20. See the truth

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Chapter 20

Ed è proprio vero quando si dice che si beve per dimenticare, ma prendiamo un momento ad analizzare il vero concetto di queste parole.
Perché il dolore è talmente lacerante da portarti a fare un passo del genere e a demoralizzarti in questo modo? Io non lo so, non lo so e non lo saprò mai.
Dato che si da il caso  mi trovi con la testa sul volante della mia aiuto al di fuori della casa del mio migliore amico stretto con la mia lei: la mia amata compagna di vita. La vodka.
Mi rilassa sentire il liquido amaro bruciare nella mia gola. L'alcool è come il fumo per me. Non ne posso fare a meno in momenti come questi. Momenti in cui i pensieri più profondi e oscuri ritornano a galla. Ricordi che erano affondati da un bel po'.
Ricordi che solo dopo tanto tempo ero riuscita a dimenticare. Ricordi che fortunatamente sono solo ricordi.
Bevo per mandare il dolore via. Non so perché mi sono comportato così in generale: abbondando la festa. Ma mi sentivo troppo colpevole, mi sentivo talmente inutile sotto tutti gli occhi dei ragazzi che quasi non riuscivo a mantenere saldo lo sguardo con ognuno di loro.
Il mio cellulare prende a squillare e affannosamente lo afferro dal mio giubbotto di pelle portandolo verso il mio orecchio.

'Pronto?' La mia voce esce impastata e un po' esaltata.

'Zayn! Amico, spiegami dove cazzo sei?' La voce esce con un pizzico di preoccupazione. La musica non si sente. Ma riesco a sentire quel brusio di sottofondo. Contemplo la scena immaginandola e resto in silenzio.

'Zayn!' Il mio amico mi riprende non vedendo una mossa da parte mia.

'Harry, Harry, amico mio Harry' Ridacchio analizzando il suo nome. Harry? Che nome è Harry. Harold, si lui è Harold.

'Cazzo Zayn sei ubriaco! Vorrei sapere il perché, dimmi dove sei che vengo.' Lo sento allontanarsi, dato che non emerge più quel brusio circostante.

'Non sono ubriaco! Ho solo bevuto un tantino di Vodka.' Ridacchio solo scuotendo la testa.

'E comunque qui, sono qui. Di fronte casa tua.' Ridacchio nuovamente, non sentendo una presenza dall'altro capo del cellulare.

"È con tutto questo cazzo di male sai solo bere e fumare, senza affrontare le cose eh, Malik?"
Lo sportello della mia auto si apre ed Harry spegne prontamente il suo cellulare mettendolo in tasca.

"Vieni su! Cazzo ti stai perdendo la festa di Carrie." Dice facendomi scendere dall'auto e tirandomi per il braccio.

"Carrie!" Dico aprendo la bocca e socchiudendo gli occhi.

"Si, sembra un po' giù di morale..Cazzo pure per la sua festa."

"Carrie!" Con la stessa espressione pronuncio quelle soavi lettere che formano un nome tanto bello.

"Si amico, cazzo Carrie ho capito lo so!"

"Harry." Lo chiamo prima di entrare nuovamente in casa sua. Mi guarda in attesa di una mia risposta serrando le labbra.

"Calmino con la parola cazzo eh!" Scoppiamo entrambi a ridere e poggiandomi una mano sulla spalle torniamo dove stanno i ragazzi.

Carrie's pov

Ero l'unica che si era accorta della scomparsa di Harry. E non volendolo l'orecchio mi è caduto nella conversazione fra lui e Zayn. Sono un tantino scioccata e non so cosa pensare.
In quel momento però i due diretti interessati compaiono nuovamente prendendo posto.
Lo sguardo di Zayn cade su di me, ma nemmeno dieci secondi dopo lo sposta concentrandosi sui discorsi.
Lo guardo di sottecchi e sospirando ritorno al discorso di prima.

"Ragazzi! Avanti su, è quasi mezzanotte che ne dite di uscire un discorso interessante per aspettare ormai la mezzanotte?" Propone Brooke guardandoci uno ad uno. Per un minuto mi estraneo dalla conversazione guardandomi intorno. Mi sembra tutto surreale, fino a qualche periodo ero la ragazza solitaria, sempre col muso lungo e apatica. Quella che non riusciva a farsi degli amici e adesso? Eccomi qui circondata da loro. Non saranno dei santi ma sono veri nei miei confronti.

Yours Z.M Where stories live. Discover now