«Certo. È di sopra».

Era arrivato il momento di parlare con Ashton e chiarire quella faccenda una volta per tutte. Avevo accompagnato Marlene a casa - la quale mi era sembrata piuttosto scossa - ed ero andato dritto da Ashton, cercando di non pensare né a Calum e all'ingombrante verità che adesso conosceva, né a Michael e al suo amico, Kyle - che, prima di lasciare il parco, avevo visto baciarsi appassionatamente seduti sulla panchina su cui l'avevo lasciati. Sapere che Michael avesse un ragazzo in quel modo mi aveva fatto arrabbiare, visto che non me l'aveva detto, ma poi avevo pensato che l'avesse fatto per ripicca e la rabbia ha lasciato il suo posto alla tristezza. Non mi piaceva questa situazione che s'era creata fra di noi, speravo finisse al più presto e tutto tornasse come prima. Del resto non potevamo litigare così per una cazzata del genere.

Nascondendo i miei pensieri su Michael, bussai alla porta. Ashton mi disse di entrare pure ed io così feci, salutandolo e chiudendomi la porta alle spalle, sorridendo timido ed un po' rosso in viso.

Ashton mi guardò arrossendo. «Hey. Cosa ci fai qui?», mi chiese, timoroso.

«Sono venuto per parlare. Posso sedermi?», chiesi, indicando il letto.

Ashton annuì, stringendosi nelle coperte. Aveva preso sul serio la finzione dell'essere malato, quindi. «Accomodati pure».

Mi sedetti sul letto, mantenendomi comunque a debita distanza da Ashton. Mi sentivo in imbarazzo a stare troppo vicino a lui. «Ehm... Ho parlato con Calum, stamattina», cominciai, grattandomi la nuca.

Ashton si allarmò subito. «E cosa... cosa vi siete detti?», mi chiese, torturandosi il labbro inferiore con i denti.

Vederlo così mi fece venire voglia di baciarlo per ore, dimenticando ciò che dovevo dire. Però dovevamo parlare, non potevo lasciare la situazione in sospeso. Almeno con qualcuno dovevo chiarire, in questa giornata di merda. «Beh, innanzitutto mi ha detto che oggi ti sei dato malato, e poi... uhm, mi ha spiegato un po' perché, secondo lui, tu mi eviti da una settimana».

Ashton strizzò gli occhi. «Luke, prima che arrabbi, lasciami spiegare - mi è scappato di bocca. Non volevo, davvero, è che mi distraggo facilmente e-».

«Tranquillo!», lo interruppi ridendo, notando quanto fosse sull'orlo di una crisi di nervi, «Calum mi ha già giurato che non lo dirà a nessuno e sa che se solo ci provasse tu lo uccideresti, quindi... è tutto a posto, più o meno».

Ashton alzò un sopracciglio. «Quindi... sono perdonato? Non ce l'hai con me?», mi chiese, speranzoso.

Scossi la testa. «Beh, a dire la verità io ce l'ho ancora un po' con te - come ti è saltato in mente di rivelare l'identità di Angel a Calum? Potrebbe finire in tragedia».

«Lo so, Luke, scusami tanto. È che io mi distraggo facilmente, stavo rispondendo ad un tuo messaggio e niente, è successo. Spero tu possa perdonarmi».

Sorrisi mestamente. Riuscivo a vedere che Ashton se ne fosse pentito, ma comunque la mia paura che Calum potesse dirlo a qualcuno era ancora viva e presente. Cercai di non pensarci, però, mentre mi allungavo verso Ashton per posargli un bacio sulle labbra. «Beh, dipende da come tu cercherai di farti perdonare, questo», mugolai sulle sue labbra, facendo sorridere Ashton maliziosamente.

Il riccio mi sorprese, afferrandomi per le cosce e facendomi finire seduto su di lui. Stavo per parlare ma lui mi interruppe poggiando le sue labbra sulle mie famelicamente. Io ricambiai il bacio con foga, infilando le dita nei suoi capelli morbidi e tenendomi il più possibile attaccato al suo corpo, cosa che non mi sembrava mai abbastanza. Ashton si stava prendendo ogni fibra del mio essere, e tutto questo soltanto con qualche misero bacio - bacio che sembrava destinato a tramutarsi in qualcosa di più, quando finii di schiena sul letto con il corpo di Ashton fra le gambe.

Il cuore mi stava scoppiando nel petto all'idea che forse, tra qualche minuto, avrei finalmente perso la mia verginità. Ma qualcosa al riguardo non mi sembrava giusto. Non era proprio il momento adatto per perdere la mia verginità questo, ed io lo sapevo, nonostante non riuscissi a spiegarmi il perché.

Riuscii ad interrompere Ashton soltanto quando scese a baciarmi il collo. «Ash... aspetta un secondo».

Ashton alzò lo sguardo, mordendosi il labbro inferiore più gonfio del solito. Quel gesto mi fece fremere da capo a piedi, tanto da farmi dubitare della decisione che avevo preso. «Ehm... che c'è?», mi chiese, leggermente preoccupato.

«Mmh... è troppo presto», mi inventai su due piedi, sospirando, «Ci conosciamo da giusto una settimana».

Ashton annuì, rotolando al mio fianco. Mi sembrava piuttosto deluso. «Già, hai ragione. Scusami, non so cosa mia preso», borbottò, torturandosi il labbro inferiore con i denti.

Dio. Doveva smetterla. «No, tranquillo. Può capitare, l'importante è... sapere quando fermarsi, già», mugolai, mettendomi seduto sul letto, «Forse è meglio che vada».

Ashton mi fermò prima che potessi alzarmi dal letto, facendomi voltare verso di lui. «Puoi restare, se vuoi», mi propose, sorridendomi timidamente. Era assurdo come passasse dall'essere sexy da morire ad un cucciolo smarrito nel giro di qualche secondo.

Sorrisi, annuendo. «Mi farebbe piacere», dissi, togliendomi le scarpe ed infilandomi sotto le coperte con Ashton. Il riccio mi avvolse con le sue braccia, posandomi un tenero bacio sulla fronte.

«Sono contento che tu non ce l'abbia troppo con me», borbottò, poggiando il mento sulla mia testa.

Io sorrisi, affondando la testa nel petto di Ashton ed inspirando il suo profumo. «Mi piaci troppo per tenerti il muso», commentai io, facendo ridere Ashton.

«Perfetto, terrò a mente questa informazione», borbottò, «Ah, e... Luke?».

Alzai la testa, fissando Ashton. Il riccio aveva un sorrisetto dipinto sulle labbra che non prometteva niente di buono. «Che c'è?».

Ashton mi fece un occhiolino. «Sentiti libero di mettere le mani dove vuoi».

Alzai gli occhi al cielo, tuttavia risi alle parole di Ashton. «Dio mio, capisco perché tu e Calum siete pappa e ciccia adesso».



❀❀❀



[A/N] Buon pomeriggio, people! ♥

Allora, capitolo intenso, isn't it? 😏 Abbiamo una Marlene un po' upset, Michael acidone, un love interest per mr. Mainagioia (che tra l'altro ha il volto di Richard Harmon di The 100, pasticcino), i Muke che litigano, i Lashton che parlano e Ashton che cerca per la prima volta di entrare nelle mutande di Luke. Ma questo non è ancora niente. Ci sono ancora tanti guai e tante gioie all'orizzonte 😏

Detto questo, vi lascio. Ci vediamo settimana prossima con il capitolo 9! (in cui forse potrebbe esserci qualcosa un po' sconcio... però forse) (ma ci credete che siamo già al capitolo 9? Mado') ♥


Angel || LashtonWhere stories live. Discover now