~Capitolo 25~

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"Si, sono stata innamorata.
Tanto tempo fa ero ancora piccola, non voglio darti un brutto esempio, spero non ti capiti mai di perdere la mamma o il papà e di rimanere con un solo genitore che non ti da le giuste attenzioni e tu, da sola, non riesci a vedere il mondo come si deve.
Ero piccola e credevo di essere già grande, per cui hi fatto molti errori che non avrei dovuto fare, perché non sapevo avessero avuto una cattiva influenza sul mio futuro e sul mio modo di vedere il mondo.
Ricordo che mentre ero sul treno conobbi un ragazzo bellissimo, altezza media, non troppo muscoloso, capelli sempre scompigliati con delle sfumature tra il marrone e il biondo, tanti piercing, dolce, di buona famiglia e con un cuore enorme.
Non passò molto tempo, subito iniziai ad innamorarmi di lui, ero solo una ragazzina, e ancor ora lo sono, ma ero e continuo ad essere... follemente innamorata di lui.
Io avevo la tintura bionda, usavo le lenti azzurre e sempre abitini corti, e dopo qualche mese, a causa dei miei sbagli e dal mio modo di fare lui mi abbandonò.
Avevamo passato tanto insieme, ma per la prima volta non ero andata a letto con lui o con qualcun altro, perché con lui sentivo di essere ciò che una vera Donna deve sentirsi!
So che parlare con te, che hai solo pochi anni è un pò sciocco, ma ho davvero tantissima voglia di parlarne con qualcuno da troppo tempo.
Quando lui andò via non mi diede una spiegazione valida, mi abbandonò così, senza nessun motivo, senza nessun discorso sensato.
Mi disse solo che da quel momento sarebbe diventato insensibile con tutti e  non avrebbe più sorriso a nessuno, neanche a sua madre.
Quando non lo vidi più non sapevo più come fare, come continuare ad andare avanti, senza la mia mamma, senza le giuste attenzioni, e soprattutto senza di lui!
Conobbi altri ragazzi dopo di lui, ma ognuno con cui stavo non era alla sua altezza, continuavo a starci, ad andarci a letto, ma lui viveva ancora nella mia mente, e senza di lui non sarei mai potuta diventate la 'Donna' che volevo essere, perché sarei per sempre rimasta... La ragazza facile che tutti potevano usare.
Ma in realtà non erano loro ad usarmi, anche io li prendevo in giro, perché in realtà nessuno era come Dustin, quindi quando li guardavo vedevo lui, filtravo lui in qualsiasi cosa, e questo mi peggiorava sempre di più.
Poi, quando cambiai città decisi di cambiare del tutto, non dico colore di capelli o altro, quelli li tolsi dopo poco tempo, ma caratterialmente, perché volevo essere una donna da sola, perché ormai lo avevo perso, quindi era inutile continuare a cercarlo ovunque.
Conobbi così un ragazzo di nome Damian, con lui mi sembrava di rivivere tutto ciò che avevo passato con Dustin, ma anche con lui, qualcosa mancava.
Questo però non vuol dire che non ho provato nulla, anzi... Stava quasi riuscendo a farmi dimenticare il passato.
Ma anche lui mi abbandonò, senza un apperente motivo...
Senza niente, così...
Come quando una stella cade dal cielo, lo abbandona senza dargli spiegazioni, forse perché è stanca di vivere in un universo sempre uguale, monotono, come me."
"Cosa faresti se potessi scegliere tra i due principi azzurri che ti hanno abbandonata?"
Bella domanda, avevo dimenticato a dire questo dettaglio.
"Credo di tornare con il mio primo vero amore, ma so già che questo è impossibile, per cui sceglierei Damian, perché anche se non riesce ad arrivare ai livelli di Dustin è lo stesso ciò che voglio nella mia vita." dico.
Dopo aver chiuso il discorso continuiamo a parlare del più e del meno, e lei mi confessa di amare un suo amico dell'asilo di nome Adrian.
Quando scendiamo dalla giostra le consiglio di non innamorarsi e di lasciar perdere, lei annuisce e va via con i suoi genitori.
Io e Benny facciamo una passeggiata e andiamo a sederci su un prato a pagamento pieno di coperte e cuscini per sdraiarsi e parlare un pò.
Entriamo e ci sdraiamo sotto le caldissime coperte bianche e arancioni che su quel prato sembrano davvero molto particolari.
È strano vederlo sotto le coperte accanto a me, mi ricorda Dustin quando per Ferragosto preparò una cosa simile sulla spiaggia, ricordo che stavamo lontani per paura di essere invadenti e parlavamo del più e del meno senza essere troppo romantici.
Basta pensare!
Decido così di aprire un discorso, almeno passano i trenta minuti che abbiamo scelto di passare qui.
"Sei diplomato?" dico.
"Si, ho finito la scuola questo giugno perché ho anticipato di un anno, credo sia una liberazione, almeno adesso lavoro e non ho bisogno di chiedere tutto a mia madre. Tu?"
"Io sono ancora una studentessa e ho da poco iniziato l'ultimo anno di superiori, liceo delle scienze umane"
A dire il vero quando ero ancora alle medie volevo diventare parrucciera,ma visto che poi mi padre mi negò di fare un professionale decisi di fare il liceo, e adesso sono davvero molto contenta di aver fatto questa scelta.
Parliamo per circa venti minuti, fin quando mi squilla il cellulare e vedo che ho una chiamata persa perché non sono riuscita a prenderlo in tempo.
Guardo ed era Damian.
Subito clicco il tasto per richiamere e risponde subito.
Benny ha un'espressione strana e mi guarda come se io stessi morendo.
"Un attimo, è il mio ex" dico tremando.
"Kel" dice la voce attraverso la cornetta.
Che voce magnifica che ha!
"Hey"
"La tua amica mi ha detto che sei da tuo padre, come va?"
"Va tutto bene, al momento sono fuori con il mio 'fratellastro'" dico ridendo.
"Io sono stato a casa tua ieri e stamattina e tu non c'eri, quindi ho chiesto di te, perché devo parlarti"
Devo prendere coraggio, non posso essere ciò che vuole lui, adesso basta!
"Di cosa? Del fatto che mi stavi per picchiare davanti al ristorante? O perché mi hai abbandonata a casa, solo perché ti ho detto di avere alcuni dubbi. Damian ricorda che una persona che ama non ti abbandona senza darti una motivazione valida.
Quindi ora cerca di sparire e vai via!"
Chiudo la telefonata senza aspettare una risposta, non ho voglia di parlare con lui.
Già sono pentita di ciò che ho detto, ma l'ho fatto mentre pensavo a quanto è stato stronzo con me.
"Non è vero" dice Benny interrompendomi dai miei pensieri.
"Cosa? Sentiamo..." dico nervosa.
"Che se ami non abbandoni, c'è chi ama...ma non riesce a sopportare alcune cose..."
"Adesso non intrometterti e stai zitto ok? Non sai come stanno le cose e devi startene per i fatti tuoi"
Forse ho esegarato, si, tanto.
Ma non ho il coraggio di chiedere scusa, sono ancora arrabbiata e non devo dare conto ad un ragazzo che ho conosciuto da due giorni, che tra l'altro non mi ha detto niente della sua vita, nonostante io gli e lo abbia chiesto tantissime volte.
Vedo lui alzarsi bruscamente con un viso serio e va verso l'uscita, io lo seguo e ci avviamo verso l'auto.
Durante il tragitto verso casa siamo entrambi zitti e appena entriamo a casa ognuno va in camera propria senza nemmeno salutare.
Vorrei chiedergli scusa... Ma non devo!

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