"Nel senso che, in base a tue determinate azioni è dettato il suo umorismo!" Esclamò, indicandomi un barattolo di pesto.

"È buona questa marca ed è in offerta" specificò, prendendola al posto mio. L'afferrai, scuotendo la testa divertito.

"Quindi Harry è un po' Louis-dipendente?" Osai dire, assumendo un'espressione indifferente mentre mi rigiravo tra le mani un sacchetto di piselli.

"Sarò schietto. Gli piaci, da morire, quindi si, è più di un Louis-dipendente, molto di più"

Ed il pacchetto di piselli mi cadde tra le mani, mentre mi tenevo in equilibrio tra il carrello ed il corpo di Liam.

"I-io gl-gli.."

"Si, quindi ti prego, se lo stai prendendo in giro, dillo, non se lo merita" bisbigliò, calandosi per raccogliere il pacchetto e metterlo nel carrello.

"Liam?" Sussurrai, prendendo a trascinare il carrello con occhi spalancati.

"Cosa c'è?"

Arrivammo alla fila per la cassa e le mie gambe presero a tremare. Afferrai la lista, rileggendo gli ultimi quattro punti.

"Oh merda" mi abbandonai contro il carrello, battendo con la testa  sul bancone della cassa.

"OH CAZZO, LOUIS!"

Persi I sensi.













































Mi svegliai intorpidito e con I piedi congelati.

"Perché lui è quì?" Sentii da lontano, non riuscivo ancora a distinguere bene quella voce.

"È svenuto nel cazzo di supermercato, dove avrei dovuto portarlo?" Parlò l'altro.

"Non so..in ospedale forse? E con lei come facciamo?" Sentii bisbigliare.

Ero ancora avvolto nel buio della stanza, ammassato tra le coperte.

"Nascondiamola, vieni tesoro" udii solo qualche altro lamento, prima che tutto diventasse nuovamente silenzioso. Mi alzai cauto, il naso pulsava ancora e ricordai l'avvenimento al supermercato...

<<Oh...sono a casa di Harry e Liam>>

<<Oh merda>>

Uscii dalla stanza, sperando fosse quella del riccio e prima di scendere ai piani bassi, tentai di cercare il bagno. C'era una porta, di fronte a me e mi venne spontaneo aprire quella.

Una testolina bionda uscì dalla vasca ridendo e mi afferró una gamba.

"Chi sei tu?"

Mi guardai attorno, piuttosto confuso.

"Sono Louis, tu?" Le domandai, prendendola in braccio e sorridendole incoraggiante.

<<Mantieni la calma, Harry non è un pedofilo. No"

"Principessa Gemma, vuoi del thé?" Presi a scendere le scale, guardando attentamente dove mettere i piedi.

"No, graz-" non finii di concludere la frase, dato che mi ritrovai in cucina.

Harry aveva fatto cadere I piatti al suolo frantumandoli, Liam si limitava a guardarli.

"Ho trovato questa bambina nel bagno..nella vasca precisamente. Posso sapere il per-"

"NO" tuonò Harry, raggiungendoci a grossi passi e prendendo la bambina tra le sue braccia.

"È almeno tua?" Sbuffai, toccandomi il ponte del naso.

"Sta' zitto-..." sputò acido, facendo poggiare la guancia della bambina sulla sua spalla "-...E tu- e tu come stai?" Chiese dolcemente, quasi timido.

"Sto bene-..." lo fissai per un attimo negli occhi "-...Sto decisamente bene"

Arrossì e posó la bambina per terra.

"Va' a giocare di sopra.." le sussurrò in un orecchio e lei, felice come una Pasqua, corse su per le scale.

"È bellissima!" Esclamai guardandola salire le scale.

"Modestamente" borbottò, afferrandomi per un polso e facendomi sedere.

"In che s- È TUA FIGLIA?" Urlai, sentendo l'aria andar via dai polmoni.

"No, testa di cazzo, sono troppo giovane. Ora parliamo di te-"

"Parliamo di lei"

"No, parliamo di te"

Alzai gli occhi al cielo.

"Parliamo prima di me e poi di lei?" Osai, ricevendo in cambio un ghigno con tanto di fossette.

"Bene, come mai sei svenuto?" Domandò, sedendosi esattamente di fronte a me.

Sentii la risata di Liam alle mie spalle.

"P-pressione b-bassa" balbettai, grattandomi la punta del naso.

"Hai problemi di pressione bassa? Sul serio?" Inarcò un sopracciglio.

"Si, chi è Gemma?" Fu il mio turno, di alzare un sopracciglio.

"È lei, la persona di cui sei stato geloso da tempo" sorrise, sporgendosi verso il mio viso.

"Ora l'ho capito, ma vorrei sapere in che modo è collegata a te?" Era una domanda piuttosto retorica.

"È sua sorella"

"CAZZO LIAM!" Strillò Harry, lanciandogli una mela marcia addosso.

"E vaffanculo, nemmeno glielo dicevi!" Sbottò l'altro, lasciandomi una pacca sulla spalla e dirigendosi di sopra.

Tornai a guardare Harry.

"Perché non hai voluto dirmelo?" Ero dispiaciuto, sul serio.

"Perché non lo sa nessuno" disse a denti stretti, spostandosi dal tavolo e avvicinandosi alla finestra, si accese una sigaretta.

"Io non sono nessuno" lo affiancai, osservandolo fumare attentamente.

"Ed io che ne so di come sei tu? Chi ti conosce?" Il tono esasperato mi fece sorridere. Gli afferrai uno dei boccoli castani, prima arrotolandolo attorno al dito, poi stringendolo e tirandolo verso di me.

"Aio-"

Il suo collo premuto contro le mie labbra, la parte superiore ad accarezzargli il lobo.

"Mi conosci bene, molto bene"

"Louis che cos-"

"Tanto bene da piacerti"

E posso giurarlo, finì di respirare.

Poi rise, una risata finta, distorta.

"Tu- tu non mi piaci affatto. Chi ti ha messo in testa queste stronzate? Liam?" Ciccò sul bordo del posacenere, tremava terribilmente.
"No, no, no, niente Liam. Guarda che io lo vedo il modo in cui mi guardi..."

"Non è vero.."

"Il modo in cui mi cerchi con lo sguardo.." lo feci voltare, togliendogli la sigaretta tra le dita.

"Il modo in cui mi parli.."

Gli afferrai la mano, portandola ai lati del mio collo.

"Il modo in cui-"

"Hai rotto il cazzo. Ed io?"

Mi rabbuiai, per una volta che ci stavo riuscendo a fare il romantico.

"E tu cosa?"

Scosse un po' le spalle, guardando verso  il basso.

"Ti piaccio? Intendo, come tu piaci a me?"

Sorrisi a labbra serrate e vidi I suoi occhi illuminarsi.

"No" dissi secco, tenendogli I fianchi.

"M-ma i"

"Sto scherzando, ovvio che si. Baciami coglione"

Mi acchiappai un cazzotto allo stomaco, ma anche il bacio più bello del mondo, dalla persona più bella del mondo.

On The Street. |LS|Where stories live. Discover now