Non appena entro in camera ho come l'istinto di tornare indietro e chiedergli scusa.
Alla fine non è colpa sua se abbiamo litigato, sono io che mi sono comportata da stupida bambina viziata.
Devo essere forte e non devo andare da lui, basta.
Chiudo la porta e mi lancio sul letto con tutta me stessa.
Ci vuole un pò prima di rialzarmi e andare a struccarmi per andare a letto.
Quando finalmente decido di andarmi a preparare per dormire mi alzo e come uno zombie triste cammino verso l'entrata del bagno.
Finalmente sono pronta per la nanna, ho tolto trucco, ho slegato i capelli e mi sono spogliata, ma stavolta non voglio mettere un pigiama,metterò la felpa di Damian, quella che ha lasciato da me, l'unico ricordo che ho per ora.
Sulle gambe indosso un semplice paio di leggins blu e sotto la felpa non metto niente.
Mentre torno in bagno per prendere una mollettina sento dei rumori provenire dalla camera affianco alla mia, ossia quella di Benny.
Oh Dio!
Non ho riflettuto su ciò che poteva comportare la mia risposta.
Lui sta già male dentro per problemi suoi, ed io facendo in quel modo ho solo peggiorato le cose.
Esco dalla mia camera correndo ed entro subito in quella di Benny trovandolo appoggiato sulla sua scrivania.
Vado verso di lui e gli tocco la spalla, alza la testa e mi guarda fisso negli occhi.
Ha le sclere ormai rosse e gli occhi sono pieni di lacrime.
Sta tremando ma riesce comunque a far fuoriuscire qualche parola dalle sue labbra.
"Che vuoi?" dice.
"Sono venuta per scusarmi"
"Non mi interessa"
Adesso non gli interessa.
Mi volto verso sinistra e sulla scrivania trovo il bicchiere vicino le goccie anti-stress.
E anche oggi le ha riprese...
Mi avvicino a lui e lo abbraccio sussurdando uno "scusami" lento e dolce.
Mi abbraccia e mi stringe fortissimo piangendo sempre con più forza fin quando mi dice "ti prego, resta qui, ho sempre desiderato una sorella e adesso che ho te mi sento leggermente più tranquillo se ti ho vicino"
"Vorrei... Ma se ci vede mio padre? Potrebbe pensare ben altro."
"Hanno lasciato il bigliettino, rimangono fuori e dormono in albergo per due notti, quindi tornano fra due giorni."
"Va bene allora" dico stringendolo fortissimo.
Mi prende in braccio e mi appoggia sul letto in modo più delicato possibile.
Va verso la scrivania e apre il cassetto, dal quale cade una foto.
Non riesco a vederla molto bene, ma vedo dei capelli biondi e tanta luce, è una foto un pò strana.
Non perde tempo ad afferrarla con forza e a chiuderla dentro il cassetto che poi richiude a chiave, mettendo la stessa chiave sul suo collo.
Esce da un altro cassetto delle pillole, che sarebbero i sonniferi.
"No Benny, ti prego" dico.
"Non riesco a stare senza"
" parliamo un pò e dopo le prendi, non voglio che dormi subito"
Spero solo che non le prenderà...
Provo a parlargli e spero che piano piano riesco a farlo dormire.
Va in bagno e credo si stia mettendo il pigiama.
Esce dal bagno e invece di avere il pigiama ha solo i box ed io d'istinto metto le mani sulla faccia.
"Ma vestiti" dico diventando rossa.
"Io dormo così, non riesco a dormire in pigiama" risponde mettendosi sotto le coperte.
Si volta verso di me e mi avvicina tirandomi per la mia minuscola vita coperta da quell'enorme felpa.
Abbiamo i visi vicini e sento che tra noi non c'è attrazione fisica, siamo come un fratello e una sorella che si vogliono bene.
"Comunque mi dispiace per te e il tuo tipo" dice abbassando lo sguardo.
"Tranquillo, fa niente"
"Sai, sei la prima con cui passo tutta la notte abbracciati"
"Ma la tua ex?"
"Non voglio parlare di lei, ha il tuo stesso nome comunque"
"Ah... Almeno so qualcosa" rispondo.
Decidiamo insieme di dormire e io chiudo gli occhi, ma aspetto un suo movimento.
Apre gli occhi dopo tre minuti, mi guarda non notando che io ho gli occhi leggermente aperti e si alza cercando di fare meno rumore possibile, si avvicina alla scrivania, apre il cassetto delle foto e ne prende una, che io non riesco a vedere.
Dall'altro cassetto afferra le pillole e ne prende due.
Mentre lo fa guarda la foto e piange cercando di non farsi sentire.
Non appena riposa tutto si avvicina di nuovo al letto ed io mi faccio trovare con gli occhi aperti mentre lo guardo in modo seccato.
"Che vuoi ora?" dice.
"Vorrei solo tenerti lontano da tutto questo"
"Non deve interessarti, non posso stare lontano da tutto questo e tu non sei la mia Kelena che puoi cambiarmi"
"Ma... "
"A volte farei come se tu fossi lei"
" fallo " dico...
Mi guarda strano e si avvicina a me saltandomi addosso.
Inizia a baciare il mio collo e noto che forse la cosa ci sta leggermente sfuggendo di mano.
"Benny..."
Si allontana di scatto e scoppia di nuovo in un altro pianto.
"Scusami, cioè... Io non intendevo questo, credevo che le cose fossero andate diversamente"
Dico guardandolo con gli occhi spalancati.
Non mi guarda nemmeno in faccia, si volta dall'altra parte e in pochi minuti è gia in pieno sonno.
Lo abbraccio da dietro, ha bisogno di cure e soprattutto di coccole.
Prendo sonno anche io e mi addormento molto vicina a lui.
*****
Ci risvegliamo insieme, a causa della forte tempesta che c'è fuori.
Il cielo è grigio e sembra ancora notte, quando invece sono le sette del mattino.
Entrambi abbiamo spalancato gli occhi e ci siamo spaventati.
Io ho stretto la sua vita bruscamente e lui mi ha sorriso, cosa che fa molto raramente.
"Buongiorno" dico sorridendo.
" Giorno Kel..."
"Che ne dici di fare colazione?"
" va bene"
Scendiamo al piano di sotto e la cameriera non c'è.
Sul tavolo c'è un bigliettino con su scritto: < i vostri genitori sanno già tutto, parto per la Romania per due settimane. Buona fortuna a tutti e quattro >
Che tenera che è...
"e adesso?" dice Benny.
"Cucino io"
"No per favore, tu mi avveleni"
"Non è vero! Io so cucinare"
Iniziamo a litigare e mentre lui mi rincorre io cado in avanti e sbatto forte l'avambraccio nello spigolo dello scalino.
Un dolore atroce mi assale e non riesco a muovere niente,
anche se muovo le dita il dolore è fortissimo.
Inzio a vedere sfocato e non capisco più niente di quello che sta succendendo.
Sento la voce di Benny ma non capisco niente di ciò che dice.
Subito mi prende in braccio e usciamo dalla porta di casa, si gela dal freddo e non capisco perché sta facendo questa cosa.
Mi mette in macchina e dopo essermi bagnata con la pioggia inizio a vedere di nuovo tutto normale.
Guardo il mio braccio che tengo immobile e noto che l'osso è sporgente, non posso credere che mi si è rotto il braccio.
Benny mette a moto e partiamo verso l'opedale più vicino e fortunatamente arriviamo subito dopo.
Mentre mi volto sbatto il braccio con il finestrino dell'auto e non vedo più niente...cavolo!
Spazio autrice:
Ciao a tutti/e .
Per chi non lo sappia la sclera è la parte bianca dell'occhio, quindi se non avevate capito il significato ecco a voi la risposta.
Poi vorrei ringraziare tutti quanti per aver fatto arrivare la storia a 1000 visualizzazioni e poco più.
Mi raccomando continuate a leggere, votare e commentare..
Baci, Dorys❤❤
YOU ARE READING
Unresponsive {IN REVISIONE}
RomanceUnresponsive~Insensibile {·} #wattys2022 Kelena Price,18 anni,Canada. insensibile,stronza,menefreghista. La bad girl della scuola,quella più desiderata da tutti i tipi di ragazzi. Amante delle feste e degli alcolici,ma soprattutto dei bad boy della...
