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~Capitolo 14~

Mi risveglio in un letto che a parer mio è davvero comodo.
Guardo bene ed è proprio il mio.
Inizio a pensare a ciò che è successo ieri e ricordo solo pochissime cose.
Ricordo di aver bevuto molto, di aver visto Abby dietro il locale, chiamato Andrew preoccupata e aver sentito una ragazza.
Diceva di non essere disponibile e sono tornata a piedi,solo questo.
Mi alzo dal letto e scendo le scale,sono ancora in intimo.
Mentre vado al piano di sotto vedo un'ombra per terra.
Mi avvicino e riconosco quei capelli biondo ossigenato di Damian.
Provo a ripensare a ieri sera,ma ricordo di averlo visto solo quando abbiamo fatto la gara di bicchieri.
La testa mi fa malissimo e sto gelando dal freddo.
Mi avvicino e gli tocco la spalla.
"Cos'è successo ieri?" dico indifferente,come se non mi interessasse che lui è qui con me.
Non perde un millesimo di secondo e mi prende in braccio costringendomi a cingere il suo collo.
Sale le scale senza dire una parola e mi rimette a letto.
Per la prima volta non sta affatto guardando il mio corpo quasi nudo,anzi mi sta mettendo due coperte sopra per non farmi sentire freddo.
"Stai male,hai la febbre altissima e stanotte non ho fatto altro che venire qui in camera tua a vedere come stavi ogni dieci minuti" dice fissandomi.
Rimango perplessa e lo fisso anch'io.
"Ma...io sto bene,davvero" dico.
In realtà sento la gola che brucia e mi fa malissimo la testa.
Vado verso lo specchio e mi guardo,ho un volto cadaverico,così decido di andare a fare la doccia.
Damian mi segue come se fossi una bambina alle prese con i primi passi.
Entro in bagno e chiudo la porta sbattendola.
Riempio la vasca,non mi va di fare una semplice doccia,inoltre i capelli sono ancora puliti, e poi non ho voglia di asciugarli.
Dopo aver finito di sciacquarmi rimango un pò immersa nell'acqua.
Inizio a vedere tutto appannato di nuovo,la mia schiema scivola e non riesco a respirare.
Inizio a sbattere i piedi e le braccia ovunque,fin quando subito Damian apre la porta e mi prende in braccio come i principi prendono la loro principessa.
Vedo ancora appannato, ma riesco a percepire che mi sta portando in camera mia,ancora bagnata e senza nemmeno l'accappatoio addosso.
Mi mette alzata sul pavimento e mi avvolge con una grande tovaglia.
Mentre lo fa mi abbraccia e dice "sono stato dietro la porta,avevo paura ti succedesse qualcosa di brutto".
Inizio a piangere perché riesco solo a sentirlo,vedo tutto buio e le gambe tremano.
Attraverso il tatto percepisco che sta sfregando la tovaglia sul mio corpo e dopo un pò mi mette l'intimo che ha prelevato dal cassetto,mi mette anche le calze che arrivano sul ginocchio,credo di essere rossa come un pomodoro ma il fatto di non vedere bene mi fa impazzire.
C'è un silenzio tombale,mi ha pure fatto indossare un pigiama e mi ha rimesso sotto le coperte.
Le cose stanno iniziando a riprendere colore,ma sto davvero malissimo e continuano a cadere lacrime dai miei occhi.
Mi volto e vedo una sagoma che sembra nuda,solo in intimo.
Lo sento infilarsi sotto le coperte e avvicinarsi,inizia a massaggiare le mie tempie e io inizio a rilassarmi.
Tutto torna alla normalità, così mi volto per guardarlo negli occhi e noto che lui è proprio come avevo visto,in box.
Lo guardo e vedo che sorride sotto i baffi.
Chiudo gli occhi e una voce tenera mi culla "mi sei mancata,principessa mia..."
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Mi risveglio ed è ormai sera,Damian non è più qui accanto a me.
Mi alzo piano dal letto e vado a guardarmi allo specchio.
Il mio aspetto è proprio orribile,non mi è mai capitato di stare con un ragazzo quando stavo male.
Ho un pigiama a pantaloncino rosa e giallo con una mucca sulla pancia,i calzoncini al ginocchio a righe che non so dove ha trovato,i capelli ancora sciolti e davanti al letto ci sono un paio di ciabatte a forma di panda.
Le indosso e scendo le scale lentamente,non vorrei cadere.
In cucina trovo Damian che è girato verso la finestra.
Sta parlando con qualcuno al cellulare... " no Tessa,ti ripeto che non sono in casa,se vuoi possiamo stare  domani insieme. Vieni a casa mia dopo pranzo e ci divertiamo,a domani bellissima!" dice.
E la bionda del super market dove è andata a finire? Ed io?
Ripenso a ieri sera e ricordo una frase...*vedi? So almeno che non lo ami sul serio.
Se lo amassi davvero non saresti nemmeno salita in auto*
Inizio a piangere e lui si accorge della mia presenza.
La sua espressione cambia del tutto e subito inizia correre verso di me,io mi allontano e lo guardo con le lacrime agli occhi.
"Ieri Andrew era con una ragazza,mi ha tradita anche lui,anche se non stavamo del tutto insieme! E adesso pure tu,per la seconda volta! E poi... Con Tessa" dico schifata e delusa.
Corro per le scale e prendo il mio cellulare.
Non appena lo sblocco trovo aperta la chat con Andrew.
Andrew ~dove sei?~
Kelena ~non ti interessa~
Andrew ~prima non potevo venire,stavo ancora lavorando~
Kelena ~senti,sono Damian. Kelena è con me,quindi cerca di sparire~
Andrew non ha più risposto dopo questo messaggio.
Sono davvero delusa,entrambi mi hanno usata e adesso io sono qui,a piangere,non so se più per Damian o per Andrew.
Sento bussare alla porta della camera..non rispondo ma la porta si apre ugualmente. Ha le lacrime agli occhi, si avvicina e si siede affianco a me, mi abbraccia e sussurra "ieri Andrew è stato con Tessa,ma ti prometto che non farò lo stesso anche io".
Non so cosa fare,così lo abbraccio e dico
"Come va con la tua ragazza?"
"Non è la mia ragazza ormai,ho deciso di lasciarla" risponde.
"Perché domani devi incontrare Tessa? Dovete andare a letto insieme vero?"
"No. Lei vorrebbe questo,ma dopo la prima volta ho deciso di non accontentarla più. Dopo di te non sono più andato a letto con nessuna,neanche con Tatyana,la mia ex ragazza. Ogni volta che stavo per spogliarla notavo che la sua pelle non era come la tua,infatti abbiamo litigato e ho deciso di chiudere la relazione" spiega.
"Stavolta non voglio giocare Kel, ho deciso di essere nuovamente un bravo ragazzo, ma fai anche tu questo per me. Lascia perdere Andrew e stammi vicino, voglio te e tu vuoi me,quindi è inutile evitarsi.
Mi stringe forte al petto e mi bacia il collo.
Sto già meglio.