8. Sospetti

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Zelda's pov


Impa era di fianco a me, a braccia incrociate. Aveva detto che le sarebbe piaciuto conoscere Link, visto che in quei giorni gliene avevo parlato parecchio. In più avevo detto a Link che presto sarei venuto a trovarlo al lavoro, quindi avevo deciso di fare entrambe le cose.

- Zelda! - Link uscì da una porta, sorridendomi. La sua espressione, però, sembrava avere qualcosa di strano che non riuscivo a cogliere. Aveva la camicia leggermente stropicciata, e si affrettò a sistemarsela.

Andai verso Link, abbracciandolo. Dietro di me Impa stava a braccia incrociate, osservandoci.

- Sono venuta qui per vedere com'è... - mi guardai attorno - Sembra un posto davvero carino.

Strano come, mentre abbracciavo Link, mi sembrasse che lui volesse in qualche modo ritirarsi, come se volesse mantenere la distanza tra noi. Non ci feci caso, ma decisi di staccarmi da lui.

Sembrava a disagio, parecchio a disagio. Forse era solo imbarazzato. Sospirai, facendo un passo indietro. In quello stesso momento si aprì di nuovo la porta da cui era uscito Link. Vidi un uomo alto dai capelli bianchi che mi osservava. La sua espressione era del tutto imperscrutabile ed aveva un'aria parecchio autorevole.

- Zelda - disse Link, facendo un cenno verso l'uomo - Lui è Ghirahim. È il mio capo...

Link aveva iniziato a torturarsi le mani quando lui era entrato. Era nervoso come non mai, raramente l'avevo visto così agitato.

Sorrisi al capo di Link, ma lui si limitò a farmi un cenno. Solo in quel momento il mio fidanzato sembrò notare Impa, che stava alle mie spalle.

- Lei è Impa, vero? - chiese Link, fingendo un sorriso. Cosa c'era che non andava? Pensai subito che avrei dovuto parlargli al più presto, volevo sapere che cosa non andava.

Io annuii. La tensione era abbastanza palpabile. Rivolsi uno sguardo verso Ghirahim. Era uscito dalla stessa stanza dove prima si trovava Link. Forse in qualche modo il mio ragazzo era nervoso a causa del suo capo?

Impa porse la mano verso il biondo, lo sovrastava di alcuni centimetri - Certo. Piacere di conoscerti, Link.

- Allora - intervenni, cercando di spezzare quella strana tensione che si era venuta a creare e che mi preoccupava parecchio - Perché non ci date due cioccolate calde e qualcosa da mangiare? Vediamo se i dolci sono buoni come Link diceva!

Link mi sorrise, quasi tirando un sospiro di sollievo - Certo! Faih, porta qualche bignè e due brioches al cioccolato. Io preparo la cioccolata.

Ghirahim mi rivolse un mezzo sorriso - Spero apprezzerete... - e se ne andò in quello che probabilmente era il suo ufficio.

Il tono in cui lo aveva detto sembrava quasi minaccioso. Sembrava che io non gli piacessi, mi aveva guardata praticamente con odio. Che gli avevo fatto io di male?

Io ed Impa ci sedemmo ad un tavolo, l'una di fronte all'altra, esattamente davanti alla grande vetrata che permetteva di guardare fuori.

- È un posto carino... - commentai, guardandomi attorno.

- Link si comporta sempre così? - chiese Impa, guardando fuori dal vetro - Si comportava in modo strano.

- Non so - risposi, con una scrollata di spalle - In effetti lui non fa mai così.

- Sembrava che stesse nascondendo qualcosa... - sussurrò poi, probabilmente perché non voleva farsi sentire da Link o da Faih.

In quello stesso momento la ragazza dall'aspetto grazioso venne a darci alcuni dolci, mantenendo un'espressione neutra.

- Grazie - le dissi, e lei accennò appena appena ad un sorriso.

- Cosa avrebbe da nascondere lui? Link mi dice sempre tutto! - dissi, sussurrando a voce bassa.

Per fortuna Link era ancora dietro al bancone ad occuparsi della cioccolata.

- Non voglio mettermi a fare supposizioni, ma credo potrebbe avere a che fare con Ghirahim - disse lei - Tu che dici?

- Hai ragione - mormorai, incrociando poi le braccia - Potrebbe anche essere, in effetti.

Impa lanciò uno sguardo verso Link. Avevo imparato a conoscere Impa in quei giorni e lei sembrava essere la persona più protettiva al mondo verso di me. Sapevo che se qualcuno mi avesse fatto del male lei mi avrebbe difesa. Non capivo perché di questo suo forte attaccamento a me, ma di atto era così. Sembrava davvero non riuscire a fare a meno di essere protettiva nei miei confronti.

E non solo mi proteggeva, ma si comportava come la migliore delle amiche. Se avevo delle difficoltà era sempre pronta ad aiutarmi, e per me c'era sempre. Non a caso avevamo legato moltissimo in quelle settimane.

Link arrivò con le nostre cioccolate, sorridendoci. Avevo visto tante volte Link sorridere. Mai l'aveva fatto in modo più falso e teso. Una cosa era sicura, io e lui dovevamo parlare.

Il capo [Modern AU]Where stories live. Discover now