Capitolo 8 - Villa

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Quando il suv si fermò davanti la grande casa, mi sentii immensamente piccola

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Quando il suv si fermò davanti la grande casa, mi sentii immensamente piccola.

Dei grossi cancelli automatizzati si erano aperti su un grande viale che conduceva ad una grande villa, che niente aveva da invidiare ad un castello, con un grandissimo cortile.

Scesi dalla macchina riempiendomi di quella visione. Sembrava la residenza estiva di una regina. Il cortile era enorme, il prato tagliato all'inglese, dei grossi cespugli di rose rosse delimitavano il perimetro della casa e dei cespugli rigogliosi invece delimitavano quello del vialetto che portava ad una grande fontana.

La facciata della grande casa era di marmo bianco, con decorazioni di stile barocco. La villa era a tre piani, ogni piano aveva tre balconi colmi di vasi di fiori colorati.

Sembrava impossibile pensare che lì dentro ci vivessero dei vampiri e che lì era cominciato il mio incubo.

Ludwig uscì dall'auto e consegnò le chiavi ad uno dei due valletti che era uscito ad incontrarci, mentre le mie valigie furono portate dentro dall'altro.

Ludwig mi prese a braccetto e mi accompagnò alla porta, dove una donna vestita da cameriera di altri tempi ci aspettava, con un austero vestito nero con le spalle delle maniche gonfie e un grembiule bianco con dei merletti.

La guardai stupita.

<<Mio signore, bentornato>>

<<Grazie Marie. Ti posso presentare Veronica>>

La donna mi guardò con disprezzo. <<Benvenuta>> disse cercando di trattenere un'ondata di veleno.

<<Grazie>> dissi io poco convinta. Guardai Ludwig, ma lui era intento a guardare qualcuno davanti a lui. Seguii la direzione del suo sguardo e vidi un uomo che era l'esatta copia di Ludwig da vecchio. Suo padre. Lo avevo già visto, ma adesso aveva un aspetto serio e seccato.

Stava immobile, con una mano poggiata sul corrimano di marmo della grande scalinata che portava al piano superiore.

<<Alla fine l'hai portata davvero>> disse serio, guardandomi.

Io mi sentii terribilmente a disagio e strinsi più forte il braccio di Ludwig.

<<Certo padre. Te lo avevo detto, no?>>

Quello non rispose, ma continuò a fissarmi serio.

<<Volevo presentartela ufficialmente>> disse Ludwig.

<<La conosco già. So tutto di lei. L'ho scelta io, ti ricordo>>

Rabbrividii. Lui mi aveva scelto insieme alle altre ragazze che adesso non c'erano più.

La tensione nell'aria era palpabile.

<<Allora, Veronica, sarà meglio che ti mostri la casa, prima che tu ti perda>> disse Ludwig, portandomi via dallo sguardo terribile di quel vampiro.

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