Capitolo 1

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Driin driin suona la sveglia: 03:30 mi alzo dal lucernario dove mi ero addormentata in forma animale e scendo in camera mia. Torno umana sentendo il cambio di temperatura e piccoli brividi mi percorrono il corpo. Non soffro il freddo ma è dicembre e la pelliccia non mi dispiaceva. Indosso dei pantaloni comodi e una felpa leggera, mentre indosso quest'ultima evito di osservare il tatuaggio che ho al fianco. Sono passate diverse settimane dal giorno della mia trasformazione completa. Da quel giorno qui a Flowerew Town c'è stato molto movimento. Essendo ora la Celestial Wolf sono diventata soggetto di molte chiacchiere tra i principali branchi d'America. Ma non tutte sono positive... C'è chi non mi ritiene all'altezza essendo 'un'inesperta ragazzina di sedici anni' c'è chi invece mi considera un pericolo da eliminare. Ma fatto sta che da quel giorno molte cose sono cambiate: i miei sensi si sono acutizzati al massimo causandomi spesso emicranie e sento come un'ombra dentro di me. Qualcosa di misterioso come se io non fossi del tutto me stessa. La finisci di pensare? Non sono neanche le quattro del mattino, è ancora notte. Scusa. Mi allaccio le scarpe ed esco in giardino. Comincio ad esercitarmi un po' con i miei poteri che sembrano ormai essersi stabilizzati. Il mio potere primario è quello del controllo insieme ai poteri di Melody che non spariscono e grazie ad John ormai li so usare alla perfezione. Per quanto riguarda i poteri da Celestial Wolf riesco a creare sfere sempre più potenti ma cerco di evitare di utilizzare questi poteri 'extra', Light mi aveva avvisata sugli effetti collaterali e ora li conosco bene, li ho provati su me stessa e a meno che io non sia costretta ad usarli non lo farò. Comunque è già da diversi giorni che provo a parlare con Light per chiederle spiegazioni sul tatuaggio e tutta questa nuova storia ma non mi risponde. Sento la vibrazione del cellulare nella mia tasca e, dopo averlo preso, leggo il nome di Carter sullo schermo. Dal giorno della guerra mi sta sempre vicino, pensa che sia ancora sotto shock per la morte di mio zio. Forse non si sbaglia.
«Ehi Carty»
«Ehi Cris... mi hai chiamato 'Carty'? Sai che non sopporto quel soprannome» mi dice con tono offeso,
«Non è colpa mia se il tuo nome non ha dei bei diminuitivi, preferisci Car? Aspetta, sono le quattro e venti del mattino, perché sei sveglio?»
«Ultimamente non riesco più a dormire e ero certo che ti stavi già allenando quindi ti ho interrotto. Comunque come stai?»
«Non saprei, stanotte ho sognato di nuovo mia madre»
«Vuoi parlarmene? Se vuoi ci incontriamo tra mezz'ora»
«Devo parlare con tutto il branco, ci sono delle novità. Appena sarà un'ora decente avvisali telepaticamente, vi voglio tutti davanti al portale per le nove».
Chiudo la telefonata dopo averlo salutato. E addio allenamento, abbiamo ancora sei ore. Ma non ti allenerai giusto? Se lo sai perché me lo chiedi?
Esco dal portale e sento il mondo che mi circonda. Nel mio universo tutto è più fermo, meno naturale, invece qui sento gli animali che popolano il bosco e i loro rumori sommessi, molti sono in letargo. Vedo la neve bianca e luminosa e fredda. Ad un tratto percepisco un odore familiare che riconosco dopo pochi istanti e che subito fa aumentare il mio battito cardiaco. «Buongiorno Cris» mi saluta sorridendo timidamente. «Buongiorno Cameron», per favore va via. «Come va con i nuovi poteri?» mi chiede Cameron ora meno sorridente, sa come andrà avanti questa conversazione. «Dovresti smetterla di provare a comunicare con... lui» mi consiglia confermando i miei pensieri. «È un problema mio e non del nostro branco. E comunque lui sa dov'è mia madre, ne sono certa. Quando la sogno percepisco la sua aura, lei si trova da qualche parte con lui» rispondo nervosa, non ha nessun diritto di farmi la predica, non dopo quello che ha fatto. «Cris, 'lui' non è un semplice licantropo che puoi sconfiggere con i tuoi nuovi poteri, lui è il dio che ci ha creati, può ucciderti prima che te ne renda conto» continua preoccupato, «Hai molta fiducia nei miei confronti Tomson», mi guarda severo «Non sto scherzando Crystal, non puoi batterlo». «Non ho mai detto il contrario», «Ma l'hai pensato. Non è possibile, lui è molto più forte di te. Non sopporterei di perderti di nuovo». «Se per salvare mia madre devo affrontarlo lo farò, non ho paura». «Cris...» la sua voce è preoccupata, vuole proteggerti perchè ti ama. Anche io lo amo ma non posso perdonarlo per avermi tradita mentre rischiavo di morire, nonostante lui sia il mio mate. «Basta così Cameron. Non cambierò idea. Se mio zio è morto è per ottenere i poteri di Dark, non si sarebbe sacrificato per i poteri di Light, ma per questi poteri - creo una sfera oscura - capaci di distruggere qualsiasi cosa... per questi poteri avrò molti problemi d'ora in avanti e la colpa è sua, me la pagherà» mi sfogo su di lui, «Crystal non prendertela, so che sei molto forte, più di me, ma te lo dico perchè ti amo e voglio poterti proteggere» sento qualcosa dentro di me spezzarsi, «Mi dispiace, hai avuto la tua occasione». Comincio a correre sempre più velocemente finché non mi trasformo in lupo e continuo a correre a quattro zampe. Non mi guardo intorno e non noto ciò che mi circonda, le lacrime mi annebbiano la vista e sento solo all'ultimo istante l'aura di quattro beta e un alpha che mi hanno ormai circondata, sono veloci se riescono a tenere il tuo passo vediamo quanto lo sono. Comincio ad accelerare sfruttando a massimo la mia velocità naturale finché non sento più la loro presenza. Prendo fiato e torno umana, erano davvero veloci! Dove siamo? Cerco di riconoscere la zona del bosco ma non è molto familiare, quanto ho corso? Poco. A quanto pare sei diventata più veloce! Mi fa piacere, ma non so comunque dove mi trovo. Intorno a Flowerew Town ci sono otto branchi, e tra questi solo tre sono nostri amici: il branco di Marlene, quello di Jhon e l'ex branco di Arthur anche se ormai è parte integrante del mio. Se incappiamo in uno dei cinque restanti che ci vogliono morte siamo nei guai. Crystal... li sento. Davanti a me arrivano correndo quattro ragazzi e una ragazza che avranno orientativamente la mia età. Era una trappola? Qualcosa mi fa pensare che siamo nel loro territorio. Vorrà dire che li batterai a casa loro. Alle cinque del mattino? Che seccatura, è la seconda volta questa settimana. «Qualche problema ragazzi?» chiedo guardando dritto negli occhi l'alpha e sorridendo. È un ragazzo più alto di me di diversi centimetri, con un accenno di barba, la carnagione olivastra e gli occhi color onice. Ha un viso molto tagliente e un fisico delineato, classico licantropo diciassettenne di questa zona. «Diccelo tu, sei nel mio territorio» risponde l'alpha incrociando le braccia al petto. «Non sono più a Flowerew Town? Non me ne ero accorta» rispondo guardandomi intorno facendo finta di cadere dalle nuvole. Sento uno dei beta ringhiare e quindi smetto di scherzare, non sembrano apprezzare l'ironia. «Comunque se abbiamo finito io vado» dico accennando un saluto. Non vuoi combattere? Sicura, sicura? Ripeto, sono le cinque del mattino. Muovo i primi passi ma subito sento qualcosa arrivarmi da dietro ma grazie ai miei riflessi mi giro immediatamente e lo afferro. Osservo l'oggetto che si trova nella mia mano sinistra, è un coltello vecchio, sicuramente un cimelio di un branco. «Non dovresti sciupare un coltello così bello tirandolo a caso. Io se mi decidessi ad usarlo contro qualcuno - mi rigiro l'arma nella mano facendola volare e riafferrandola dal manico - penserei come prima cosa a prendere bene la mira» dico per poi colpire in pieno il centro di un albero dietro al ragazzo che l'ha lanciato contro di me. «Non te ne andrai così in fretta» dice l'alpha con l'intenzione di spaventarmi. «Senti, è la seconda volta questa settimana che un branco mi tende un imboscata con la speranza di rubarmi i poteri ma voglio spiegarti una cosa: non potete. Questi poteri non saranno vostri neanche alla mia morte, rassegnatevi. E comunque, siete troppo pochi per battermi». Discorso ad effetto. Spero di non doverlo ripetere ogni volta. Se usi il tuo potere potresti far diffondere questa voce, per farmi odiare ancora di più? No grazie, aspettiamo il consiglio prima. Sento che due dei beta stanno per attaccarmi quindi li schivo entrambi. <Lucas, Carter, potreste venire ad aiutarmi a spostarmi alcuni corpi di alcuni ragazzi svenuti?> <Sempre la solita...> mi risponde Carter, <Arrivo> Lucas. E da quando sei veggente? Secondo te possono battermi? No. Appunto. Creo un campo di energia intorno a me che copre tutti e quattro i ragazzi, «K.O.» ordino usando i miei poteri e tutti i beta svengono. L'alpha invece rimane in piedi, non me l'aspettavo è più forte di quel che sembra, «Bravo lupacchiotto. Ora proviamo il livello due» lo stuzzico io. Creo due sfere di energia bianca e subito i miei capelli assumo lo stesso colore delle sfere. Ne lancio una che riesce a schivare con un po' di difficoltà. «Non sei l'unica ad avere dei poteri particolari» dice con un ghigno sul volto. Stende i palmi delle mani davanti a lui e comincia ad accumulare energia, il suo viso si contrae mentre i suoi capelli cominciano a scurirsi fino a diventare neri. «Che stai facendo?!» chiedo riconoscendo i poteri di Dark. Vado arrivare i miei beta e comincia a salirmi il panico, chi è questo ragazzo? E perchè ha i poteri di Dark? Calma calma, anche tu hai quei poteri e sei sicuramente più allenata di lui, non preoccuparti. Prendo un respiro profondo per riconcentrarmi e decido di utilizzare anche io i poteri di Dark così da batterlo prima dell'arrivo dei ragazzi. Assorbo l'oscurità intorno a me e creo una sfera di energia più grande della precedente mentre sento il mio spirito cambiare, e spegnersi lentamente. Devo sbrigarmi o perderò il controllo. Mi lancia la sua sfera che però schivo e con uno scatto lo raggiungo fino a ritrovarmi di fronte a lui. Cerco di colpirlo ma si trasforma in lupo quindi lo manco. Puoi fare meglio di così mia cara... Dark. In persona, non farmi pentire di averti dato i miei poteri, annientalo. Mi annullo completamente alle sue parole e comincio a creare sfere nere e a teletrasportarmi ogni volta che le schiva così da colpirlo. «Non dovevi sottovalutarmi» dico in trans mentre continuo a colpirlo nonostante sia ormai innocuo. Preparo una nuova sfera ma qualcuno da dietro mi colpisce alla schiena e sbatto il mento per terra sentendo il sapore del sangue in bocca, mi sono con i canini. Subito torno me stessa e riacquisto l'autocontrollo su me stessa. «Il dolore ci rende umani» mi dice Carter dopo essersi alzato da sopra la mia schiena. «Grazie» gli dico porgendogli la mano per aiutarmi ad alzarmi. «Nulla. Lo hai ridotto proprio male» dice Lucas guardando il corpo del ragazzo, ora tornato umano, pieno di lividi e ferite. «Non ero in me, ha i poteri di Dark e voi stavate arrivando, l'unico modo per evitare stragi è stato usarli a mia volta ma ho perso il controllo».
Torniamo a casa dopo aver nascosto i tre ragazzi svenuti e il corpo dell'alpha ferito.
Marika mi abbraccia e dopo aver visto la ferita alla schiena mi guarisce del tutto anche se ormai si stava già rimarginando da sola. «Che ti è successo Cris?» mi chiede preoccupato Konnor, «Perchè hai voluto organizzare una riunione?» continua Matt. «Ci sono delle novità» dico guardandoli tutti preoccupata per quello che succederà da questo momento in avanti.

Ciao branco!
Qui è l'alpha che vi parla e chi fa tanti auguri per le feste passate. Finalmente siamo tornati con un nuovo capitolo, non vedevo l'ora! Come nel primo libro aggiornerò ogni fine settimana quindi aggiungete il libro alla biblioteca e preparatevi perchè Crystal è tornata. Inoltre troverete nel mio profilo anche una nuova storia 'Alexis - La guardiana Maledetta'.

Alla prossima luna piena

Crystal daughter of the moon -Le due facce della luna- [SOSPESA]Where stories live. Discover now