fatto del male.

Tu.. cioè io..”. Non le riusciva di mettere delle parole in una frase di senso compiuto.

Perché ho bisogno di te?”.

La ragazza arrossì violentemente ricadendo tra le braccia del riccio che assaporava l’odore dei suoi capelli.

Vaniglia.

***

Amelia cominciò a rigirarsi nel letto ancora stanca e guardò verso la radiosveglia. 04:50.

Era domenica mattina e di solito non si svegliava prima delle undici. Aveva dormito poco a causa della domanda che Harry le aveva rivolto il giorno prima.

Come può un ragazzo del genere avere bisogno di me?

Si rivoltò di nuovo nel letto e trovò il viso di Niall assopito. Sorrise.

La sera prima gli aveva chiesto di guardare un film assieme, ma lei, sfinita, si era addormentata.

Perché continui a fissarmi?”.

La ragazza sussultò spaventata e alzò un sopracciglio.

Okay, non ti fisso più, scusa”. Incrociò le braccia al petto e tentò di fare l’offesa.

Niall si alzò a sedere e la guardò alzando un sopracciglio.

Dai Amy – disse – lo so che non riesci a fare l’offesa con me”.

La ragazza si rizzò a sedere vicino al biondo e lo guardò negli occhi.

Non gli aveva ancora parlato di quello che Harry le aveva detto.

Però c’era ancora una cosa che non si spiegava di quei ragazzi.

Niall.. – gli prese la mano – mi chiedevo una cosa”.

Cioè?”.

Non mi hai ancora detto quanti anni hai”.

Il ragazzo si cominciò a grattare la testa imbarazzato e esitò un attimo prima di rispondere. “Ehm.. 20”.

La ragazza sorrise. “Anch’io!”.

Se solo avesse potuto sapere che aveva vent’anni da centoundici anni.

Se solo quella sera non fosse andato nel bosco con i ragazzi; se solo non avessero accettato quella scommessa.

Serrò la mascella ripensando a Brady e al suo compare che se la ridevano come matti.

Niall – sussurrò Amelia – mi stai facendo male”.

Solo allora il biondo si accorse che la stretta sulla mano della ragazza si faceva sempre più forte.

La lasciò.

Scusami Amelia, devo andare”. Si alzò dal letto e andò nell’anticamera a prendere il cappotto, per poi uscire.

Amelia rimase a fissare la porta aperta della camera, massaggiandosi la mano. 

NdA

So che sto aggiornando alla velocità della luce ma voglio veramente sapere cosa ne pensate di questa storia. Votate, commentate; fate quello che volete ma sono veramente interessata alla vostra opinione :)

Grazie dolcezze,

Marta. ♥

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