Capitolo 25 - Rito

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Ludwig mi prese in braccio e, seguiti a ruota da mio padre, raggiungemmo la villa, già gremita di gente

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Ludwig mi prese in braccio e, seguiti a ruota da mio padre, raggiungemmo la villa, già gremita di gente. Alcuni invitati fuori, intenti a bere un liquido rosso, di cui non volevo sapere la provenienza, ci guardò incuriosito.

<<Mi dispiace per quello che è successo>> disse Ludwig posandomi sul letto e dandomi una scrollata sul vestito per ripulirmi.

<<Non è colpa tua>>

<<Avrei dovuto aspettarmi una mossa del genere, mettere qualcuno a sorvegliarti, invece niente, è entrato indisturbato>> mi prese la mano nelle sue, l'espressione disperata. <<Ho avuto davvero tanta paura di perderti. Sono uno stupido e un bugiardo>>

<<Non è vero...>>

<<Ho promesso di proteggerti sempre, e stavo per perderti proprio sotto il mio naso. Io...>>

Gli posai una mano sulla spalla e lo guardai cercando di non dare a vedere che ero ancora scossa per quello che era avvenuto.

<<Non è colpa tua. Non potevi saperlo, e nemmeno io. Ma mi hai salvato. Ora sto bene, e tra poco saremo marito e moglie, non è così? Nessuno oserà più mettersi tra di noi>>

Lui mi prese la mano e la baciò, stringendosela poi al petto.

<<Lascia che ti sistema qualche ciocca>> disse alzandosi e mettendomi le mani tra i capelli, aggiustando qualche forcina.

<<Tutto il pomeriggio che quelle donne hanno impiegato a sistemarmi>> dissi sconfortata.

<<Sei comunque bellissima>>

Mi alzai e mi guardai allo specchio. Le maniche dell'abito erano sporche di rosso, i capelli non erano più belli come prima, il rossetto e il trucco erano sfumati.

Il padre di Ludwig entrò nella stanza e si bloccò, guardandomi sorpreso.

<<Cosa è successo? Vi stiamo cercando da un'ora>>

<<Vladimir ha rapito Veronica>> esordì mio padre, appoggiato al muro.

<<Cosa?>> l'uomo guardò sorpreso mio padre. <<Stai bene?>> chiese tornando a guardarmi. Io annuii.

<<Per fortuna. Noto però che il tuo abito è rovinato, sporco di sangue. Non può presiedere alla cerimonia in questo stato. Veronica, posso prestarti l'abito della madre di Ludwig, se vuoi. Dovrebbe andarti>>

<<Non voglio che sia un disturbo>>

<<No, non preoccuparti. Te lo faccio portare subito. Cerca di sistemarti il trucco però. Si vedono le lacrime>>

Mi toccai le guance istintivamente. Quando fu uscito, mi alzai e avvicinai allo specchio, guardando il mio riflesso. Presi i miei trucchi e cercai di rimediare ai danni. Poco dopo delle serve portarono dentro un grosso scatolo, dal quale uscirono un vestito bianco, dal corpetto cosparso di diamantini e dalla larga gonna.

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