Capitolo 3 - Blood

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Quando il giorno dopo mi recai a lavoro, di John non c'era nessuna traccia. Posai in fretta le mie cose nel ripostiglio e tornai in fretta nella sala. Victoria non c'era. Quando mi misi dietro il bancone, entrò John, con il suo passo disinvolto. Mi rivolse uno dei suoi soliti sguardi e sorrise, poi s'infilò anche lui nel ripostiglio a posare le cose.

<<Allora oggi siamo solo noi due?>> chiese passandomi dietro e sfiorandomi la spalla volutamente. Rabbrividii.

<<S-sì. Noi e il capo>> sottolineai.

Lui prese il taccuino e andò a prendere le ordinazioni dei tavoli. Non c'era molta gente.

Lo osservai mentre gironzolava per la stanza. Aveva un portamento elegante, dei modi gentili, un sorriso accogliente. Non sembrava assolutamente quel mostro che avevo visto nel sogno. Era come se fosse un'altra persona.

Pensai alla collana dentro il mio cassetto. Cosa ci faceva lì? Lo guardai e questa volta lo trovai a fare lo stesso. Sviai il suo sguardo e lo puntai verso i cupcakes con le faccine.

Era una cosa impossibile. I vampiri erano leggende. E poi lo avevo visto gironzolare alla luce del sole il giorno prima. Non poteva essere un vampiro.

Una cliente anziana, con la sua voce gracchiante, mi riportò alla realtà. La servii con un sorriso e continuai a rimuginare.

Non volevo averlo attorno. Ero spaventata da lui. Ma che dico? Terrorizzata!

La sua sola vicinanza mi faceva venir voglia di nascondermi sotto il tavolo con un paletto di frassino, un rosario, acqua santa e aglio.

<<Tutto bene?>> chiese spuntandomi alle spalle.

Non mi ero accorta che si fosse avvicinato.

Annuii, guardandomi le punte dei piedi.

<<Sembri pallida>> disse scostandomi i capelli dal viso.

Scacciai la sua mano.

<<Va tutto bene>>

Presi un bicchiere di vetro e vi versai dentro dell'acqua.

Lui rimase in silenzio a fissarmi con un'espressione perplessa, poi prese un altro bicchiere e bevve anche lui.

<<Oggi non c'è molta gente>>

<<Già>>

<<Spero di finire prima il turno>>

<<Sì>>

Lui si voltò verso di me, con ancora il bicchiere d'acqua in mano.

<<Ti va di andare a bere qualcosa dopo?>>

<<Non posso>>

<<Okay>> disse lui posando il bicchiere con l'aria leggermente stizzita ed andando a servire una coppietta appena entrata.

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