Il meglio deve ancora venire.

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Il meglio deve ancora venire.



POV Jonathan

Qualcuno ha detto che quando una persona ci intriga a pelle,molto del merito è dell'odore che emana.È così assurdo dare importanza ad una fragranza?!?
Essere ossessionati da questa e da colei che la trasmette?!?
È come se lei...
Laurel fosse marchiata.
Stringo convulsamente la penna tra le mani.
Lei mi eccita.
Abita ogni mia fantasia e...
Quando sono con lei mi accendo di desiderio.
Più del solito.
Tutto ciò non è normale.
"Fissare insistentemente il cellulare non lo farà squillare."
La voce di Zach mi riporta alla realtà.
Mi volto verso di lui stringendo gli occhi fino a farli divenire due fessure.
"Non lo sto fissando."
"Se credere questo ti fa stare meglio ok."
Sono trascorsi due giorni da quando le ho dato il mio bigliettino e ancora niente.
Nessun messaggio.
Nessuna telefonata.
Niente numero.
Scrollo le spalle cercando di eclissare la furia che minaccia di esplodere.
"Peggio per lei..non sa che si perde."
"Sei proprio ottuso."
"Non è così."
"Pardon. Volevo dire limitato nelle capacità intuitive o intellettive. Ma se preferisci posso dire anche tardo a capire o poco perspicace."
"Capire cosa?? Non c'è un cazzo da capire!"
Sbotto irato lasciandomi andare contro lo schienale della poltrona.
Un rumore alla porta attira la nostra attenzione.
"Avanti."
La mia voce è aggressiva e adirata.
Veronique,fa capolino in ufficio con un pacchetto tra le mani.
"Signor De Martel mi dispiace disturbarla ma è appena arrivato questo..."
Zach sorride sornione in direzione della mia segretaria.
"Oh devono essere i dolci che ho ordinato."
Lui ha ordinato dei dolci?!?
Perché non li ha consegnati Laurel?!?
Forse non vuole vedermi.
Eppure ci eravamo salutati in modo cordiale.
"Mi dispiace signor Anderson ma..."
Gli occhi della mia segretaria mi fissano esitanti.
"Signor De Martel questo è per lei."
Alzandomi vado incontro a Veronique corrucciando la fronte incuriosito.
"È stato espressamente richiesto che fosse consegnato a lei."
"Non sa chi l'ha recapitato?"
Abbassando lo sguardo scuote la testa dispiaciuta.
"Può andare."
Una volta uscita mi accomodo alla scrivania scartando il pacchetto.
Alla vista della scatola resto interdetto.
Zach mi si avvicina curioso.
"Oooh..."
Lo guardo in modo truce poi riporto l'attenzione sul cartone.
Temptations and Pleasures.
Apro l'oggetto in questione incuriosito.
All'interno vi sono 10 cupcakes alla cannella.
Zach allunga la mano per prenderne uno ma lo schiaffeggio.
"Hey amico da quando sei così egoista e non condividi?? A te non piacciono nemmeno."
"Questi si."
"E come...Tu li hai già assaggiati vero??"
Annuisco impercettibile riportando l'attenzione sul pacchetto.
"Peggio per lei..non sa che si perde."
Ignorando le parole sarcastiche e ironiche del mio migliore amico indico i dolcetti.
Un calore si sprigiona dentro di me.
Sto davvero esultando come uno scolaretto per questo suo inaspettato,dolce e naturale gesto??
Da quanto tempo qualcuno non mi stupiva come ha fatto lei??
E perchè il sangue in circolo nelle mie vene sembra sia diventato magma incandescente??
"Guarda. Cosa vedi??"
"Dei succulenti pasticcini che non potrò mai assaggiare??"
Alle sue parole scuoto la testa ridendo.
"Idiota. Oltre le decorazioni,su ogni cupcake c'è un numero."
"E quindi??"
"604-301-2456. È il suo numero di telefono."
Sorrido involontariamente sentendo la pelle e il sangue andare a fuoco.
"Certo che sa come stupire un uomo."
"Avresti dovuto ascoltare le cose che dice..in quel modo così peccaminoso ma al contempo innocente.."
"Perché proprio questi??"
"Rispecchiano lei. Me. Quello che sta accadendo tra.."
"Voi?? Ora siete un noi nella tua testolina vero??"
"Hanno il suo odore."
"Non è da te cambiare discorso.."
"Taci."
"Ma come tra tante fragranze costose stai dicendo che profuma di glassa??"
Zach mi prende in giro ridendo e battendo una pacca sulla mia spalla.
"No di cannella."
"Come fai a sapere se i numeri sono ordinati??"
"Beh immagino non mi resti altro da fare se non provare."
Incapace di attendere oltre prendo il cellulare e digito un messaggio.
Jonathan: Vediamoci....
Pochi secondi dopo mi arriva la risposta.
Unicorn💫: Quando?
Come se mi avessero infiammato il corpo e dato un pugno nel petto balzo dalla sedia.
"È lei!"
Mi sento eccitato.
Euforico.
Cazzo!
Dannazione a lei.
Digito come una furia l'unica parola che aleggia nella mia testa da giorni.
Jonathan: Subito!
L'istante dopo mi arriva un altro messaggio.
Unicorn💫: Non posso. Devo lavorare....
Alzo gli occhi al cielo esasperato.
Jonathan: Allora stasera mio piccolo Unicorn. P.s. Grazie per i cupcakes. Sei molto fantasiosa. Non oso immaginare cosa possa architettare la tua adorabile testolina....
Aspetto con ansia la sua risposta ma nulla.
Uno strano sconforto si fa largo dentro di me.
"Amico ha da lavorare."
"Gli ho proposto di vederci questa sera."
"Non hai perso tempo. Insolito per uno che..."
Non lascio che termini la frase.
Alzando bruscamente il capo stringo le labbra in una smorfia infastidita.
Arrendendosi sospira frustrato.
"Bene e ora??"
"Ora mi aiuti a scegliere un posto in cui portarla. Non ho mai avuto un appuntamento. Solo cene di lavoro."
"Beh c'è sempre una prima volta. Meglio tardi che mai.."
"Che mi consigli??"
"Di sbrigarci. Ormai l'hai invitata. Non puoi tirarti più indietro anche se immagino non lo faresti mai. Sai...Tu la vuoi."
Lo fulmino con lo sguardo poi riporto gli occhi sul display.
"Taci."
"Jace la sua risposta non tarderà ad arrivare."
"Allora invece di perdere tempo aiutami a venirne fuori."
"Innanzitutto devi definire il quando così da poter poi agire di conseguenza. Scegli se vuoi qualcosa di formale o informale. Se preferisci un appuntamento dinamico o altro. A seconda di ciò che scegli poi ti comporti."
"Stavo pensando a stasera."
"Formale o informale??"
"Non lo so. Qualcosa che non le arrechi tensione. Voglio che sia rilassata."
"Quindi informale."
"Vorrei però poterle offrire una cena."
"E dov'è il problema?!? Invece di portarla in un ristorante potresti optare per un cinema e paninoteca."
Porto le mani tra i capelli sentendomi frustrato come non mai.
Perché è così difficile organizzare qualcosa??
"C'è il karaoke,il bowling,una passeggiata al parco,una pizza...chi non l'adora??"
"Non pensavo fosse così complicato. Io voglio solo trascorrere del tempo in sua compagnia. Stare con lei."
"Oh che romanticone...Fratello devi capire che non è importante il dove ma con chi ci vai."
"Potrei portarla a casa mia. Soft e romantico."
"Assolutamente no. È fuori discussione. Hai detto che vuoi che si rilassi. Si sentirebbe in imbarazzo. La metteresti a disagio."
Pensando alle parole del mio amico prendo un cupcake e l'addento.
"E allora che che faccio??"
Un sospiro estasiato fuoriesce dalle mie labbra.
"Ti odio."
Con la lingua raccolgo le briciole e la glassa dagli angoli delle labbra.
"Non avrai niente. Sono miei."
"Amico sei un bastardo fortunato. Se avessi io una ragazza che fa certi dolci..."
"Non è la mia donna. Non ancora. Ma presto scalderà il mio letto."
"Sempre se accetterà di rivederti dopo stasera."
Lo guardo in modo truce.
Perché non dovrebbe??
Sono stato gentile,cordiale e ho resistito all'istinto di saltarle addosso.
Un perfetto gentleman.
Ha accettato già una volta di vedermi..
No.
Io non le ho mai dato scelta.
Sono state queste le sue parole.
"Dovresti vedere la tua faccia."
"Coglione..."
"Ricorda,la cosa importante è lei. Non quello che vorresti tu."
"Che vuoi dire??"
"Un pò la conosci no?? Pensa a cosa potrebbe desiderare e per favore evita i soliti cliché. Non portarla dove un ricco da strapazzo porterebbe le sue conquiste. Scegli un posto che sia solo vostro e in cui nessun'altra tua donna abbia mai messo piede. E ricorda niente sesso."
"Niente sesso?? Fratello io le donne le ho sempre portate direttamente in un letto."
"Ora invece sono cambiate le priorità."
"Non so niente di lei. La conosco da cinque fottuti minuti."
"Oh ma dai puoi fare meglio di così. Ti stai autocommiserando."
"Ma che ne sai..."
"Parti scoraggiato in partenza."
Stropiccio gli occhi poi mi accascio sulla scrivania sospirando demotivato.
E ora?!?

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